Cari sposi, siamo giunti alla fine di questa cinquantina di giorni dalla Pasqua in cui abbiamo goduto della grazia di Cristo Risorto in mezzo a noi ed ora esultiamo per essere resi partecipi del suo stesso Spirito.
La Pentecoste è una solennità molto importante per voi sposi perché su di voi lo Spirito è perennemente effuso per la grazia del sacramento nuziale. È perciò importante che siate familiarizzati con Lui, che diventiate Suoi amici intimi.
Negli Atti degli Apostoli il racconto della Pentecoste fa eco di un altro evento, certamente simbolico, ma il cui significato sotteso è tremendamente reale: la torre di Babele. Lasciamo a Papa Benedetto di spiegarcelo: “La narrazione della Pentecoste negli Atti degli Apostoli, che abbiamo ascoltato nella prima lettura (cfr At 2,1-11), contiene sullo sfondo uno degli ultimi grandi affreschi che troviamo all’inizio dell’Antico Testamento: l’antica storia della costruzione della Torre di Babele (cfr Gen 11,1-9). Ma che cos’è Babele? È la descrizione di un regno in cui gli uomini hanno concentrato tanto potere da pensare di non dover fare più riferimento a un Dio lontano e di essere così forti da poter costruire da soli una via che porti al cielo per aprirne le porte e mettersi al posto di Dio” (Omelia, 28 maggio 2012).
In quale Babele vivono oggi tante coppie! Cioè, quante vogliono costruire l’edificio del proprio amore senza Dio! L’esito lo sappiamo bene, la torre crolla e di conseguenza quell’amore che pretendeva letteralmente toccare il Cielo con un dito si sfalda fino alle fondamenta. La celebrazione delle nozze nelle diocesi italiane diminuisce ogni dieci anni di circa il 50 %. Nel 2050 si sposerà una coppia all’anno in ogni tre parrocchie della nostra penisola.
Invece, chi ha avuto in dono lo Spirito e lo lascia agire nella propria relazione ha un dono straordinario, quello di andare nella direzione opposta di Babele che è esattamente quanto avviene nella Pentecoste: nel Cenacolo gli apostoli vivono una profondissima comunione pur rimanendo distinti nelle loro peculiarità. Esattamente ciò che lo Spirito vorrebbe operare in voi sposi.
“Lo Spirito conosce ogni linguaggio”, recita l’antifona di oggi. Quindi lo Spirito sa come parlare a ciascuno di noi, nella sua distinta condizione di vita, sociale o intellettuale. Lo Spirito sa benissimo come farsi capire e con lui voi sposi potete trovare quell’intesa profonda che i cittadini di Babele si illudevano di raggiungere con le proprie forze.
Lo Spirito è il dono reciproco tra il Padre e il Figlio; pertanto, Lui proviene dal cuore stesso della Trinità. Dice san Paolo dice che lo Spirito ci fa conoscere l’intimo di Dio (cfr. 1 Cor 2,11). Quanto anelate voi sposi a conoscervi nel profondo, ad avere un accesso e un luogo privilegiato nell’animo del vostro coniuge! Ebbene, senza lo Spirito questo non è possibile ma con Lui, invocato consapevolmente ogni giorno, potete fare la differenza.
E questo perché Gesù nel Vangelo ha detto che lo Spirito è Colui che ci porterà alla verità completa. Chi di noi può pensare di comprendere sé stesso? Diceva Pascal: “l’uomo è infinitamente al di là dell’uomo e che, senza il soccorso della fede, sarebbe incomprensibile a sé stesso” (Pensieri, 122). Figuriamoci di comprendere appieno il coniuge!
Ecco allora che lo Spirito permette questa piena conoscenza reciproca, in tutti i sensi, perché solo lo Spirito: “che il Signore effonde, dona il cuore nuovo e rende l’uomo e la donna capaci di amarsi, come Cristo ci ha amati” (Giovanni Paolo II, Familiaris Consortio 13).
Cari sposi, esultate profondamente oggi per poter convivere stabilmente con lo Spirito e che questa solennità vi sproni continuamente a stringere con lo Spirito un’amicizia sempre più profonda.
ANTONIO E LUISA
Lo Spirito Santo è il dono che ci permette a nostra volta di donarci. Lo Spirito Santo prende le nostre lingue, la mia e quella di mia moglie. Due lingue diverse, incomprensibili l’una all’altra. A volte ci chiudiamo, entrambi più concentrati sul voler essere compresi piuttosto che di voler capire l’altro. Lo Spirito Santo prende queste nostre lingue e le trasforma nell’unica lingua universale, la lingua dell’amore. Come fa? Ci aiuta a decentrare lo sguardo da noi alla persona amata. Solo così una relazione sponsale può durare tutta la vita.
Per acquistare il nostro libro clicca qui
Grazie.
"Mi piace""Mi piace"
A volte, basta una goccia di amore e tutto si trasforma…
"Mi piace""Mi piace"