Il matrimonio secondo Pinocchio / 31

Cap XXIV Pinocchio arriva all’isola delle Api industriose e ritrova la Fata.

Nel mare tempestoso il burattino non riesce a trovare il babbo però le onde lo fanno approdare su di un’isola, ove si imbatte nel paese delle Api industriose, ma poi ritroverà la fata. E’ provato dalla fame e dalla sete, sicché si mette sul ciglio della strada a chiedere l’elemosina.

E’ curioso che le molte persone fermate dal Nostro non abbiano nulla in contrario ad elargire qualche soldo, a patto però, che vengano aiutate in qualche faccenda, ovvero che anche lui faccia la sua parte di lavoro per guadagnarsi qualche soldo.

Non è difficile scorgervi il tema della collaborazione alla Grazia e del merito. Tema che sembra non essere gradito dall’uomo moderno, abituato com’è al tutto e subito, con poco impegno e massimo rendimento o tornaconto.

Lo si denota anche dalla continua crescita di adesione alle ultime proposte commerciali in cui c’è lo sconto del 3×2, i vantaggi del cliente premium, proposte in cui spesso si ritrova la parolina magica: gratis. Sembra quasi che le pubblicità siano pensate e studiate da illusionisti e non da commercianti.

Con questo dilagare di vantaggi economico-commerciali ed il benessere alla portata di tanti, la gente si è assuefatta a questa logica per cui il sacrificio è sparito dalla mentalità di molti, di troppi.

La logica usata nel commercio è stata applicata anche alla vita spirituale, e molti sposi pretendono da Dio lo sconto tale oppure i vantaggi della propria (presunta) carta fedeltà… quasi come se il Signore fosse una cassiera che ti legge il codice sconto cliente e ti tratta come socio premium.

Lo si capisce da frasi come queste: “Abbiamo recitato la novena ma il Signore non ci ha fatto la Grazia, siamo andati a Messa tutte le Domeniche ma non ha guarito il mio consorte da una grave malattia…”; sono frasi che denotano che tipo di rapporto abbiamo con Dio: praticamente vantiamo dei diritti nei suoi confronti quasi che sia Lui ad essere in debito con noi e non viceversa.

Ma il Signore non agisce mai senza la nostra collaborazione, certamente il motivo non sta nel fatto che Lui non sia Onnipotente, ma risiede nel fatto che non vuole dei robot che lo amino, ma degli uomini che lo riamino nella massima libertà. Ci lascia talmente liberi che rischia persino il nostro rifiuto al Suo amore.

E’ un mistero di amore, ma quando Dio vuole donare una Grazia, non fa tutto Lui, per Sua decisione ha bisogno della collaborazione umana, un esempio? Il Verbo si incarnato senza bisogno del seme di un uomo maschio, eppure ha chiesto alla Vergine Maria e a San Giuseppe la collaborazione a questo disegno, avrebbe potuto fare tutto da solo, ma ha preferito collaborare con gli uomini.

Quindi la nostra collaborazione deve essere messa in atto, fosse anche l’unica e piccolissima cosa che sappiamo fare, ma solo noi la possiamo fare, altrimenti faremo la fine di Pinocchio che non trova elemosina perché non vuole lavorare.

Cari sposi, è ora di rimboccarsi le maniche e darsi da fare, muoversi anche per andare a cercarsi le Grazie. Di sicuro stare appollaiati sul divano non porta molte Grazie. Se venite a conoscenza di un corso per sposi, un meeting, un incontro con un bravo relatore/predicatore/testimone, una processione particolare del paese vicino, una visita di una reliquia di qualche santo… andateci senza indugio, senza pensarci troppo. Andate a caccia di Grazie perchè il Signore non vede l’ora di elargirle, ma non fa tutto da solo.

Coraggio.

Giorgio e Valentina.

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