Non possiamo tacere la Verità

Dal Salmo 70 (71) In te, Signore, mi sono rifugiato, mai sarò deluso. Per la tua giustizia, liberami e difendimi, tendi a me il tuo orecchio e salvami. Sii tu la mia roccia, una dimora sempre accessibile; hai deciso di darmi salvezza: davvero mia rupe e mia fortezza tu sei! Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio. Sei tu, mio Signore, la mia speranza, la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza. Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno, dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno. La mia bocca racconterà la tua giustizia, ogni giorno la tua salvezza. Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito e oggi ancora proclamo le tue meraviglie.

Oggi la Chiesa celebra la memoria liturgica del martirio di S. Giovanni Battista, quanti riescono ad andare a Messa vedranno il sacerdote rivestirsi del colore rosso, che ci ricorda per l’appunto il sangue del martirio. Abbiamo scelto di riflettere a partire da alcuni versetti del Salmo di oggi, è così attinente che sembra scritto in prima persona proprio dal Battista; per quanti non conoscono la grandezza di questo santo lasciamo che sia Gesù stesso a delinearne i tratti: Io vi dico: fra i nati da donna non vi è alcuno più grande di Giovanni, ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. (Luca 7,28)

Ricordiamo anche che il Battista è colui che “battezza” Gesù, è colui del quale viene ripetuta ad ogni Messa una famosa frase: “Ecce Agnus Dei qui tollis peccata mundi.“, ma lasciamo ai più esperti approfondire la figura del Battista, noi ci limiteremo ad approfondire qualche aspetto.

La prima parte del Salmo verte sulla fiducia piena nel Signore sempre e comunque. Il Battista ci è maestro in questo perché ha confidato nel Signore sempre nonostante la tribolazione e la persecuzione, non è così scontato.

Se ci avessero incarcerato per la testimonianza resa al Signore con la nostra predicazione, ce ne staremmo così tranquilli dietro le sbarre? Ma prima di arrivare a questo punto dobbiamo chiederci se noi faremmo lo stesso. Il Battista era in carcere perché aveva denunciato al re Erode il suo adulterio con la concubina Erodìade; Erode ascoltava interessato la predicazione di Giovanni nonostante gli ricordasse il proprio peccato, probabilmente era stato toccato nel cuore dalle parole del Battista ma non aveva il coraggio di cambiare vita, forse per qualche ragione politica o di intrighi di palazzo, mentre la concubina e sua figlia non sopportavano la voce della coscienza incarnata da Giovanni.

Noi sposi non possiamo mai tacere la Verità anche se scomoda, certamente dobbiamo offrirla con Carità e mai con prepotenza o crudeltà. Quante volte purtroppo succede, anche all’interno del matrimonio, che la Verità viene taciuta per compiacere l’altro o per non risultare antipatici, facciamo qualche esempio.

Molte mogli hanno rinunciato alla Messa Domenicale preferendo accompagnare il marito a fare altro, hanno compiaciuto sì il marito ma hanno tradito Dio macchiandosi di un peccato mortale : hanno messo a tacere la Verità perché scomoda. Molti mariti hanno accettato che la moglie ingerisse pillole anticoncezionali (magari anche potenzialmente abortive) con il solo scopo di assecondare i piaceri della carne: hanno taciuto la Verità perché scomoda. Molti genitori accettano senza intervenire gli atti peccaminosi dei figli senza richiamarli alla Verità o, peggio ancora, in alcuni casi favorendoli : per esempio gli atti impuri, la fornicazione, la bestemmia, lo sballo, il piacere sfrenato dei sensi, l’impudicizia, l’ubriachezza, eccetera. Già con questi pochi esempi abbiamo toccato diversi ambiti, ma il denominatore comune è la rinuncia a dire la Verità per un proprio tornaconto (di qualsivoglia natura).

Cari sposi, noi siamo stati investiti dal Sacramento della Cresima della forza della testimonianza/martirio, forza che viene corroborata dalla Grazia del Sacramento del Matrimonio con l’autorità della Chiesa, che ci invia “due a due” per essere icona dell’Amore Trinitario nel mondo ed icona di Cristo l’uno per l’altra.

Gli sposi non hanno tutto sulle proprie spalle, non è tutto sulle nostre forze, non siamo soli, abbiamo la presenza reale di Cristo tra noi, abbiamo la costante presenza dello Spirito Santo che ci santifica passo dopo passo, abbiamo l’amore del Padre che ci ha eletti ad essere una Sua immagine viva, unica ed irripetibile, ma anche efficace.

Chiediamo l’intercessione di Giovanni Battista affinché anche il nostro matrimonio diventi come la sua voce, irritante forse per le moderne Erodìadi (che non sopportano il pungolo della coscienza) ma stimolante per gli Erode che ascoltano volentieri la Verità perchè ne intuiscono il valore per la propria vita. Coraggio sposi, il mondo moderno ha tanto bisogno della testimonianza dei nuovi Battista.

Giorgio e Valentina.

5 Pensieri su &Idquo;Non possiamo tacere la Verità

  1. “Noi sposi non possiamo mai tacere la Verità anche se scomoda, certamente dobbiamo offrirla con Carità e mai con prepotenza o crudeltà”. Questa frase mi ha molto colpito. A volte noi cristiani diciamo la verità, ma omettiamo la carità, con il risultato di allontanare le persone da Cristo anziché avvicinarle a Lui. Verità e carità, invece, dovrebbero andare sempre a braccetto. Non dobbiamo essere tiepidi e accondiscendenti in tutto, senza dimenticare l’amore verso tutti.
    Voi tutti autori del blog siete certamente di esempio in questo e vi ringrazio.

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