I primi giorni di agosto sono molto importanti: non tanto e non solo perché, per tanti, rappresentano l’inizio delle ferie estive o di un periodo di riposo ma perché alcune Grazie celesti sono pronte a colmare i nostri cuori. Dal mezzogiorno del 1° agosto e fino a tutto il giorno 2, infatti, il nostro patrono San Francesco ha chiesto per la Chiesa intera l’indulgenza plenaria nota come il “Perdono di Assisi” e poi perché, a Medjugorje, è in corso il Festival dei Giovani.
Con ogni probabilità ne avrete sentito parlare ma, forse, c’è qualcuno che ancora non sa di cosa si tratta; consiste in una settimana meravigliosa che, dal 31 luglio all’alba del 6 agosto, raduna centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze da ogni parte del mondo ma non solo: ogni anno aumentano le presenze di senior così come d’intere famiglie – dai neonati ai nonni – che si danno appuntamento in questo angolo di Bosnia-Erzegovina per pregare, per confessarsi, per riscoprire una fede assopita o per cambiare completamente vita.
Le guarigioni spirituali che scaturiscono da questi momenti così intensi non si contano più e il loro eco ha raggiunto ormai tutti i continenti; le testimonianze, scritte o video, sono moltissime e facili da reperire attraverso la diffusione sempre più capillare nei vari social network. Persone di ogni età, estrazione socio-culturale e situazione di vita si recano a Medjugorje e al Festival dei Giovani, portando con sé un bagaglio variegato e sfaccettato: gioie e dolori, speranze e angosce, progetti per il futuro e fallimenti, propositi di cambiamento e desiderio di cambiamento, ricerca di un’oasi di pace e tranquillità.
Per non parlare, poi, di quanti arrivano scettici, quasi contrari all’intenso programma di preghiera, persino recalcitranti … per poi mutare totalmente nel giro di poche ore o di pochi giorni.
Una nota canzone recita: “C’è un’altra aria, c’è un altro sole sulle colline di Medjugorje, un’altra luce sopra le case e tanta pace dentro le chiese […] C’è un’altra aria, c’è un altro sole e sguardi nuovi tra le persone, chi ti è vicino ti da una mano ed il pensiero va … a chi è lontano […]Parlami, confortami o Vergine Maria, Madre Mia Purissima confido solo in Te. Quanta dolcezza nelle tue parole guardami negli occhi e solo non sarò più mai più. Spirito santo porta l’amore sulle rovine che ho dentro al cuore; tienimi stretto come un bambino Spirito santo stammi vicino. E mille stelle si sono accese solo per te, Regina della Pace”.
Quanto sono vere queste parole! È una grande gioia, per me, testimoniarlo e confermarlo, a seguito dei miei (per ora!) tredici pellegrinaggi in questo cantuccio di Paradiso sulla terra; e, soprattutto, non posso nascondere l’entusiasmo straripante e la felicità profonda che mi avevano pervasa dopo la prima esperienza, che fu esattamente vent’anni fa, proprio al Festival dei Giovani del 2004.
Come ho raccontato a Radio Maria il 3 maggio scorso all’interno della trasmissione “Interviste a coppie cristiane” della carissima Cristina Tessaro (chi fosse interessato può ascoltarla a questo link), nella primavera del 2004 avevo già prenotato un pellegrinaggio a Fatima, in Portogallo, insieme ad una mia cugina. Quando poi fu annullato, il Cielo mi mandò l’ispirazione di andare a Medjugorje, luogo mariano che già conoscevo e di cui seguivo le vicende ma nel quale non ero mai stata.
A noi giovani partiti da Torino (TO) si affiancò un gruppo di ragazzi e ragazze provenienti da Crema (CR) tra cui Dario, che il 13 maggio 2007 è diventato mio marito. Come amo dire, nel 2004 la Madonna “ha corretto il tiro”: in quel momento ben sapeva che la mia destinazione non doveva essere Fatima … e con un salto chilometrico da ovest a est mi ha portata a Medjugorje. Quel pellegrinaggio mi ha cambiato la vita, ci ha cambiato la vita.
La nostra non è l’unica esperienza di questo tipo: solamente tra noi partecipanti a quel pellegrinaggio dell’estate 2004, si sono formate e spostate ben cinque coppie e si è concretizzata una chiamata al sacerdozio; ecco perché posso affermare che quello di Medjugorje è a tutti gli effetti un festival dove nascono famiglie e vocazioni!
I rumori del mondo sono di tutto altro tipo ma il suono della voce di Dio ci chiama a ben altro; come Maria stessa ha affermato: “Vi guardo e vi invito: ritornate a Dio perché Lui è amore e per amore ha mandato Me a voi per guidarvi sulla via della conversione. Lasciate il peccato e il male, decidetevi per la santità e la gioia regnerà; e voi sarete le mie mani tese in questo mondo perso. Desidero che siate preghiera e speranza per coloro che non hanno conosciuto il Dio d’amore” (dal Messaggio del 25 maggio 2021).
Medjugorje è tutto questo, il Festival dei Giovani è tutto questo! Andateci, consigliatelo, sperimentate in prima persona l’abbondanza dei suoi frutti spirituali: il vostro cuore e la vostra anima non potranno che esultare e ringraziare. E, soprattutto, farete esperienza concreta della bellezza, della freschezza e della gioia di credere in un Dio vivo che ci vuole forti e felici nella fede, non musoni e accartocciati attorno alle nostre magagne, più o meno piccole e più o meno dolorose. Le prove della vita non spariranno ma sapremo con Chi affrontarle; e se i nostri figli, i nostri ragazzi e i nostri nipoti proveranno tutto questo, allora davvero il mondo avrà ancora speranza.
Fabrizia Perrachon
P.S: per tutte le informazioni su Festival dei Giovani è attivo il sito ufficiale della Parrocchia di Medjugorje https://www.medjugorje.hr/it/