Oggi vorrei soffermarmi su un versetto del Vangelo di ieri: Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli. Tutti siamo portati a pensare subito alla testimonianza, a non rinnegare Cristo davanti agli amici, ai parenti ecc. Ad esempio, anche al ristorante sarebbe bello sentirsi liberi di farsi il segno della croce prima di iniziare a mangiare, Invece spesso c’è una sorta di vergogna e di pudore a mostrare in modo esplicito la fede davanti a tutti in contesti che non siano specifici come ad esempio a Messa. Invece c’è molto meno pudore a raccontare una barzelletta di cattivo gusto o a sparlare di quell’amico che non è presente. Siamo davvero strani: ci vergogniamo del bene e non ci vergogniamo del male.
La mia riflessione non si concentra però su questo aspetto, seppur importante. Cosa significa riconoscere Gesù davanti agli uomini nel matrimonio? Significa semplicemente relazionarsi con l’altro riconoscendo la signoria di Cristo. Significa amare l’altro cercando di imitare Cristo nel modo e nella sostanza. Significa scendendo ancor più nei dettagli seguire la morale della Chiesa sulla sessualità. Significa non vivere la relazione e il sesso come se gli unici a scegliere fossimo solo noi e dipendesse tutto solo da noi. Significa cercare di impegnarsi ad imparare e ad usare i metodi naturali perché gli anticoncezionali non permettono una vera comunione. Significa lottare contro la parte di noi che ci porta ad essere orgogliosi e che ci impedisce di perdonare. Significa tagliare con la pornografia e con tutta quella parte di noi che ci spinge ad usare l’altro. Significa amare l’altro sempre quando ne abbiamo voglia e quando magari ci costa fatica e avremmo voglia di chiuderci e pensare solo a noi stessi.
Riconoscere Cristo nella coppia è questo. È essenzialmente questo. Perché riconoscendo Lui poi gli altri lo riconosceranno in noi nel nostro modo di amarci. E con i figli? Cosa significa riconoscere Gesù? Per diventare genitori davvero dobbiamo riconsegnare i nostri figli. Riconsegnarli a Dio. Comprendere che non sono nostri ma sono persone altre. Un’alterità che non ci appartiene e che noi abbiamo il compito di accompagnare, educare, sostenere, ma che non sarà mai nostra. È importante comprenderlo, ma comprenderlo davvero, con il cuore. Non sono nostri! Soprattutto non dipende da loro la nostra felicità ma dobbiamo aiutarli ad alzare lo sguardo per incontrare il Padre.
Ed arriviamo ora alla seconda parte del versetto che non è che l’ovvia conseguenza della prima: chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli. No, non pensate male. Gesù non è vendicativo o rancoroso. Non se la segna. Semplicemente dice che chi non apre il cuore alla grazia poi non può avere una relazione d’amore con Dio. Anche chi si sposa in chiesa, quindi sacramentalmente sarà comunque povero e non riuscirà ad accedere alla grazia dello Spirito Santo perché il suo cuore sarà chiuso. Nel suo cuore non ci sarà posto per lo Spirito Santo. Se le cose vanno male nel matrimonio non è mai colpa del Signore. Aprite il cuore! Riconoscete Gesù nel vostro matrimonio con scelte concrete e tutto cambierà.
Antonio e Luisa