Cari sposi, oggi il Signore Gesù ha un insolito incontro con uno scriba. Questo scriba era “una sorta di laureato che aveva frequentato una scuola superiore, che aveva approfondito gli studi biblici, ma che poteva espletare anche le funzioni di segretario, di funzionario, di amministratore” come ci insegna Gianfranco Ravasi. Insolito perché non tira aria di polemica. Dal contesto si comprende essere un uomo alla ricerca. Ha la mente assetata di Sapienza. Vede in Gesù uno che poteva aiutarlo. Era un esperto biblista. Probabilmente sapeva a memoria i 613 divieti e precetti di tutta la Torah. Distinguendo bene tra i 365 negativi e i 248 positivi. Da Gesù, quindi, si aspettava un’illuminazione su come barcamenarsi in qu
In sostanza, cosa gli risponde Cristo? Stranamente rispetto ad altri incontri, Egli pronuncia una risposta “secca”. Fa una sintesi perfetta di una varietà così estesa di mizvot. Tutto si risolve nell’amare Dio e il prossimo.
Ma che significato ha questo in pratica? Camminare dietro a Cristo è andare verso una vita sempre più armoniosa e coerente tra tutte le sue sfaccettature, umane e spirituali. Mentre il male e il peccato creano divisione, confusione, complicazione, l’azione della Grazia unifica e aggrega ma senza appiattire o confondere.
Può accadere di diventare cristiani a “compartimenti stagni”, cioè persone in cui la fede ha toccato solo un po’ la mente o un po’ l’affettività o un qualche comportamento ma con lacune in altre parti della persona. E così, si potrebbe avere una certa mentalità cristiana ma poi trattare gli altri secondo l’andazzo del mondo, o essere molto onesti sul lavoro, con una sensibilità ecologica, ligi nei confronti dello Stato ma infischiarsene del valore della fede e della preghiera, e così via.
Gesù per mezzo dello Spirito riporta la persona umana a quell’ordine che aveva perso con il peccato e così scompaiono divisioni interiori e incoerenze di vita. Nella creatura nuova che Cristo vuol fare di noi non esiste divario tra l’amore a Dio e al prossimo, l’uno aiuta l’altro a crescere e a diventare concreto.
Ed ora si capisce bene come il matrimonio risulti un campo di azione magnifico per vivere questa azione amalgamante del Signore. Papa Francesco lo esprime così: “Se la famiglia riesce a concentrarsi in Cristo, Egli unifica e illumina tutta la vita familiare. I dolori e i problemi si sperimentano in comunione con la Croce del Signore, e l’abbraccio con Lui permette di sopportare i momenti peggiori” (Amoris laetitia 317).
Ossia, in coppia cristiana non si scappa e non ci si può mettere maschere su questo punto: amare Cristo passa dall’amore sponsale e l’amore sponsale o cerca Cristo come fine ultimo o si debilita nel tempo.
Cari sposi, possiate essere assetati di Verità allo stile di questo giovane scriba e come ha scritto Papa Francesco a suo riguardo: “Il Signore non cerca tanto degli abili commentatori delle Scritture, cerca cuori docili che, accogliendo la sua Parola, si lasciano cambiare dentro” (Angelus 31 ottobre 2021).
ANTONIO E LUISA
Vogliamo soffermarci solo su un versetto: Amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici. Ecco il senso è tutto qui. Se non saremo capaci di partire dall’ascolto di Dio per arrivare all’amore autentico per il nostro coniuge non servirà a nulla ogni altra offerta ed olocausto. Saranno solo gesti vuoti, saranno inutili le nostre preghiere, le nostre devozioni, i nostri pellegrinaggi. L’amore è la sola cosa che conta. Il sacerdozio comune del battesimo abilita tutti i battezzati a offrire sacrifici a Dio. Noi sposi siamo chiamati a farlo in un modo unico. Vanno bene le nostre preghiere, le nostre piccole mortificazioni e i nostri fioretti. Va bene partecipare alla Santa Messa. Non basta! Abbiamo un modo solo nostro di vivere il sacerdozio. Rendere la nostra offerta a Dio attraverso il dono gratuito di noi stessi l’uno all’altro. Dono di tenerezza, di presenza, di ascolto, di servizio. Dono del nostro corpo attraverso l’amplesso. Tutti gesti sacerdotali e sacri.
Buonasera sono Spadetto Fabio. Vi chiedo aiuto. Sto soffrendo da quattro anni la separazione. Aiutatemi vi prego.
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