Essere Single: Un Cammino di Conoscenza e Preparazione

Il mondo ci insegna che essere single e non avere impegni è la cosa migliore, perché significa essere un’anima libera. Ci si può dedicare ai propri interessi, alla propria formazione. Si può dedicare molto più tempo alla professione che piace. Insomma la famiglia è spesso considerata un intralcio alla realizzazione personale. E questo vale soprattutto per la donna. Il desiderio di famiglia è davvero solo una conseguenza della nostra cultura patriarcale? O c’è anche un desiderio del cuore di spendere la propria vita per qualcuno? Fino in fondo, senza sconti. Gesù lo dice: Chi perde la sua vita per me la troverà. Noi abbiamo bisogno di donarci per sentirci vivi. Per dare senso al nostro essere, al nostro essere qui. E sposarsi è uno dei modi per nutrire quel bisogno che ci costituisce. E chi vorrebbe e non riesce?

Chi ha nel cuore il desiderio di trovare qualcuno con cui condividere la propria vita e non riesce a trovarlo? E’ bene ricordare che la nostra vocazione primaria non è sposarci ma diventare santi. Ricordiamo che Dio ci chiama alla santità e ci chiede di impegnarci per questo. Il matrimonio è fatto di impegno e di volontà. Il matrimonio è un cammino ma anche prima camminiamo. Essere single non significa stare fermi. Il single non è una persona che semplicemente attende. Il single dovrebbe prepararsi ad accogliere una relazione profonda con un’alterità. Come? L’abbiamo scritto prima. Impegno e volontà. Il single cerca di conoscere sè stesso, le proprie difficoltà, i propri limiti, le proprie ferite. Ma anche i propri punti di forza. Il single non dovrebbe piangersi addosso ma cercare di comprendere e di interiorizzare quanto sia prezioso, quanto sia bello, quanto sia desiderabile. Comprendo che in un mondo fatto tanto di apparenza e di canoni estetici, diventa tutto più difficile, ma noi siamo cristiani. Abbiamo un Dio che è morto per ognuno di noi. Un Dio che ci trova meravigliosi. Se ti senti immobile ed incapace di vedere spiragli è il momento di riprendere in mano la tua vita. Solo quando tu ti sentirai almeno un po’ bello e desiderabile allora anche gli altri potranno intravedere la tua bellezza. Ora vi daremo alcuni consigli concreti.

Discernere

Senza dubbio, ognuno ha una vocazione e Dio sicuramente desidera che la scopriamo e la viviamo. Perchè desidera il nostro bene e ha pensato a una vita piena e buona per noi. Dobbiamo avere fiducia nel piano divino, anche se non possiamo vederlo. Accompagnate dunque il discernimento con molta preghiera, formazione e conoscenza di sé. Aggiungerei di non tralasciare anche dei percorsi psicologici. Siamo tutti feriti e spesso le nostre feriti ci impediscono di discernere liberamente e di aprirci al progetto di Dio su di noi. Io non sono single ma non mi vergogno di dire che sto lavorando ancora sulle mie ferite. Non si finisce mai.

Sii un dono per gli altri

Essere single è una grande opportunità per dare frutto. A volte, quando siamo single, possiamo avere più tempo per gli altri rispetto a quando abbiamo una famiglia. Probabilmente ci sono molte persone che hanno bisogno di te in questo momento. Hanno bisogno della tua presenza, del tuo ascolto, della tua parola, del tuo servizio. Tu puoi dare tanto. Non concentrarti solo su una relazione che desideri ma che ancora non c’è. Vivi le relazioni con chi hai intorno: amici, parenti, colleghi, volontariato ecc. Questo non solo ti rende prezioso per gli altri ma rende visibile la tua bellezza e la tua importanza anche a te stesso. Donarsi agli altri quando si è single porta frutti anche nel matrimonio.

Preparati

Abbiamo già parlato di conoscenza di sé, formazione e discernimento. Ma conoscere la persona che ti accompagnerà per tutta la vita, se è la tua vocazione, richiede molto di più. Dato che hai lavorato sugli aspetti più profondi di te stesso, cerca di maturare. Quali abitudini hai che non ti aiutano? Come puoi essere migliore ogni giorno? Cioè, se avessi già quella persona speciale davanti a te, come vorresti che ti trovasse? Insomma lavora sugli spigoli del tuo carattere e cerca di smussare quegli atteggiamenti meno amabili di te. Renditi amabile. Una persona amabile è una persona che è facile da amare. Cura non solo il carattere ma anche l’aspetto esteriore. Essere trasandati non è un pregio che dice quanto siamo staccati dalle cose del mondo ma dice semplicemente che non ci riteniamo preziosi. E se non lo pensiamo noi perchè dovrebbero pensarlo gli altri?

Termino con una breve testimonianza personale. Ho incontrato Luisa che lei aveva 35 anni e io 26. Lei non aveva mai avuto storie importanti. Solo qualche piccolo flirt. Mai un rapporto intimo con un uomo. Eppure io ho visto in lei una bellezza grande. Questo perchè lei da alcuni anni aveva smesso di piangersi addosso e aveva deciso di vivere. Di donarsi per come le era possibile e aveva cercato di approfondire e fortificare le propria fede. E questo lavoro ha dato frutti. Sono sicuro che non avrei visto quella bellezza se lei stessa non l’avesse interiorizzata e trovato il modo di renderla visibile.

Per acquistare il nostro libro clicca qui

Lascia un commento