Ho ricevuto un messaggio che mi ha toccato. Una lettrice mi ha posto un quesito: Nella messa di anniversario dei matrimoni in parrocchia possono partecipare i anche i vedovi o le vedove? Nella sua parrocchia c’è una signora che avrebbe festeggiato 50 anni di matrimonio. Però, purtroppo, la morte del marito è giunta prima. Ora questa signora aggiunge al lutto della perdita anche il dolore per l’invisibilità della sua vita matrimoniale agli occhi della sua comunità parrocchiale. Il parroco non ha pensato a ricordare anche il suo matrimonio durante la Messa. Per lei questo è un dolore perché è come se vedesse cancellati tutti gli anni condivisi con suo marito.
La Chiesa è molto chiara. Si è espressa in diversi contesti e attraverso diversi pontefici. Sì, i vedovi possono partecipare alla Messa di anniversario del matrimonio in parrocchia. Anche se uno dei coniugi è deceduto, la Chiesa riconosce il valore e la sacralità del sacramento matrimoniale, che rimane significativo per chi è rimasto in vita. Partecipare a una Messa di anniversario offre al vedovo o alla vedova un modo di ricordare l’unione matrimoniale. È anche un’opportunità per pregare per l’anima del coniuge defunto e rinnovare la propria fede nel legame spirituale che continua oltre la morte. Con la morte cessa il vincolo ma l’amore resta.
Molte parrocchie offrono la possibilità di includere preghiere specifiche per i defunti durante la Messa. Questo fa sentire la presenza del coniuge defunto come parte della celebrazione. È un’occasione per la comunità parrocchiale di sostenere e confortare i vedovi nella loro memoria del matrimonio e nel loro cammino spirituale. Se il vedovo o la vedova desiderano partecipare attivamente, devono informare il sacerdote o il parroco. Possono suggerire eventuali intenzioni specifiche. Si possono includere preghiere particolari durante la liturgia.
So che alcuni non saranno d’accordo perché in tante parrocchie non si usa. Quindi è importante fornire le fonti di quanto affermo. I principali riferimenti magisteriali che riguardano la partecipazione dei vedovi alle celebrazioni legate al matrimonio, come una Messa di anniversario, sono legati al valore del matrimonio cristiano e alla dignità dei defunti nel contesto della comunità ecclesiale. Ecco alcuni testi rilevanti:
Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC): Il matrimonio sacramentale è un’unione indissolubile che riflette l’amore tra Cristo e la Chiesa (CCC 1617). Sebbene la morte ponga fine agli obblighi matrimoniali (CCC 2382), la Chiesa invita a pregare per i defunti e a ricordare i legami familiari anche dopo la morte (CCC 1689). Questo rende legittima e significativa la partecipazione dei vedovi a una Messa di anniversario matrimoniale, che celebra non solo il legame terreno, ma anche la dimensione eterna della comunione dei santi.
Esortazione apostolica “Familiaris Consortio” (1981) di Giovanni Paolo II: Giovanni Paolo II afferma che i vedovi “devono essere sostenuti spiritualmente e accolti con affetto dalla comunità ecclesiale” (n. 84). Anche dopo la morte del coniuge, il matrimonio rimane un’esperienza significativa che porta frutti spirituali, specialmente attraverso la preghiera e la celebrazione dell’Eucaristia.
Direttorio di pastorale familiare per la Chiesa in Italia (1993): Il Direttorio italiano incoraggia la Chiesa a ricordare i defunti nelle celebrazioni matrimoniali e a integrare i vedovi nelle celebrazioni comunitarie. Le parrocchie sono invitate a celebrare momenti significativi come gli anniversari, che includono il ricordo del coniuge defunto, favorendo la preghiera e il sostegno alla persona rimasta in vita.
Esortazione apostolica “Amoris Laetitia” (2016) di Papa Francesco: In Amoris Laetitia, Papa Francesco parla dell’importanza di sostenere coloro che hanno perso il coniuge. La comunità cristiana è chiamata a “offrire particolare vicinanza e conforto” (n. 253) ai vedovi, che trovano nel sacramento dell’Eucaristia una forza per vivere nella speranza cristiana.
Questi riferimenti indicano chiaramente che la Chiesa riconosce il valore spirituale di commemorare il matrimonio anche dopo la morte di un coniuge, e che i vedovi possono partecipare e trovare conforto nelle celebrazioni liturgiche legate al matrimonio.
Antonio e Luisa