La vita è un cammino affascinante. Tuttavia, è imprevedibile e possono succedere avvenimenti tanto belli quanto brutti. Non ricordo chi l’ha detto. Se tutte le gioie ci venissero date in un solo giorno, moriremmo all’istante. Lo stesso accadrebbe se tutti i dolori ci venissero dati in un solo giorno. Fortunatamente il buon Dio ci dosa gioie e dolori nel tempo. Così il nostro cuore può sopportare quello che ci accade di volta in volta.
Quando succede qualcosa di veramente brutto, quali sono i passi da fare e gli atteggiamenti da tenere? Io mi riferisco in modo particolare alla tragedia della separazione che ho vissuto in prima persona. La vedo continuamente ripetersi in tante persone. Quello che provo ora ad accennare vale per qualunque fatto brutto. Sarebbero necessarie molte pagine. Questo vale per eventi come malattie, lutti, gravi difficoltà o incomprensioni.
Innanzitutto, è necessario prendere coscienza della realtà. Non bisogna sforzarsi di cercare colpevoli e responsabili. Se mi rompo una gamba, può essere per colpa mia o per un incidente. Non cambia la situazione se maledico me stesso, gli altri o peggio, Dio. Non è facile. Il nostro cervello prova in tutti modi a non farci accettare l’evidenza, spesso così assurda e imprevista. Io molte volte pensavo di trovarmi dentro un Grande Fratello immaginario o che fosse tutto un sogno. Riflettevo: “Ora mi sveglio e cambia tutto”. Oppure m’illudevo: “Ora mia moglie ci ripensa, non può succedere realmente”.
Inoltre, è inutile farsi domande che non hanno risposta, come chiedersi “Perché mi è successo?” o frasi simili, del tipo “Che cosa ho fatto di male?” o addirittura prendersela con Dio, attribuendo a Lui la nostra sofferenza.
Per esperienza si comincia a risalire dalla voragine in cui siamo caduti quando si accetta l’evidenza. Si smette di passare le giornate tormentandosi di domande. Si afferma: “Bene, questa cosa brutta non la volevo, non la vorrei affrontare. Ma cosa posso fare ora per stare meglio io ed eventualmente gli altri? (ad esempio i figli)”.
È normale farsi prendere dalla disperazione e piangere, ma questo momento deve essere molto breve. Nelle giornate storte, sembra che tutto si sia allineato contro di noi. Tuttavia, spargere lacrime non porta benefici a lungo termine. Si ottiene solo uno sfogo momentaneo che può farci stare meglio solo per poco tempo. È necessario allontanare i brutti pensieri. Evitiamo di assecondarli o di passare le giornate a ragionarci sopra. Manteniamoci impegnati in attività pratiche e fisiche che ci piacciono. Queste attività ci aiutano ad attenuare la tensione.
So bene che quando uno soffre, vede solo la sua situazione. Non è che guardare altre condizioni peggiori faccia stare meglio. Non possiamo assolutizzare l’accaduto dicendo: “Peggio di così non mi poteva capitare” oppure “La mia vita è finita”. Noi siamo cristiani e sappiamo che magari non andrà tutto bene ma che tutto, se affidato a Dio, può concorrere al bene, anche se non ci capiamo proprio niente e ci sembra il contrario!
D’altra parte, la cosa più brutta che ci può capitare, la morte, è stata vinta, quindi inutile stare a preoccuparsi (facile a dirsi, ma molto difficile da mettere in pratica, lo dico per me!).
Quando si sta male, si desidera stare meglio e risolvere i problemi al più presto. Tuttavia, questo è spesso difficile da realizzare. È necessario mantenere la calma. Bisogna cercare di rilassarsi e avere pazienza. Se si è fatto il possibile, alcune cose richiedono tempo per essere metabolizzate. Con l’abitudine, il dolore si attenua.
Gli amici sono di grande aiuto. Questo è vero specialmente per quelli che ci sono passati. Possono quindi darti indicazioni. A volte ti abbracciano e dicono che ce la farai. Anche se sarà dura, ci saranno tante battaglie da superare.
Le relazioni sono fondamentali. Una cosa semplice e banale, come una pizza o un gelato in compagnia, può dare una svolta a una brutta giornata. Anche se gli altri non ti risolvono i problemi, già parlarne equivale a condividere il peso che si sta portando. Ovviamente bisogna scegliere persone di fiducia che possano aiutare e non aumentare i problemi o la confusione.
Parlo raramente di consigli. Credo che Dio permetta solo cose che possiamo superare con le nostre forze interiori. Mai al di sopra delle nostre possibilità. Pertanto, ognuno di noi ha tutti gli strumenti necessari per prendere le giuste decisioni. Si tratta solo di prenderne coscienza e di affidarsi a Dio. Per fare questo, è indispensabile mettersi in ascolto tramite la preghiera. Il santo rosario dovrebbe accompagnarci tutti i giorni. Quando siamo in difficoltà, la preghiera andrebbe intensificata. Gesù ci ha insegnato ad avere la consapevolezza di ricevere quello di cui abbiamo bisogno in quel momento e non quello che vorremmo.
Può sembrare un controsenso, ma ho imparato a ringraziare Dio anche quando mi capitano le cose brutte. Ad esempio, quando ho fatto un piccolo incidente con l’auto, invece di imprecare, ho ringraziato perché poteva andare peggio. Inoltre, nessuno si è fatto male. Noi possiamo infatti verificare quello che avviene, ma non tutte le cose che ci vengono evitate e quindi come veniamo protetti da tante insidie.
In ogni caso, ma quanto è bella la vita e quello che ci circonda! Basta guardare un arcobaleno dopo un temporale. Prendere in braccio un bambino. Accarezzare un animale per sentirsi sollevati, vivi e parte di un mondo bellissimo e preparato per noi, nonostante tutto quello che ci possa capitare!
Ettore Leandri (Presidente Fraternità Sposi per Sempre)
“Noi possiamo infatti verificare quello che avviene, ma non tutte le cose che ci vengono evitate e quindi come veniamo protetti da tante insidie.”
È verissimo e, spesso, ce lo dimentichiamo.
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