Buongiorno, leggendo i vostri articoli mi è nata una richiesta dovuta anche ad una mia necessità personale e spero che sia di spunto per una riflessione più approfondita….
Io mi domandavo come vivere in grazia nel matrimonio, oltre seguire i precetti come andare a messa ecc , con tutte le tentazioni e le provocazioni che ci dà il mondo; per esempio dopo anni di matrimonio, e di conoscenza dell’altro, non è tanto , magari, una persona che ti porta a tradire ma proprio il concetto del tradimento in senso assoluto che ti dà sensazioni particolari e contrastanti . Leggendo qui e lì la scienza ammette che l’uomo essendo un mammifero è normale la poligamia in senso sessuale… davanti a tutto ciò come ci parla Dio, come dobbiamo fare? E la domanda conclusiva , se il sesso a livello cattolico è un fine solo per la procreazione come ci dobbiamo comportare se non ci sentiamo pronti per mettere al mondo un figlio?
Ho deciso di rispondere a questa serie di domande ricevute da un lettore (credo sia un uomo) perché ha espresso esattamente i dubbi di tante persone del nostro tempo. Viviamo immersi in una cultura che non vede più nella fedeltà una virtù importante ma anzi esalta spesso il tradimento e la promiscuità come manifestazione di libertà e di emancipazione. Ora con calma cercherò di rispondere punto per punto.
Dopo anni di matrimonio il tradimento diventa attraente.
Chi ha posto la domanda non dice di essersi innamorato di un’altra donna ma di trovare l’idea del tradimento stimolante, un modo per uscire dalla monotonia di una relazione che dura da diversi anni di matrimonio. Ecco mi sento di proporre due diverse riflessioni su questo punto. Quanti anni ha il lettore? E’ sposato da diversi anni ma usa i social abitualmente. Deve verosibilmente trattarsi di un uomo dai quaranta ai cinquanta. O giù di lì. Esattamente l’età in cui l’uomo entra in un tunnel, in una crisi. Ne ho già parlato. Succede che tutto d’un tratto, non in modo graduale ma improvvisamente, ed è questo che ci fa particolarmente barcollare nelle nostre sicurezze, prendiamo coscienza di stare invecchiando. Ci sono passato anche io che di anni ne ho 49. Non siamo più i ventenni che credevamo di essere. Voi direte bella scoperta. Eppure è un trauma. Questa consapevolezza arriva e ti colpisce. Rischia di affondarti. Non siamo più quelli di prima e il nostro corpo ce lo dice. Abbiamo accanto mogli che non sono più quelle di prima e che ci ricordano come uno specchio che anche noi non siamo più così giovani. Ecco che d’un tratto quella donna ci sta stretta, abbiamo bisogno di sentirci vivi e belli sentendoci attraenti per altre donne. E’ una tipica dinamica maschile. Non dobbiamo vergognarcene. Dobbiamo però agire da uomini e non da maschi complessati e testosteronici. Mia moglie non mi piace in determinati momenti? E’ lì che sono chiamato a donarmi più di prima. Ad abbracciarla e a mantenere quel contatto fisico che è fondamentale. A volere l’intimità con lei. Certo all’inizio non mi viene spontaneo ma lo faccio perchè lei è l’amore per me ed in lei, attraverso la nostra relazione, posso fare un’esperienza incredibile. Sempre. Con la tenerezza, con il dono e la cura reciproca, è più facile riuscire a scorgere di nuovo la bellezza della mia sposa. Perchè lei è bella, è meravigliosa. Sono io che non riesco sempre a vederla come tale. Il problema non sta in lei ma in me. E’ importante prenderne coscienza per poi non nascondere questo problema ma affrontarlo e superarlo. Ora un’ulteriore riflessione. Desiderare il tradimento può essere un campanello d’allarme che indica che non sto vivendo una sessualità piena ed appagante nel matrimonio. Ne ho parlato già in diversi articoli che potete trovare sul blog. L’intimità se non diventa comunione, ma resta solo uno sfogo a livello fisico, difficilmente alla lunga resterà appagante per entrambi. E’ il problema di tanti matrimoni che nel tempo arrivano al deserto sessuale.
La scienza ammette che l’uomo essendo un mammifero ha una normale inclinazione verso la poligamia in senso sessuale
Questa è una delle obiezioni maggiori. Ne parlano tutti. E’ vero che ci sono molti mammiferi, la maggior parte ma non tutti, che hanno un comportamento sessuale poligamo. E’ vero anche che questi mammiferi hanno dei periodi di “calore” dove il corpo li predispone ad avere rapporti sessuali per fecondare le femmine. Capite bene che tutto il “desiderio” o sarebbe meglio chiamarla pulsione si verifica a livello fisico. Pur ammettendo che noi fisicamente siamo mammiferi e abbiamo una componente fisica ed ormonale che ci genera pulsioni verso diverse donne e altrettanto vero che siamo uomini. Siamo una complessità fatta di anima, cuore e corpo. Abbiamo un desiderio pulsionale che va educato e condotto all’amore. Noi siamo padroni delle nostre pulsioni e non schiavi di esse. Ho parlato anche di questo diverse volte. Noi abbiamo la nostalgia nel cuore di vivere un amore totale, dove ci mettiamo tutto in anima, cuore e corpo. E la relazione monogamica e fedele ne è la più piena realizzazione. Solo se riusciamo a vivere questo tipo di amore siamo appagati autenticamente. E questo vale anche nell’intimità. Io sono attratto da innumerevoli donne fisicamente più giovani di mia moglie ma mia moglie è la più bella per me. Perché? Perché di lei conosco molto (non tutto). Perchè ho vissuto anni in cui ci siamo donati ed accolti, in cui ci siamo amati, aperti, perdonati. Io non vedo più solo il suo corpo ma vedo un corpo trasfigirato da anni di amore quotidiano dato e ricevuto. Per questo lei è la più bella per me.
Se il sesso a livello cattolico è un fine solo per la procreazione come ci dobbiamo comportare se non ci sentiamo pronti per mettere al mondo un figlio?
Questa è un’idea sorpassata e sbagliata. La Chiesa non dice che il sesso ha il solo fine procreativo. La Chiesa dice che il sesso ha bisogno del tutto per essere autentico e il tutto presuppone anche la nosta componente procreativa. Detto in altre parole: per poter vivere nella verità il nostro incontro intimo, e di conseguenza fare esperienza di una vera comunione, il rapporto deve essere aperto alla vita (seme in vagina e senza barriere fisiche o chimiche). La Chiesa ci invita altresì ad una maternità e paternità responsabile. Essere cioè generosi ma senza mettere in pericolo la tenuta psicofisica dei due sposi e dei figli che già ci sono. La soluzione sono i metodi naturali. Il che significa avere rapporti nei periodi infertili, se si crede di non poter avere figli in quel momento per tanti motivi che la coppia ha ponderato e su cui ha fatto discernimento. Solo così in ogni rapporto ci uniremo senza escludere nulla di noi e se non potremo farlo aspetteremo di poterlo fare. Questo è amore: se non ti posso avere tutta/o aspetterò il giorno che potrò averti tutta/o.
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