Ogni anno la seconda domenica di maggio
festeggiamo persone con tanto coraggio:
sì, proprio di loro stiamo parlando,
le mamme, che la vita donando,
da giovani donne si sono trasformate
in super eroine dalle mani fatate.
Una sola tipologia di certo non esiste
e per descriverle ci vorrebbero intere liste;
le mamme sono tante e ciascuna è speciale
non solo nelle feste o a carnevale
ma in ogni giorno che manda il Signore, sempre in allerta nelle ventiquattr’ore.
Da quando il piccino è un essere a sé stante
mamma non lo perde di vista neppure un istante
e se gli occhi deve per un po’ allontanare
il suo cuore sempre accanto riesce a restare.
Pure nella Bibbia, in quel Salmo là,
è scritta una grande verità:
le mamme non dimenticano il loro bambino
perché è proprio dentro a quel cuoricino
che hanno posto indelebile il loro
fondendosi come una medaglia d’oro.
Certo, le difficoltà non mancano mai,
a volte lievi a volte grossi guai,
ma le mamme sono angeli del focolare,
sempre pronte a perdonare
pur sapendo che devono insegnare
ciò che è bene e ciò che non è da fare.
“Mamma” è una parola di estrema dolcezza,
capace di evocarne tutta la bellezza:
la prima, di solito, che s’impara a pronunciare
così come l’ultima, quando si sta per lasciare
la vita su questo pianeta
e raggiungere l’estrema meta.
Quante volte la mamma sappiamo amare
mentre altre non facciamo che urlare,
dicendo che proprio non ci capisce,
fino a quanto il litigio non finisce.
Le notti insonni che una madre ha passato
sono un record piuttosto ineguagliato:
da quando un figlio è appena nato
e fino a che con l’auto non è rincasato,
il cuore di mamma va in avanscoperta
Perché della sua salute vuol essere certa.
Mamme si nasce oppure si diventa?
È un interrogativo che a volte tormenta
ma in realtà è di semplice soluzione:
essere madre è ben più che un’opzione,
è un dono che arriva da molto lontano
forte e potente come un uragano
ma insieme dolce e prezioso,
resistente e delizioso.
È Dio in persona che alle madri ha donato
di diventare speciali fra tutto il creato
perché è solo dentro il loro pancino
che può svilupparsi un altro esserino,
protetto, al caldo e nascosto
nell’angolo del corpo più riposto.
Nello stesso modo pure Gesù
ha dormito laddove lo hai fatto anche tu,
proprio dentro la pancia della mamma,
sentendo per mesi il suo diaframma
muoversi dolce ad ogni respiro,
eco stupendo del Paradiso.
Ecco perché la maternità
profuma di eternità:
niente meno che il Figlio di Dio
ha fatto esattamente ciò che ho fatto io,
è stato minuscolo, quasi invisibile,
ma dall’amore di mamma inseparabile.
È vero, non tutte le gravidanze
trascorrono felici e piene di speranze:
alcune sono liete e spensierate,
altre difficili o non desiderate,
qualcuna che involontariamente vola via
e altre interrotte per colpa di una bugia.
In ogni caso mamma si rimane:
non importa se per anni o solo per settimane
perché la verità è che quella creatura
porta con sé un’anima imperitura,
fatta ad immagine e somiglianza
di Colui che ha donato vita in abbondanza.
Ciò che conta non è il numero di giorni
ma la pienezza con cui sono adorni:
un figlio per sempre nel cuore resterà
finché la sua mamma affetto proverà
e questo, di certo, non avrà mai fine
perché l’amore materno non conosce confine.
Un grazie alle madri mai sarà sufficiente
per esprimere, con l’anima e con la mente,
tutto quello che hanno saputo donare,
e nemmeno una poesia potrà di sicuro bastare.
Da giovani o da anziane questo non importa
perché una madre tutto sopporta
per il bene di ciascun suo bambino,
che ai suoi occhi per sempre resta un po’ piccino;
il volto di una mamma un giorno invecchierà
ma intatta rimarrà la sua immensa bontà
finché anche a lei dovremo dare il saluto più amaro,
con le lacrime agli occhi, che costerà molto caro.
Una certezza, però, con noi rimarrà:
tutto quell’amore non si spegnerà
e in Cielo di ancor più colori si accenderà.
Che dire, poi, di Maria? Mamma modello
ha donato all’umanità il Figlio più bello.
Con oggi, allora, non possiamo esaurire
tutto quello che di voi potremmo dire!
Facciamo, dunque, un patto importante,
che possiate sottoscrivere tutte quante:
mille baci sulla guancia oggi vi doniamo
oppure lassù, con la mano, vi mandiamo
a voi mamme, creature belle,
che brillerete in eterno come le stelle.
Fabrizia Perrachon