Oggi ho pensato di iniziare l’articolo ponendovi una domanda: qual è il giorno in cui avete incontrato Dio? Che vi siete accorti che era accanto a voi? Che era negli occhi di chi avete incontrato? Qualche settimana fa, durante un’uscita serale con mio marito, all’Eur (quartiere di Roma), abbiamo incontrato lo sguardo di una ragazza che, per età e somiglianza anche fisica, poteva benissimo essere una delle nostre ragazze universitarie dell’oratorio, e invece era una splendida ragazza di strada di quelle costrette a vendersi e a perdere di vista l’Amore vero.
Noi da allora pensiamo a quella ragazza. Penserete: cosa c’entra questo racconto su un blog rivolto a tematiche di vita matrimoniale? C’entra eccome. Ogni matrimonio ha la propria vocazione e la nostra si sta volgendo ancora di più verso strade inaspettate. Quando un anno fa abbiamo generato il progetto Abramo e Sara, era stato pensato per lenire le ferite e il dolore di chi non riuscendo ad avere figli biologici si era allontanato dalla Chiesa, come era capitato a noi. Con il tempo, grazie a tanti incontri, alla collaborazione con la Miriano e con la famiglia Veronesi, al conoscere dal vivo Livia Carandente e tanto anche al sostegno del nostro Don Francesco Pelusi (che ci ha guidato e formato). Poi grazie ai ragazzi ma anche e soprattutto c’è tanto Spirito Santo che ci guida, Abramo e Sara si sta evolvendo ancora di più. Incontrare lo sguardo di quella ragazza per noi è stato un segno, come quando sei in un sentiero in montagna e trovi le strisce colorate sugli alberi. Ci siamo resi ancora di più conto che i nostri giovani vanno preservati. Chi non ha figli, diciamocelo apertamente, ha molto più tempo libero per farsi prossimo di chi magari li ha e non riesce, per i più svariati motivi, a seguirli come dovrebbe.
Fatevi prossimi. Riallacciate quel filo che ci rende fratelli tutti, scoprirete una genitorialità unica. Attenzione non vi sto proponendo di abbandonare le adorazioni in Chiesa o di scioperare all’animazione del Rosario. Non vi chiedo neanche di saltare le prove del coro. Vi sto scrivendo per dirvi che lì fuori ci sono tanti giovani affamati di cose belle, ci sono giovani desiderosi di ascoltare la Parola, magari semplicemente davanti un panino. Ci sono giovani che aspettano che qualcuno gli faccia indossare quell’abbraccio gratis e caldo della fede, che è come una felpa rimasta nell’armadio per troppo tempo perché magari si sono fermati al Sacramento della Comunione.
Rispolverate le promesse matrimoniali accoglierete i figli che il Signore vorrà donarvi. I figli ci sono già, magari sono i figli del vicino di casa che ha difficoltà ad arrivare a fine mese. Grazie anche al supporto e alle intuizioni dei nostri ragazzi, sono sicura che Abramo e Sara, nella sua evoluzione, starà ancora di più accanto, non solo alle famiglie che vivono la sofferenza di non avere figli naturali, ma anche alle famiglie che stanno attraversando momenti difficili. I nostri ragazzi, insieme ad Andrea, hanno creato una linea di gadget il cui ricavato andrà a sostegno delle famiglie più bisognose. A presto per ulteriori dettagli.
Vi aspettiamo se volete nella nostra pagina Facebook Abramo e Sara, nel nostro canale Telegram e WhatsApp. Per chi è di Roma se ci vuole incontrare ci trova alla Parrocchia di San Giuseppe al Trionfale. A presto
Simona e Andrea.
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