Il matrimonio: croce luminosa

Il Matrimonio celebrato in chiesa ha un valore diverso rispetto a quello in Comune o al semplice convivere; è qualcosa di molto più profondo e grande, due persone si dichiarano amore per tutta la vita nella buona e nella cattiva sorte, nella salute e nella malattia, consapevoli che ciò è possibile solo unendosi in sodalizio con Gesù Cristo.

Si suggella un rapporto che durerà per sempre, un amore a tre consistente nell’amare Gesù e con quell’amore perfetto e trinitario amare il coniuge. Io e Barbara abbiamo risposto ad una chiamata speciale: dedicare la nostra vita a chi è in difficoltà, con la consapevolezza che senza Gesù non si può fare niente (GV 15, 5: “Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla”).

Agli inizi della nostra relazione lavoravo in politica, seguivo vari organi istituzionali, ma quando ho sentito la chiamata ho cambiato vita. Barbara invece lavorava in un negozio di arredo casa e quando possibile faceva volontariato; ha sentito di seguirmi in questa nuova vita per gli altri ed ora da sposi, dopo aver lasciato prima io, poi lei, i nostri rispettivi lavori, viviamo di sola provvidenza.

Ma bisogna sempre tenere presente che, indipendentemente dalla nostra occupazione o vocazione, la prima chiamata che abbiamo quando ci sposiamo è al matrimonio, al dono verso il proprio coniuge, ai figli; ciò però non significa che dobbiamo chiuderci nella nostra famiglia, ma dedicarci anche con tanto impegno al nostro prossimo.

Il periodo storico che stiamo vivendo non è facile, possiamo dire senza dubbio che siamo in piena Apocalisse e le famiglie ne sono state sommerse, sono sempre più nell’occhio del ciclone; qui al sud circa il 50% di chi si sposa, si separa, a Verona, città dove vive la mia famiglia di origine, addirittura in pochissimi si sposano in chiesa e la maggior parte di queste poi si separano.

Nel matrimonio abbiamo tre grandi nemici: il nostro io, l’idea che abbiamo del matrimonio, e il demonio, in questi tempi è sempre più presente. Noi, come cristiani, nella nostra vita – e quindi anche nel matrimonio – vogliamo cercare di porre al centro il Vangelo, mettendolo in pratica; ciò significa amare in maniera incondizionata, piena e non aspettandoci nulla in cambio. Perdonando. 

Col tempo nasceranno tante prove da superare: malattie, crisi, differenze di carattere, lutti familiari, incidenti etc. La nostra misura per affrontare tutto deve essere una sola, l’amore, che può sfociare anche nel sacrificio. Il nostro riferimento vuole essere la Croce, in cui crocifiggere il nostro io. La Croce fonde le volontà di entrambi, spesso diverse e la fa scorrere in una volontà nuova, perché dalla morte di quelle due volontà nella Croce, uscirà la Volontà Divina luminosa, gloriosa: quella croce di Luce attraverso cui regnerà l’armonia, la pace, la concordia, la lealtà, l’altruismo, il rinnegamento di sé stesso per l’esaltazione dell’altro, in una sola parola l’Avvento del Regno di Dio.  

In sintesi, vogliamo cercare di rendere felice il nostro coniuge!  Dobbiamo fare noi il primo passo e diventare noi, fusi in Gesù e Maria, il cambiamento che vogliamo nell’altro, solo diventando amore donato tutto diventa nuovo!

Anche noi ogni giorno lottiamo con i nostri limiti, miserie, fragilità, tante sono state le cadute, le incomprensioni. Siamo in cammino, e cerchiamo di abbandonarci totalmente alla Divina Volontà, in modo da diventare un matrimonio di Luce e quella Luce donarla a tutti!

Altro ostacolo da non sottovalutare è il demonio che interviene nei matrimoni in maniera devastante; bisogna conoscere i suoi attacchi (lettura che consiglio – Fra Benigno: “Diavolo e i suoi attacchi al Matrimonio” – Edizioni Amen), e reagire nell’unico modo possibile, indossando le armi della fede e meditando la Passione di Cristo. A tal proposito Gesù ci dice: “Il mondo si è squilibrato perché ha perduto il pensiero della mia Passione”; “Sicché, se si ricorda venti, cento, mille volte della mia Passione, tante volte di più godrà gli effetti di essa”. Tutti i rimedi che ci vogliono a tutta l’umanità, nella mia Vita e Passione ci sono”.1

Per meditare la Passione di Cristo e per fondersi in Gesù ho letto un prezioso libro che mi ha regalato tanto e che consiglio:” Le 24 Ore della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo”, di Luisa Piccarreta, Piccola Figlia della Divina Volontà.

Per proseguire in questo meraviglioso cammino di fede bisogna approcciare anche alla lettura dei Libri di Cielo, della stessa autrice. Si tratta di numerosi volumi, in cui vengono riportate nuove esagerazioni di amore di Gesù, verità rivelate all’autrice da Gesù stesso, che ci danno gli strumenti per prendere il “posto” che nella notte dei tempi Dio ha pensato per noi.

Posso dirvi che ho già avuto vari doni: una più profonda adesione alla Parola di Dio, la capacità di leggere i segni, maggiore pazienza, più collaborazione nelle faccende domestiche, il dono di leggere insieme a Barbara i Libri di Cielo; questi scritti ci danno la consapevolezza che ogni avversità è una predilezione d’amore di Cristo, per mondarci e camminare verso la fusione con Gesù e Maria.

In Missione, grazie a queste letture, ho provato gioia quando è morto Fratel Biagio, e non dolore: avevo la certezza che era in Cielo e potevo solo essere felice per lui; perdevo un amico ma trovavo la Speranza di una vita eterna. Sono convinto che le esortazioni che ricevevo da Fratel Biagio, mentre si curava dal cancro, a fidarmi solo di Dio, mi abbiano aiutato a ricevere il dono della conoscenza della Divina Volontà. Gesù ci vuole felici e di nuovo uniti a Lui per sempre, come ci pensò in principio! 

Riccardo Rossi in collaborazione con mia moglie Barbara

  1. : 2 Febbraio 1917 -Libro di Cielo volume 11,
      21 Ottobre, 1921 -Libro di Cielo volume 13. ↩︎

32 Pensieri su &Idquo;Il matrimonio: croce luminosa

  1. È proprio così. Il matrimonio è un cammino di santificazione e solo perseverando, appoggiandosi a Cristo con la preghiera e i sacramenti, si possono superare le prove più difficili e penetrarne il Mistero. Restare e difendere la propria unione permette di godere di una Gioia che non si può raccontare senza il rischio di banalizzarla. Credere per vedere meraviglie…..

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  2. Cara Mirella umanamente è verissimo. Ma se noi ci fondiamo con Gesù e Maria il nostro fare diventa divino. E se Dio vorrà anche il muro più alto si sgretola. Ma occorre pazienza, e rispondere solo con l’amore di Gesù e Maria. Se così non sarà perché cuore durissimo, ci saremmo convertiti noi e poi chissà…

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  3. l’amore è una delle poche forme di purezza che rimangono all’interno di questo mondo falcidiato da guerre e pregiudizi. L’amore, indipendentemente da chi siano i soggetti in questione, va coltivato e favorito, ed il matrimonio in questo senso non può che essere il rafforzamento di un sentimento che, se sincero e profondo, può durare tutta una vita.

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  4. Bellissimo, realtà che molte coppie non vogliono scoprire. Se pensiamo alla Sacra Famiglia, pericoli che li Hanno accompagnati ma, con fede, amore e fedeltà li hanno superati. Confidiamo in Dio Padre Onnipotente e non periremo mai. Congratulazioni a voi.

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  5. grazie ai momenti di riflessione che ci hai donato. La base di una società è la famiglia che ha come specchio la sacra famiglia e l’amore reciproco incondizionato confidando nella fede del Signore

    Buona Domenica

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  6. Bellissima testimonianza di una chiamata che da personale è diventata di coppia. Se solo avessimo il coraggio di cercare nella croce la luce della nostra vocazione matrimoniale, vivremmo ogni difficoltà e tempesta come l’ unica strada possibile verso la Santità. Grazie per questo invito che ci chiama ad essere fedeli nell’ Amore di Dio attraverso il Sacramento del matrimonio. Siamo in cammino…. 🙏

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  7. tra i miei coetanei vedo radicato il “rito del matrimonio” come moda e “dovere sociale” e non come atto di fede.
    Ai primi problemi anziché affrontarli, anche con l’aiuto della preghiera, si preferisce allontanarsi. E allora mi chiedo, che senso c’è in tutto questo?
    Dovremmo tornare origini, dovremmo rendere i corsi prematrimoniali non solo una mera formalità ma un vero percorso che preveda la possibilità di essere “rimandati”.
    complimenti per l’articolo

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  8. ho letto diverse volte quest’articolo per cercare qualche piccola inesattezza da sottolineare, dettata anche dai miei 24 anni di matrimonio (sono pochi??), ma è tutto “dipinto” in maniera perfetta!!! Sono d’accordo con Riccardo quando dice che il maligno, ad un certo punto, si presenta alla porta di casa del nostro matrimonio…a lui l’armonia non sta proprio bene!! Purtroppo la sua forma migliore, oggi, è quella della crisi economica, capace di destabilizzare anche i più solidi degli amori. Per fortuna c’è Gesù Cristo al nostro fianco, la luce , il faro, pronto a sorreggere e sostenere chi crede in lui, ma la sua presenza va scorta ed identificata nel mare delle tentazioni nel quale navighiamo. Il porto sicuro non è scontato, anzi… Solamente chi si affiderà a Lui avrà la fortuna di trovare riparo dalle tempeste che il maligno ci prepara!!

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  9. I miei complimenti vanno sicuramente all’autore per la capacità di trattare un tema così delicato con tanta chiarezza e passione. La profondità delle riflessioni e la sensibilità con cui vengono affrontate le differenze tra matrimonio e convivenza sono davvero encomiabili. La tua scrittura caro Riccardo non solo informa, ma ispira, offrendo ai lettori una visione rinnovata e più profonda del matrimonio come sacramento e come cammino di fede condiviso. Grazie, auguri per il tuo meraviglioso cammino, che Dio vi benedica a te e la tua meravigliosa famiglia. Buon cammino

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  10. Caro Riccardo,

    solo “l’Amore” permette la riuscita e la longevità del matrimonio. Se ci si sposa con la consapevolezza che Gesù è parte integrante del matrimonio allora si supera ogni ostacolo e tentazione. Contrariamente, qualsiasi matrimonio è potenzialmente fallito in partenza. Ciao, a presto. 😘

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  11. E vero i matrimoni durano poco ormai.Tutto è improntato sul denaro.Coppie che hanno conti in banca separati e che si dividono pure le pizze da pagare al ristorante.Questa non è più famiglia.Una volta si camminava nella stessa direzione,oggi,si cammina da soli .Eppure la parola famiglia coglie tanti sentimenti e valori che le nuove coppie sconoscono.

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  12. Un bell articoli! 👍Penso che le cause di fallimento di molti matrimoni e della paura di giurarsi eterno amore, siano dovuti alla paura di confrontarsi fino in fondo e dunque alla incomunicabilità, Io ho avuto un buon esempio di questo, i miei si confrontavano spesso, così hanno fatto per 51 anni e solo la morte di mio padre li ha separati.

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