Noi scriviamo tanto di matrimonio. Ci contattano anche tante persone che soffrono perché non trovano una persona con cui condividere questo progetto di vita. Quando siamo single, desideriamo molte cose e spesso il desiderio di incontrare la persona giusta diventa una priorità. Diventa il tutto. Pensiamo che questo possa risolvere la solitudine e la tristezza, quasi fosse la soluzione magica ai nostri problemi. Tuttavia, è importante ricordare che il matrimonio è una vocazione specifica a cui siamo chiamati, non solo un modo per risolvere le nostre difficoltà. La nostra vocazione non è solo quella di trovare un marito o una moglie, ma anche di santificarci attraverso il matrimonio, costruendo insieme una famiglia cristiana. Quando comprendiamo che rispondere a questa chiamata definisce la nostra eternità, la prospettiva cambia.
Prega per comprendere appieno il progetto sulla tua vita. È fondamentale esaminare attentamente la tua vocazione prima di tutto. Tutti siamo chiamati alla santità, vuoi comprendere se questa strada passa dal matrimonio. Questo discernimento ti offrirà una prospettiva diversa sul significato del matrimonio. Se hai già compiuto questo passo e sai che Dio ti chiama al matrimonio, abbi fiducia che Dio non gioca con i Suoi figli e, se questa è la Sua volontà per te, ti offrirà l’occasione per vivere quello che ti ha promesso. Affida la tua vocazione nelle Sue mani e chiedi le grazie necessarie per fare la scelta giusta, avere pazienza e riconoscere i Suoi piani e progetti.
Sii pronto ad accogliere il progetto. Non inizi a vivere la tua chiamata quando ti sposi, ma fin da quando sei single. L’amore richiede impegno, e se lavori su te stesso e sul tuo rapporto personale con Gesù, sarai meglio preparato quando arriverà il momento di condividere la tua vita con qualcuno. Dedica il tempo di attesa alla preghiera, chiedendo a Gesù di guidarti e aiutarti a capire il suo piano per te in questo momento. La tua solitudine non è un’occasione per restare in attesa, ma per crescere nell’amore, imparare a donarti nella tua casa, con i tuoi amici, nel tuo servizio apostolico e nella tua vita interiore. Luisa ha fatto così. Ha trent’anni passati non aveva mai avuto un fidanzato. Ha deciso di “ribellarsi” a questo stato e si è messa in gioco. Ha iniziato a fare volontariato, a fare la catechista e a vivere in mezzo alla gente sorridente e accogliente. Io l’ho voluta conoscere perché ho visto quel sorriso e mi ha attratto. Se non sifosse preparata prima forse non l’avrei vista.
Prega per comprendere ciò che Dio vuole. Molte volte capita che i nostri piani non siano i quelli di Dio. Ha idee apparentemente folli che spesso vanno oltre la nostra capacità di pianificare e anticipare umanamente. Cerchiamo di avere una vita interiore solida che ci permetta di essere attenti ai Suoi suggerimenti: dobbiamo sintonizzare l’orecchio dell’anima per percepirne i desideri. Lo facciamo attraverso la preghiera quotidiana, i Sacramenti e la vita di fede.
Infine prega per il tuo futuro marito o futura moglie. Non serve avere un volto per pregare. Si possiamo immaginarlo ma ciò che conta è l’apertura del cuore verso una persona che ancora forse non conosciamo. Pregare perchè questa persona sappia aprire il cuore a Gesù. Intercedere per lui o per lei affinchè sappia combattere i suoi peccati e vizi. Pregare affinché possiate incontrarvi quando entrambi sarete pronti ad accogliervi. Pregate per affidare questa persona a Gesù.
L’altare non è un premio di un percorso vincente. Un matrimonio santo si costruisce ogni giorno e questa è la tua vocazione più grande: santificare tuo marito o tua moglie affinché raggiunga il cielo. La tua vocazione al matrimonio trascende te e lui: è definitiva per la tua salvezza. Pensa al matrimonio non come un antidoto alle tue frustrazioni ma come un percorso di santità che può essere difficile e non sempre secondo le tue aspettartive.
Antonio e Luisa
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