Siamo decisamente diversi. Certamente le donne e gli uomini sono molto diversi. Però non è del tutto corretto affermare che siamo diversi. Diverso viene da divergere. Qualcosa di negativo che ci allontana. E per tanti è così. La diversità rende l’altro a volte incomprensibile nella sensibilità e nelle scelte. Invece è bello dire che siamo differenti. Differente viene dal latino fero, portare. Portare la nostra unicità che è altro e arricchirci l’uno della differenza dell’altro. Quanto sarebbe noioso se fossimo tutti uguali, vero?
Per noi è stato ed è tuttora così. Durante la nostra relazione, grazie alla nostra conoscenza, abbiamo imparato a vedere le nostre differenze come qualcosa di positivo. In questo articolo vogliamo raccontarvi due cose in cui siamo complementari. Voi magari ne avete altre. Ma è bello così!
1. Ottimismo contro realismo
L’ideale è che entrambi siamo ottimisti e vedano sempre il lato positivo di ogni cosa. Ma per noi non è così. Luisa è sempre stata quella più negativa. Quella che di ogni situazione vede sempre la tragedia che si potrebbe compiere. Si preoccupa, si spaventa e pensa al peggio. Io invece cerco di vedere il lato positivo. Vedo sempre una via d’uscita e comunque ho speranza che le cose possano migliorare. Nel nostro caso ci aiutiamo a vicenda. Luisa trova sollievo e speranza nella mia leggerezza. Io resto con i piedi per terra e non sottovaluto le situazioni grazie alla sua pesantezza.
2. Spontaneità vs pianificazione
Io sono quello spontaneo. Quello che si lascia trasportare dalle emozioni del momento. In positivo e in negativo. Luisa è quella ponderata. Quella che pensa a quello che ogni gesto comporta. Due temperamenti opposti eppure possono essere una grande opportunità. La mia spontaneità permette più leggerezza e decisioni rapide. Quante volte Luisa sembrava titubante anche su situazioni sue lavorative e la mia spontaneità le ha permesso di lasciarsi andare. E quante volte lei è stata invece importante per me. La mia spontaneità può esondare nell’irruenza e farmi fare errori anche gravi. Lei riesce sempre a farmi riflettere sulle conseguenze delle mie scelte.
Sicuramente anche tu e tuo marito o tua moglie siete diversi sotto tanti aspetti, proprio come noi. Forse aspetti diversi dai nostri ma è normale sia così. Dobbiamo però garantire che queste differenze siano, per così dire, “sopportabili”. Ciò può avvenire solo nel rispetto reciproco. Se io amo mia moglie e l’ho scelta per la vita dovrebbe essere normale avere stima per le sue idee. Anche quando sono diverse dalle mie. Capite l’errore di tante coppie? La differenza va accolta come una prospettiva che allarga l’orizzonte. Non va vista come un problema che mi impedisce di agire come voglio. Poi nel dialogo si trova la strada insieme. A volte sarà la mia, altre quella di Luisa e altre ancora una terza via, la nostra.
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