Sarai una magnifica corona nella mano del Signore,
un diadema regale nella palma del tuo Dio.
Nessuno ti chiamerà più Abbandonata,
né la tua terra sarà più detta Devastata,
ma tu sarai chiamata Mio compiacimento
e la tua terra, Sposata […].- Isaia 62,3
Carissimi lettori, la volta scorsa ci siamo soffermati a riflettere sull’incontro tra Isacco e Rebecca narrato in Genesi e su come la Parola voglia darci indicazioni di saggezza nel ricercare un felice incontro. Inoltre abbiamo lanciato la creazione di una community WhatsApp dal titolo “Progetto Isacco e Rebecca” – clicca per entrare – che potesse raccogliere i desideri profondi di tante persone cristiane in Italia, con il sogno di incontrare altri credenti che condividano i medesimi principi e valori in tema di relazioni e soprattutto la fede.
La community viene amministrata da noi (Eleonora e Alessandro) e da Antonio de Rosa. Devo confessare che non pensavo che tale iniziativa avrebbe avuto un tale successo, ma il Signore mi ha un po’ sorpresa questa volta. Siamo arrivati a quasi un centinaio di membri provenienti da varie regioni italiane alla ricerca sia di belle amicizie, sia della persona che potrebbe essere quella giusta per loro.
Nella community cerchiamo di favorire un clima di amicizia prima di tutto tra credenti, e si sente che le basi sono già buone, perché anche solo mettere in contatto tutte queste persone favorisce il loro non sentirsi sole e isolate, cosa che succede facilmente anche nelle nostre parrocchie dove non è detto che il desiderio di un fidanzamento cristiano sia ricambiato.
Qui penso a molti giovani catechisti che purtroppo scelgono la strada della convivenza, perché non hanno testimoni davanti a loro. I sacerdoti potrebbero forse tornare a parlare con più convinzione di queste cose, soprattutto ai giovani, senza paura di scontentare la massa, ma solo preoccupandosi di annunciare la Verità. Chi entra nel gruppo WhatsApp si può subito rendere conto che seppure sparse nelle tante parrocchie d’Italia, persone con queste basi valoriali e che cercando dei fidanzamenti cristiani nel 2025 esistono ancora.
CRITERI PER ENTRARE NELLA COMMUNITY:
Essere liberi o comunque aver ottenuto nullità matrimoniale alla Sacra Rota. Nella community c’è una sezione generale in cui ci sono tutti gli iscritti e due sottogruppi:
- Senior (dai 45 anni in su);
- Giovani (fino ai 45); ce ne sono molti e di loro esprimo un grandissimo apprezzamento per la serietà. Tanti aderiscono a movimenti di preghiera specifici e sono particolarmente inseriti nella vita delle loro parrocchie.
SOTTOGRUPPI REGIONALI:
Abbiamo creato anche sottogruppi regionali per dare modo agli iscritti di conoscere anche persone della stessa regione e organizzare autonomamente videochiamate.
ATTIVITA’:
Abbiamo organizzato una videochiamata collettiva a luglio partendo da una riflessione su un brano biblico e poi lasciando spazio alle presentazioni di tutti. E’ in programma una videochiamata collettiva al mese e più avanti ci piacerebbe organizzare un incontro in presenza, probabilmente presso un santuario. La videochiamata è stata particolarmente bella ed è stata occasione prima di tutto di scambio in amicizia tra cristiani. La testimonianza di una persona che ha perso la fidanzata a causa di una malattia ha toccato il cuore di tutti e ci siamo stretti intorno a questa sua grande sofferenza con tanto affetto e rispetto.
Dal prossimo articolo in poi ci sarà sempre uno spazio riservato al “bollettino della community Progetto Isacco e Rebecca”! L’iniziativa è completamente gratuita e noi amministratori la svolgiamo come servizio che possa essere di aiuto agli altri. Chi vuole più informazioni può scriverci a eleonoraealessandro4@gmail.com
ANELLO D’ORO
In questa seconda parte dell’articolo vorrei darvi notizia dell’esistenza di un movimento per incontri matrimoniali gestito dall’Istituto La Casa di Milano. L’Istituto offre servizi per la famiglia e cura il progetto “Anello d’oro”, un servizio cattolico per favorire l’incontro tra persone che desiderano sposarsi e costruire un rapporto di coppia nel rispetto della dignità e della libertà individuali. Requisito essenziale per accedere al servizio è l’assenza di vincoli civili o religiosi. Le modalità di approccio si basano sul rapporto per corrispondenza nei primi contatti per poi arrivare all’incontro di persona. L’Anello d’Oro (clicca per visitare il sito) non è un’agenzia matrimoniale, anzi, richiede l’impegno personale di ricerca e di scelta fra gli iscritti.
L’Anello d’oro e l’Istituto La Casa di Milano sono nati per iniziativa di un sacerdote paolino, Don Paolo Liggeri, che ha fondato l’Istituto nel 1943, in una Milano che aveva subito i bombardamenti aerei. Il sacerdote aveva capito infatti che era necessario prima di tutto ricostruire le famiglie prima delle case.
E’ possibile contattare il numero telefonico 02-55189202 da lunedì a venerdì tra le 11:00 e le 13:00 per avere più informazioni. Vi risponderà una delle volontarie, la gentilissima signora Teresa Zuretti. Chi vuole aderire a questo servizio dovrà versare annualmente una quota che andrà a sostegno di Istituto La Casa.
E’ possibile leggere sulla pagina web varie testimonianze di persone che si sono conosciute e poi sposate grazie a questo servizio. Lascio di seguito una delle testimonianze:
RUBRICA COLLOQUI COL PADRE – FAMIGLIA CRISTIANA
Sono la mamma di un ragazzo di 28 anni desideroso di trovare una ragazza per formare una famiglia, ma a causa del suo carattere timido per lui è un vero problema. Ho così pensato che un giornale completo come il vostro dovrebbe avere anche uno spazio per cuori solitari. Lei cosa ne pensa? Mery
Gestire una rubrica di questo genere, garantendone la serietà e l’attendibilità, è un compito troppo grande per il nostro giornale, che già offre molti servizi ai lettori. Nei Colloqui col padre, rubrica di dialogo e confronto con i lettori e tra i lettori su temi morali, religiosi e di attualità, ogni tanto si affronta anche l’argomento della ricerca dell’anima gemella, ma non è possibile fare di più. A tutti quelli che scrivono chiedendo consiglio su questo argomento lasciamo sempre l’indirizzo di un’associazione seria, cattolica, che può essere d’aiuto. L’associazione è “L’anello d’oro” e si trova presso l’Istituto La Casa. TRATTO DA FAMIGLIA CRISTIANA N. 49 / 1999
DON PAOLO LIGGERI: RIBELLE PER AMORE

Vorrei adesso spendere alcune parole per raccontarvi qualcosa sulla vita di Don Paolo Liggeri (1911-1996), fondatore di Istituto La Casa. Natonel 1911 ad Augusta, in provincia di Siracusa, lasciò presto la terra natale, perché ordinato sacerdote a Milano nel gennaio 1935, dove rimase fino alla morte. Durante gli anni della Seconda guerra mondiale, Milano era al centro di retate nazifasciste contro ebrei e dissidenti politici e, dal settembre 1943, venne anche bombardata. Non solo i perseguitati, ma l’intera cittadinanza subiva le conseguenze della guerra.
Gli sfollati aumentavano e don Paolo Liggeri era intenzionato ad aiutare concretamente tutti coloro che erano in difficoltà. Per questo motivo, dopo i bombardamenti si adoperò per la costruzione di un centro di accoglienza. Così, nacque “La Casa”: un centro di assistenza sociale situato in via Mercalli, nel centro di Milano, aperto ad accogliere i più bisognosi. Divenne presto il punto di riferimento e un luogo di ospitalità non solo per chi aveva perso la propria casa durante i bombardamenti, ma per tutti i perseguitati politici e razziali. Durante questi anni,
Don Paolo Liggeri offrì personalmente rifugio a sfollati e ai giovani renitenti alla leva della Repubblica di Salò e organizzò clandestinamente la fuga e l’espatrio di molti ebrei e antifascisti. Per queste azioni, venne arrestato dai fascisti il 24 marzo 1944 con l’accusa di aver fornito aiuto agli ebrei e ai fuoriusciti dall’esercito, proteggendoli. Dapprima fu condotto al carcere di San Vittore a Milano e poi deportato nel campo di concentramento di Fossoli, in Emilia Romagna.
Gli anni successivi fu trasferito diverse volte fino alla sua liberazione, il 29 aprile 1945, dal lager di Dachau, in Germania. L’operato di Don Paolo Liggeri per la comunità continuò anche dopo la guerra e durò fino alla sua morte. Dopo la liberazione raccolse la propria esperienza della deportazione e nei lager nel libro “Il triangolo rosso”, edito da La Casa nel 1946. L’Istituto divenne il primo Consultorio familiare prematrimoniale e matrimoniale in Italia, accreditato alla fine degli anni ’70 dalla Regione Lombardia. Morì a Milano il 3 settembre 1996.
Lascio anche un video di approfondimento sul tema dei sacerdoti cattolici deportati nei lager nazisti, una conferenza dell’associazione ANED (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti) del 2022.
Con il racconto della vita di questo straordinario sacerdote vi salutiamo e… al prossimo mese!
Eleonora e Alessandro
Acquista il libro Il dono del corpo. La sessualità come dono sacro tra gli sposi.