La fede non va in vacanza

C’è un bellissimo film, “L’amore non va in vacanza”, che ho visto decine di volte. Ha delle pieghe un po’ improbabili ma questo non lo rende meno godibile. La pellicola è una commedia romantica del 2006 che, sono certa, molti di voi hanno apprezzato. Ma, per chi non la conoscesse, ne ripercorro brevemente le vicende.

Due donne, Iris e Amanda, stanche delle loro relazioni complicate e insoddisfacenti, decidono di scappare dalle loro vite e di scambiarsi casa per le vacanze. Iris si trasferisce in una pittoresca casa in Inghilterra, mentre Amanda si dirige verso il caldo e soleggiato Sud della California. Durante il soggiorno, entrambe vivono nuove esperienze, incontrano persone diverse e riscoprono il vero significato dell’amore e della felicità. La storia mette in evidenza come un cambiamento di scenario possa aiutare a vedere le cose sotto una luce diversa e a trovare la felicità anche nei momenti più difficili.

E’ vero, direte voi: il film è ambientato nelle vacanze di Natale. E adesso siamo in piena alta stagione estiva, fa un caldo terribile (o magnifico, per altri!), cosa c’entra? C’entra che anche ora siamo in periodo di ferie. C’entra che certe cose possono e devono andare in vacanza e altre no. Come, per esempio, la fede.

L’estate, con le sue spiagge assolate, le escursioni in montagna e le città piene di vita, è il momento in cui molti di noi si concedono una pausa dalla routine quotidiana. Ma c’è una cosa che, indipendentemente dalla stagione o dal luogo, non dovrebbe mai essere messa da parte: la fede.

Ripeto da anni il detto “la fede non va in vacanza”; esso ci ricorda che, anche durante le ferie, il nostro rapporto con il divino, con i valori e con la spiritualità deve rimanere vivo e forte. La fede non è solo un momento di preghiera o di riflessione ma un modo di essere, il filo conduttore che ci accompagna in ogni situazione, anche lontano da casa. Che caratterizza le nostre relazioni, il nostro modo di essere coniugi, genitori, figli, amici. Che dev’essere il centro della nostra vita e, come tale, non è possibile parcheggiare, dimenticare o abbandonare in autogrill, poco dopo la partenza.

Ma perché è importante mantenere viva la fede anche in vacanza? Innanzitutto, perché ci aiuta a trovare serenità e pace interiore, anche quando siamo in ambienti nuovi o in situazioni di relax che potrebbero farci perdere di vista i nostri valori. E poi, come si può dimenticare di ringraziare e lodare il Signore per le tante meraviglie che ha creato? Per isole e spiagge paradisiache, per la bellezza dei boschi e delle vallate, per gli incredibili cambiamenti di paesaggi e climi di cui possiamo godere, più o meno lontano da casa? Senza scordare che la fede ci dà forza e speranza nei momenti di difficoltà o di incertezza che possono capitare anche durante le ferie.

Vivere la fede non dev’essere un obbligo né un rigido protocollo ma un rapporto d’amore vero, vivo, autentico con il Signore! Che può concretizzarsi in un momento di preghiera al mattino o alla sera, una riflessione durante una passeggiata, un Santo Rosario, la Santa Messa ma anche semplicemente un pensiero di gratitudine per le meraviglie che ci circondano. La fede non richiede grandi gesti ma costanza e sincerità nel cuore.

Vivere la relazione con il Signore può essere bellissimo in vacanza! Ecco qualche consiglio, semplice quanto efficace:

  1. c’è molto più tempo libero e si è slegati dalla routine;
  2. si può pregare all’aria aperta, immersi nella natura, passeggiando in un bosco e sul bagnasciuga;
  3. in viaggio possiamo approfittare per visitare chiese, santuari o altri luoghi di culto, partecipando alle celebrazioni locali, a volte molto caratteristiche ed arricchenti sia dal punto di vista culturale che spirituale;
  4. possiamo portare con noi libri o testi che aiutano a riflettere sul nostro rapporto con il Cielo; leggere storie di santi, passi della Bibbia o altri scritti spirituali può essere molto stimolante;
  5. durante le vacanze è buona abitudine raccogliersi insieme per ringraziare dei giorni belli che si stanno vivendo. La gratitudine rafforza la fede e aiuta a vedere la bontà di Dio anche nelle più piccole cose;
  6. è importante condividere pensieri e riflessioni sulla fede perché parlarne aiuta ad elevarsi, e a farlo come coppia e come famiglia;
  7. la fede si alimenta anche attraverso azioni di amore e solidarietà: fare qualcosa di gentile per qualcuno, durante le vacanze, può essere un modo concreto per vivere i valori della fede.

In conclusione, vacanza o no, il rapporto con Dio è un compagno fedele che ci sostiene e ci guida. Ricordiamoci di portarla sempre con noi perché “la fede non va in vacanza“!E questa è davvero una bella notizia, che ci permette di affrontare ogni giorno la vita con speranza e fiducia, ovunque ci troviamo.

Fabrizia Perrachon

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