Il suo Vessillo su di Me è Amore

Siamo nei primi versetti del secondo capitolo del Cantico dei Cantici e l’amore dei due amanti diventa sempre più prorompente. Una bellezza di cui vogliono fare esperienza. La riflessione come sempre è tratta dal nostro libro Sposi sacerdoti dell’amore (Tau Editrice). Per leggere gli articoli già pubblicati clicca qui.

L’amata

Io sono un narciso della pianura, un giglio delle valli.

L’amato

Come un giglio fra i rovi, così l’amica mia tra le ragazze.

L’amata

Come un melo tra gli alberi del bosco, così è il mio diletto tra i giovani. Alla sua ombra desiderata mi siedo, dolci al mio palato i suoi frutti. Egli mi ha introdotto nella casa del vino, il suo vessillo su di me è amore!

Io sono un narciso della pianura, un giglio delle valli. Questo modo di rappresentarsi potrebbe sembrare quasi superbo, eccessivo. In realtà non è così. È consapevolezza di essere bella. Consapevolezza che si rinforza dallo sguardo del suo sposo, carico di desiderio e di meraviglia. Il tuo sguardo mi fa sentire bella. Il tuo sguardo mi riempie di dignità. Non mi stai guardando come preda da consumare. Mi stai guardando come un re guarda la sua regina. Come colui che non ha desiderio, se non quello di abbracciarmi ed essere uno con me.

Salomone risponde dicendo Come un giglio fra i rovi, così l’amica mia tra le ragazze. Non è un modo per squalificare le altre ragazze. Questa affermazione dello sposo manifesta una realtà fortissima che sta vivendo nell’intimo del suo cuore. Una sensazione totalizzante. Non ho occhi che per te. Desidero soltanto te. Le altre mi paiono rovi al tuo confronto. Tu sei un giglio, un fiore meraviglioso. Un’immagine ripresa successivamente da grandi poeti, tra cui Petrarca nel Canzoniere: Chiare, fresche et dolci acque, ove le belle membra pose colei che sola a me par donna.

Che solo a me par donna. Questi bellissimi versi esprimono, secoli dopo e in una cultura completamente diversa, la stessa consapevolezza degli sposi del Cantico. Tu sei la sola donna. Donna viene dal latino domina, che significa signora. Quindi, lei è la sola con la facoltà di comandare al cuore del poeta. Inoltre, è l’unica degna rappresentante di tutto il genere femminile. Petrarca esprime esattamente lo stesso concetto del Cantico. L’amore autentico è sempre lo stesso, in qualsiasi epoca e civiltà, perché la stessa è la natura del cuore umano.

Lei risponde all’amato, confermando l’unicità dell’amore che provano l’uno per l’altra: Come un melo tra gli alberi del bosco, così è il mio diletto tra i giovani.

Un melo tra tanti alberi anonimi, tutti uguali. Un melo nel bosco risalta per il colore, il sapore e il profumo dei suoi frutti. Tu mi provochi un piacere che nessun altro mi può dare. Tu sei il solo per me. Tanto che la Sulamita continua: Alla sua ombra desiderata mi siedo, dolci al mio palato i suoi frutti. Questi versi esprimono il desiderio di lei di unirsi all’amato. Di sedersi alla sua ombra. Di essere abbracciata e protetta da lui. Di poterlo gustare completamente in tutta la sua presenza e la sua persona.

Un piacere che diventa sempre più forte. Diventa sempre più forte e intimo, tanto che termina dicendo: Egli mi ha introdotto nella casa del vino. Due righe che esprimono un’intimità profonda anche sensibile e corporale che lei sta evocando o vivendo. La cella del vino è la cantina. La cantina è il luogo dove il vino fermenta. Da mosto diventa vino buono. Come a voler evidenziare che, vivendo la nostra intimità, noi sposi veniamo trasformati, non siamo più gli stessi. Da mosto che eravamo, dopo questa esperienza autentica e sensibile d’amore, diveniamo molto di più. Diveniamo vino buono.

C’è un forte richiamo anche alle nozze di Cana. La Grazia di Dio trasforma la nostra umanità in qualcosa di più grande. Nell’amplesso succede proprio questo: lo Spirito Santo ci plasma e ci rende sempre più suoi. L’amplesso è un gesto sacramentale proprio degli sposi con il quale si celebra e si sigilla il matrimonio.

Il suo vessillo su di me è amore. Il vessillo è segno degli eserciti e della vittoria. Sono tua, mi hai conquistato. Non con la forza e con la prepotenza. Sono tua perché vinta dall’amore, dal tuo amore per me. Il Cantico è meraviglioso. Racconta di un amore così bello che non può farci desiderare che di replicarlo nella nostra relazione. Non è impossibile. Possiamo farlo se entrambi ci impegniamo per questo.

Antonio e Luisa

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