Responsabilità nel Tradimento: Chi è Colpevole?

Parlavo con una mia cara amica. Questo è successo pochi giorni fa. Abbiamo discusso riguardo ai tradimenti all’interno del matrimonio. Stavamo ragionando se fosse un atteggiamento prevalentemente maschile o femminile. Sul momento, ho detto che una volta erano gli uomini a tradire maggiormente. Ora, forse, le cose si sono invertite. In realtà, ho riflettuto in seguito, che è una considerazione che, da un certo punto di vista, non ha tanto senso. Infatti, gli uomini tradiscono con altre donne. E viceversa. Quindi, la responsabilità è solo di chi ci prova? O anche di chi non sa dire di no?

Dopo la separazione sono stato oggetto di attenzioni esplicite da parte di alcune donne impegnate/sposate. Ho risposto in modo chiaro che non ero minimamente interessato. Ammetto che, sul momento, mi abbia fatto piacere e che qualche pensiero mi sia venuto. Tuttavia non sarei riuscito fisicamente a tradire mia moglie, perché la ritengo una cosa sbagliata per tanti motivi.

Se ad esempio un uomo sposato s’invaghisce di un’altra donna, quest’ ultima è in grado di dirgli: “Cosa vuoi da me? Lasciami perdere e torna da tua moglie e dalla tua famiglia!“. Anche se questa donna fosse single e non sposata, quindi completamente libera sentimentalmente, frequentare un uomo sposato che ha già una famiglia e magari anche dei figli, la rende colpevole di tradimento. O almeno corresponsabile. È bene ricordare che comunque al di fuori del matrimonio cristiano e cioè senza una promessa di vita, si dovrebbe vivere in castità.

Naturalmente può succedere che le persone nascondano di essere impegnate o sposate. Così si diventa inconsapevoli complici di tradimento. Però credo che le cose si possano tenere nascoste per poco tempo. Questo accade solo se ci si assenta per lunghi periodi da casa.

Capisco bene che faccia sempre piacere quando una persona ti cerca. Ti fa i complimenti e manifesta attrazione verso di te. Ti fa sentire importante e apprezzato. Questo aumenta la tua autostima e la tua considerazione. Tuttavia, la serietà di una persona e la sua integrità e fede si vedono durante le tentazioni.

Conosco persone che dietro l’insistenza, ad esempio, di un collega hanno dovuto cambiare lavoro perché stavano per cedere. Oppure è successo a un separato fedele che per dare un passaggio in auto a una sua amica, questa gli è letteralmente montata addosso. Fortunatamente lui è riuscito a resistere. Per questo il buon senso consiglia di evitare situazioni che possano metterci in difficoltà. A parole siamo tutti bravi, ma sono i fatti quelli che contano.

Se c’è una coppia in crisi, andrebbe aiutata a risolvere i problemi relazionali, comunicativi e personali. Al contrario, accettando le avance dell’uno o dell’altra, si va spesso a dare il colpo di grazia al loro rapporto.

Io non vorrei mai trovarmi nella situazione di avere qualche responsabilità nella fine di una storia d’amore. Non me lo perdonerei mai. Non ci dormirei la notte, specialmente se ci sono dei figli.

Il principio evangelico, infatti, dice non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te. Come noi non vorremmo che si inserissero altre persone nella nostra famiglia, così sarebbe bene fare verso gli altri. Anzi, in realtà, il principio non è in versione negativa, ma positiva. Cioè, “fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te”. Quindi, non si tratta di evitare qualcosa, di non fare, ma di prendere l’iniziativa e andare così incontro agli altri.

In sintesi, se una persona sposata ci provasse con te, non solo non dovresti acconsentire. Dovresti farle anche capire che è un atteggiamento sbagliato. Non è rispettoso. Non è cristiano. Non è portatore di qualcosa di buono.

Naturalmente questa è la teoria. Poi so bene che in pratica è molto difficile. Anzi, è molto probabile essere mandati a quel paese, oppure sentirsi chiedere: “Sei omosessuale?” se non acconsenti. Ad ogni modo, anche se non si dice nulla, è possibile almeno pregare per lei. È possibile anche pregare per la coppia in crisi.

Saper dire di no, rifiutare e non farsi trascinare in qualcosa di sbagliato non è per niente facile. Lo vediamo già nelle prime pagine della Bibbia. Il serpente tenta Eva con successo e poi Eva coinvolge Adamo. Eva non avrebbe dovuto fidarsi del serpente. Adamo avrebbe dovuto ricucire con fermezza lo strappo che si era creato. Invece si è fatto abbindolare anche lui. È diventato così ugualmente responsabile del tradimento.

D’altra parte, uscire con un uomo o con una donna è semplice. Non ci vuole niente. Il difficile è non farlo!

Ettore Leandri (Presidente Fraternità Sposi per Sempre)

Un pensiero su &Idquo;Responsabilità nel Tradimento: Chi è Colpevole?

  1. Caro Ettore,

    niente da dire sull’articolo, sono d’accordo su tutta la linea. Mi permetto solo di esplicitare un pensiero che ho avuto nel leggere la frase in cui dice “non me lo perdonerei mai”…mi permetto di fare un pensiero ad alta voce: ci sono storie di risurrezione proprio dopo grosse cadute, grossi errori, che ci gettano in una grande sofferenza e in questa sofferenza troviamo Dio. Volevo solo dire quindi che quello che noi non ci perdoneremo mai, se veramente abbiamo il cuore contrito… ce lo perdona comunque il Signore.. lo dico solo per una parola di conforto/speranza a chi può essere caduto, mi scuso se dico qualcosa che può risultare banale.

    grazie dell’articolo

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