Tornare insieme? Il vero miracolo è la conversione del cuore.

Approfitto di una bella notizia arrivatami pochi giorni fa per scrivere l’articolo di oggi: una delle tante coppie separate che conosco è tornata insieme. Mi fa piacere che la Fraternità Sposi per Sempre, come mi è stato confidato, ha aiutato, almeno uno dei due, nel cammino di ricongiungimento.

Negli ultimi anni non è la prima volta che mi capita, ogni tanto i miracoli accadono, anche se sono casi rari; in genere è una cosa molto difficile tornare insieme per vari motivi: quando ci si separa si intraprendono spesso strade diverse, che portano a esperienze e crescite divergenti. Può capitare però che si arrivi a comprendere le nostre fragilità e a diventare consapevoli che il progetto di Dio e la famiglia valgono molto più di una passione momentanea e di tutto il resto. Tornare a stare insieme dopo una separazione è una cosa molto complessa, è necessario farsi aiutare da persone esperte, anche solo per elaborare e non tirare fuori tutto il male e le discussioni che ci sono stati e perdonando di cuore, specialmente dove c’è stato un tradimento. È un nuovo inizio che richiede tempo e don Renzo Bonetti in questi casi consiglia almeno due anni di fidanzamento, prima di tornare a vivere sotto lo stesso tetto, perché un conto è far crescere insieme due pianticelle piccole, un conto è far crescere insieme due querce. Pensando alla mia storia, non saprei da che parte cominciare, anche perché mi sono reso conto di amare ora una persona che non conosco più: infatti mentre prima, quando vivevamo insieme, ogni giorno c’erano diversi momenti di confronto e condivisione, tanto che a volte riuscivo ad anticipare le sue parole, dopo nove anni, per me, è diventata praticamente un’estranea (non so cosa pensa, quello che fa e cosa sceglie). Certamente continuo a volerle bene, a pregare per lei e a portarla con me quando faccio la santa comunione, ma so che se un giorno lei tentasse un ravvicinamento, probabilmente non mi tirerei indietro e accetterei la sfida, consapevole però che realisticamente sarebbe molto, molto difficile. Sarei contento, perché la speranza di poter riunire la famiglia rimane sempre, in particolare per le figlie, ma se non avvenisse una conversione vera e completa, non dureremmo più di dieci minuti insieme, visto che al momento, per quel poco che parliamo, non siamo in sintonia e non abbiamo una visione comune. Non si cambia veramente se non ci facciamo cambiare da Lui.

Sono convinto che umanamente sarebbe quasi impossibile, ma non posso mettere un limite alla potenza e creatività di Dio, anche perché in tante occasioni sono stato puntualmente smentito. Certo il lieto fine è attraente, come nella scena finale del film “Fireproof” (che consiglio a tutti di guardare), ma non è detto che la cosa migliore per me sia quella di tornare insieme, non è quello l’obbiettivo: come dice Luigi Maria Epicoco, quando preghiamo dobbiamo dire: “Dammi Signore non quello che ti chiedo, ma quello di cui ho bisogno”. All’inizio è stato difficile da accettare, perché non capivo come mai, nonostante la preghiera, la messa quotidiana, le novene e tutto il resto, le cose non cambiavano minimamente e mi sono arrabbiato con Dio; poi ho capito che, come nella coppia, non abbiamo possibilità di modificare gli altri o le cose esterne, ma solo noi stessi e il nostro modo di guardare le cose. Infatti, spero che non ci siano più persone che si sposano pensando di poter modificare l’altro, è una battaglia persa in partenza, al massimo (e già è molto difficile, visto che tendiamo sempre a fare gli stessi errori e peccati) possiamo modificare noi stessi. Evidentemente devo ancora crescere, migliorare e rimanere in questa condizione di separazione per uno scopo ben preciso: allora andiamo avanti, seguendo la strada intrapresa, sarà sicuramente un viaggio interessante e ricco di sorprese, è proprio questo il bello della vita!

Ettore Leandri (Presidente Fraternità Sposi per Sempre)

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