Oggi è un giorno particolare per la Chiesa, è il mercoledì delle Ceneri, il primo dei quaranta giorni di cammino che ci porteranno all’evento più importante per noi cristiani: la Pasqua.
Quando si deve affrontare un evento importante, che sia un esame, una gara o una presentazione, ci si prepara accuratamente in modo da non arrivare impreparati. Questi quaranta giorni servono proprio a questo, ad arrivare alla Pasqua un po’ più allenati di quando siamo partiti, magari lasciando qualche zavorra lungo la strada. Per farlo e per tornare all’essenziale ci sono degli strumenti che ci possono aiutare, come l’ascolto della Parola, la preghiera, la carità e il digiuno. Vorrei provare a fornire qualche spunto di riflessione su quest’ultimo punto.
Il mangiare è essenziale per vivere, se non lo facciamo, il nostro corpo pian piano deperisce e moriamo: ridurre quello che ingeriamo ci ricorda che sì, il cibo è fondamentale per noi, ma che esiste un “cibo” ancora più importante, che è quello che alimenta la nostra anima, essenzialmente l’Eucarestia e che, anche se arriviamo a conquistare il mondo, prima o poi dobbiamo lasciare questa terra. Questo vale per tutti, ma per noi sposi, è solo una questione di cibo o un’opportunità per riscoprire l’essenziale nella vita di coppia e in famiglia?
Per qualcuno può essere facile mangiare di meno e per altri un’occasione per rimettersi in forma, ora che si allungano le giornate e in previsione della prova costume di quest’estate: non conta solo il cibo, la cosa importante è diminuire/togliere qualcosa che ci costa fatica, che ci appesantisce nel cammino e che così ci permette di crescere e salire più in alto. Alcuni esempi pratici:
Il digiuno dal superfluo per fare spazio all’essenziale.
Quante volte le giornate passano tra lavoro, impegni, telefonate e social media, lasciando poco tempo per il coniuge? Digiunare, per gli sposi, può significare fare una scelta concreta: spegnere il cellulare a cena per dedicarsi a un vero dialogo, senza distrazioni. Oppure rinunciare a una serata davanti alla TV per pregare insieme, condividere un pensiero, raccontarsi la giornata con attenzione e ascolto.
Il digiuno dalle parole che feriscono.
La vita di coppia non è sempre semplice, a volte, parole dette di fretta possono ferire più di quanto ci rendiamo conto. Un digiuno quaresimale che cambia il cuore potrebbe essere imparare a trattenere una critica, un commento sarcastico, una parola di troppo, scegliendo invece di rispondere con pazienza e amore. Ad esempio, se il marito lascia ancora una volta la tavoletta del bagno alzata, invece di sbottare, la moglie potrebbe semplicemente abbassarla e offrirgli un sorriso. Viceversa, il marito potrebbe scegliere di ringraziare, anziché dare per scontato il lavoro e le attenzioni della moglie.
Il digiuno dall’egoismo: servire l’altro con amore.
Digiunare significa anche privarsi di qualcosa per il bene dell’altro. Che bello sarebbe se, in questa Quaresima, ogni sposo facesse un piccolo gesto concreto per alleggerire la giornata dell’altro! Un marito che si alza dieci minuti prima per preparare il caffè alla moglie, una moglie che sceglie di ascoltare il marito prima di raccontare la sua giornata, un coniuge che accetta di fare un’attività che all’altro piace, anche se non è la sua preferita. Piccole cose, ma che cambiano il cuore!
Il digiuno dalla chiusura: aprirsi al bisogno degli altri.
La Quaresima non è solo un cammino personale, ma anche comunitario, gli sposi sono chiamati a vivere la carità insieme. Perché non trasformare un’uscita al ristorante in un’offerta per una famiglia in difficoltà? O scegliere di visitare una persona sola piuttosto che passare un pomeriggio tra negozi? Insegnare ai figli a condividere un giocattolo con un bambino che non ce l’ha è un modo concreto per trasmettere loro il valore della carità.
Un piccolo accenno anche per chi si trova come me nella situazione di separazione o divorzio: anche in questo caso, nonostante siamo un po’ abituati a digiunare dalla presenza del coniuge negli aspetti fisici e relazionali, possiamo sempre trovare degli aspetti da modificare e migliorare. Ad esempio, proprio ieri sera avrei potuto commentare un sms di mia moglie relativo al comportamento di una figlia, ricordandole che ha proprio preso da lei, ma, dopo essermi morso la lingua, non ho scritto nulla.
Questa Quaresima può diventare per gli sposi un tempo di rinnovamento, non solo personale, ma soprattutto di coppia. Il digiuno non è solo una rinuncia, ma un’opportunità per fare spazio all’amore reciproco.
Scegliamo oggi di iniziare questo cammino con piccoli gesti che ci avvicinano a Dio e tra di noi, vivendo la quotidianità come luogo privilegiato di santificazione e testimonianza cristiana; alla fine, scopriremo che la Pasqua non sarà solo una festa da celebrare, ma una resurrezione del nostro amore sponsale.
Quindi, buon digiuno e buona Quaresima!
Ettore Leandri (Presidente Fraternità Sposi per Sempre)