Cap XXXI Dopo cinque mesi di cuccagna, Pinocchio con sua gran maraviglia, sente spuntarsi un bel pajo d’orecchie asinine, e diventa un ciuchino, con la coda e tutto.
In questo capitolo compare finalmente l’avversario in persona, se prima aveva lasciato intravedere la sua misteriosa trama mimetizzato sotto le apparenze di personaggi come il Gatto e la Volpe, ora esce allo scoperto e il Collodi ne fa una descrizione che delinea le caratteristiche del perfido nemico infernale:
E il conduttore del carro?… Figuratevi un omino più largo che lungo, tenero e untuoso come una palla di burro, con un visino di melarosa, una bocchina che rideva sempre e una voce sottile e carezzevole, come quella d’un gatto che si raccomanda al buon cuore della padrona di casa.
Questo conduttore del carro è antropomorfo ma con caratteristiche corporee che ne sottolineano la malvagità e la doppiezza di intenti; e tra le sue caratteristiche vogliamo solo mettere in risalto quel “untuoso“.
Questo aggettivo ricorda molto il suo sinonimo “viscido”, e qual è la creatura che più delle altre corrisponde a “viscido” se non l’antico serpente tentatore di Adamo ed Eva?
Il Collodi non lascia spazio a fraintendimenti nel descrivere questo tizio come malvagio, e l’aggiunta di “untuoso” richiama immediatamente nell’immaginario collettivo ad un serpente, ad una creatura che ti sguscia via dalle mani, non riesci a catturare così facilmente. E lo dimostra il fatto che alle varie dimostranze dei bambini e di Pinocchio, lui non risponda direttamente, ma trovi sempre un nuovo inganno per scusare quello precedente.
Ecco cari sposi qual è la situazione che dobbiamo sempre rifuggire, proprio quel tentativo di scusare un inganno con un nuovo inganno; proviamo a tradurlo nella nostra epoca: non possiamo accettare che il mondo ci propini il libertinismo sessuale come la liberazione dal (presunto) oscurantismo della Chiesa, e se ne chiedi le ragioni che sostengono tale filosofia ti senti rispondere che le altre relazioni (adulterine o libertine) non fanno altro che rinsaldare i legami col proprio partner oppure che l’importante è che ci sia sentimento sincero. Un bieco tentativo di coprire un inganno con un altro peggiore del primo, come quando si dice che la pezza è peggio del buco.
Dobbiamo stare sempre vigili con l’attenzione molto alta per difendere l’istituzione stessa del matrimonio.
Il secondo appunto circa questo capitolo riguarda il fatto che il carro muove in direzione del Paese dei Balocchi nella notte, lontano dagli sguardi degli adulti, nel nascondimento.
E anche questa è una lezione da tenere bene a mente quando sentiamo dentro il suggerimento di un pensiero o una suggestione, se viene da Dio non ha problemi a venire allo scoperto, se invece l’azione suggerita è malvagia ecco che allora avvertiamo subito la voglia di nasconderci, di non farlo sapere a nessuno, di viverlo nella notte, ovvero quando ci illudiamo che nemmeno Dio ci possa vedere. Ma è un’illusione vera e propria.
Coraggio sposi, non temiamo di testimoniare il bene perché ciò che è bellezza, verità, amore, gioia e ogni benevolenza, viene solo da Dio.
Giorgio e Valentina.