Mercoledì scorso Papa Francesco ha proseguito la serie di Catechesi Lo Spirito e la Sposa. Lo Spirito Santo guida il popolo di Dio incontro a Gesù nostra speranza. Nella catechesi di due giorni fa il papa argentino ha approfondito Lo Spirito Santo e il sacramento del matrimonio. Ne sono scaturite riflessioni davvero interessati e che meritano un approfondimento. Tutte le catechesi del papa vanno meditate. Quando si rivolge direttamente a noi sposi, è importante prestare ancora più attenzione. Cosa ha detto?
Nella tradizione cristiana, la riflessione sullo Spirito Santo non si è fermata alla semplice professione di fede del Credo. È proseguita attraverso i secoli grazie all’opera di grandi Padri e Dottori della Chiesa. In particolare, nella tradizione latina, sant’Agostino ha giocato un ruolo centrale nello sviluppo di una dottrina sullo Spirito Santo. Questa dottrina illumina non solo la vita cristiana in generale. Riguarda anche aspetti fondamentali come il sacramento del matrimonio.
La Trinità come Comunione di Amore
Sant’Agostino parte dalla rivelazione biblica che “Dio è amore” (1Gv 4,8). Egli spiega che l’amore implica una relazione. C’è chi ama, chi è amato e l’amore stesso che unisce. Il Padre è Amante, il Figlio è Amato, e lo Spirito Santo è l’Amore con il quale essi si amano a vicenda. (De Trinitate (Sulla Trinità) – Libro VIII, 10, 14). Nel contesto trinitario, il Padre è colui che ama. Il Figlio è colui che è amato. Lo Spirito Santo è l’amore che li unisce. Da questa visione emerge un Dio unico, ma non solitario; è un Dio di comunione, un’unità d’amore tra più persone. Lo Spirito Santo, quindi, può essere visto non solo come la “terza persona” della Trinità. È il “Noi” divino che esprime l’unità del Padre e del Figlio. Esso fonda anche l’unità della Chiesa. La Chiesa è intesa come un corpo composto da molte persone.
Lo Spirito Santo nel Matrimonio
La presenza dello Spirito Santo si estende anche alla vita familiare e, in particolare, al sacramento del matrimonio. Il matrimonio cristiano è il segno visibile di un dono reciproco tra uomo e donna. Questo dono è stato pensato dal Creatore fin dalla Genesi. Quando Dio creò l’uomo e la donna a sua immagine e somiglianza (Gen 1,27). Questa coppia è la prima manifestazione della comunione d’amore che riflette quella trinitaria.
Come Dio è un “Noi” nella Trinità, anche gli sposi sono chiamati a diventare un “Noi”. Non devono vedersi solo come “io” e “tu”, ma piuttosto formare un’unità, un soggetto collettivo capace di affrontare il mondo, inclusi i figli, come un unico “Noi”. Questo legame è fondamentale per il benessere dei figli, che trovano sicurezza e serenità nell’unità dei genitori. La rottura di questa unità, come avviene nei casi di separazione, è spesso causa di sofferenza per i figli, che si trovano a pagare il prezzo della disgregazione familiare.
Il Sostegno dello Spirito Santo nel Matrimonio
Per vivere pienamente la vocazione matrimoniale, gli sposi hanno bisogno del sostegno dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo è il Dono per eccellenza. Dove lo Spirito entra, rinasce la capacità di donarsi l’uno all’altro. Alcuni Padri della Chiesa hanno paragonato l’amore che lo Spirito Santo infonde nella Trinità a gesti d’affetto come il bacio e l’abbraccio. Essi sottolineano così la sua presenza come sorgente di gioia e unione nel matrimonio.
Costruire un matrimonio saldo non è facile, soprattutto nel contesto della società moderna. Tuttavia, come insegna Gesù, costruire sulla roccia della fede e dell’amore vero è l’unica strada per evitare che l’unione matrimoniale crolli, con conseguenze che ricadono in particolare sui figli. Molti matrimoni, come a Cana di Galilea, possono trovarsi nella situazione di mancare del “vino”. Questa mancanza rappresenta l’assenza di gioia e passione. In questi casi, lo Spirito Santo può operare il miracolo di rinnovare l’amore e la gioia. Esso trasforma l’abitudine in un nuovo entusiasmo per la vita insieme.
La Preparazione Spirituale al Matrimonio
Infine, nella preparazione al matrimonio, oltre agli aspetti giuridici e psicologici, sarebbe utile approfondire anche la dimensione spirituale. Lo Spirito Santo è la vera fonte dell’unità tra gli sposi. Un proverbio italiano dice: “Tra moglie e marito non mettere il dito”, ma in realtà c’è un dito che dovrebbe essere messo tra i due, ed è il “dito di Dio”, cioè lo Spirito Santo, capace di consolidare e rendere sacro il legame matrimoniale.
In sintesi, la dottrina sullo Spirito Santo ci invita a riconoscerlo come il principio dell’unità non solo nella Trinità e nella Chiesa, ma anche nel matrimonio, che è chiamato a essere riflesso di quell’amore divino che tutto unisce.
Antonio e Luisa
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GRAZIE PER QUESTA RIFLESSIONE CHE FA GUARDARE IN ALTO SOPRATTUTTO NEI MOMENTI DIFFICILI QUANDO TTA GLI SPOSI SI INSINUA L’INCOMPRENSIONE.
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