Chiara Corbella considerava il matrimonio come una via verso la santità. Era una scelta radicale. Richiedeva di vivere l’amore come dono. Questo era necessario anche quando le circostanze erano difficili e incomprensibili. Il suo esempio offre una visione del matrimonio che non si limita al semplice legame affettivo. Si apre all’idea di un amore totale. Questo amore accetta anche la sofferenza come parte del cammino verso la pienezza della vita cristiana. Chiara aveva compreso che il matrimonio è una promessa di amore incondizionato che si compie non solo nei momenti di gioia e benessere, ma anche nelle sofferenze e nelle difficoltà.
Ecco alcuni principi chiave che emergono dalla sua testimonianza e dai suoi scritti, che possono ispirare una visione del matrimonio centrata sull’amore autentico e la fiducia in Dio.
1. Amore incondizionato e accoglienza
“Dio ci ha messo davanti a dei bambini che ci hanno portato verso di Lui, ed è con questa gioia che noi li abbiamo accompagnati fino alla loro morte.”
Chiara ed Enrico hanno accolto ogni figlio come un dono di Dio. Anche quando hanno saputo che i primi due bambini, Maria Grazia Letizia e Davide Giovanni, avevano gravi problemi di salute. Sapevano che sarebbero vissuti solo per poco tempo. Hanno scelto di portare avanti queste gravidanze. Hanno accolto la vita dei loro figli, vedendo in loro la presenza di Dio, anche se per breve tempo. Questo è un esempio di amore incondizionato. Può ispirare le coppie ad accogliere l’altro con tutti i suoi pregi e difetti. Le coppie accettano anche le difficoltà e le sofferenze come parte della vita matrimoniale.
2. Sacrificio e donazione
“Il Signore ci ha dato una missione nel nostro matrimonio: amarci e sostenerci, a costo di tutto.”
“Non è stato facile, ma Francesco valeva questo sacrificio. Dio ci ha chiesto di fidarci e noi ci siamo fidati. Abbiamo messo la sua vita prima della mia.”
Chiara ha dimostrato un amore sacrificale nel modo in cui ha vissuto la sua malattia. Durante la terza gravidanza, ha scoperto di avere un tumore alla lingua. Ha scelto di rimandare le cure per proteggere la vita del figlio Francesco. Ha rinunciato a sé stessa per il bene di un altro. Questo tipo di sacrificio è un esempio concreto di come amare in matrimonio significhi donarsi per il bene dell’altro. Chiara e Enrico hanno vissuto il matrimonio non come uno spazio per realizzare se stessi. Lo hanno visto come un’opportunità per donarsi reciprocamente. E’ proprio questa scelta che ha reso il loro matrimonio realizzato e pieno. Nel dare la vita l’hanno trovata. E’ ciò a cui siamo chiamati anche noi.
3. Fiducia in Dio
“Dio non toglie nulla, ma dona tutto. Quando sembra che ci chieda di rinunciare a qualcosa, è solo perché ci vuole donare qualcosa di più grande.”
Chiara ed Enrico hanno attraversato situazioni estremamente dolorose con una fiducia incrollabile in Dio. Hanno affrontato le difficoltà affidandosi alla sua volontà, senza cadere nella disperazione o nel risentimento. Questa fiducia è un aspetto fondamentale del matrimonio cristiano. Si realizza quando entrambi i coniugi si impegnano a riconoscere Dio come fondamento del loro amore. Devono confidare nella sua provvidenza anche quando le cose non vanno come previsto. Chiara ha sempre detto che il Signore non toglie nulla. Quando sembra che lo faccia, in realtà prepara qualcosa di più grande.
4. Vivere il presente con gioia
“La vita è bella non perché sia facile, ma perché è un dono, e Dio ci è vicino. Ogni giorno c’è qualcosa per cui ringraziare.”
Chiara ha vissuto intensamente il presente. Non ha lasciato che la preoccupazione per il futuro la privasse della gioia di ciò che aveva davanti a sé. Questo atteggiamento è fondamentale in un matrimonio. Le difficoltà e le incertezze del futuro spesso possono mettere a rischio la serenità della coppia. Chiara ci insegna che vivere con fiducia e gratitudine ogni momento può portare una pace profonda e una gioia autentica.
5. Sostegno reciproco e comunitario
“Nella preghiera insieme abbiamo trovato la forza di accogliere ogni cosa come un dono, anche ciò che non capivamo. Il Signore ci ha donato la grazia di amici che ci sono stati vicini con il cuore e con la fede.”
Chiara ed Enrico si sono sostenuti a vicenda in ogni momento. Hanno pregato insieme e cercato la guida di persone di fede. Si sono anche rivolti ad amici che potessero aiutarli nel loro cammino. Questo aspetto sottolinea quanto sia importante per le coppie avere una comunità di supporto. È essenziale affidarsi a essa nei momenti di prova per ricevere sostegno. Inoltre, conforto e ispirazione derivano da una comunità solida. Il matrimonio non è un percorso solitario. Avere una rete di persone che condividono i valori cristiani è fondamentale per restare saldi nella fede e nell’amore.
6. Vivere l’amore come testimonianza
“Se anche una sola persona si avvicina a Dio guardando a ciò che abbiamo vissuto, allora tutto questo dolore avrà un senso. Il matrimonio è una chiamata a essere luce, a mostrare la bellezza dell’amore che Dio ci ha insegnato.”
Chiara e Enrico hanno vissuto il matrimonio in un modo che ha attirato molte persone. È diventato un esempio di fede e di amore per molti. Anche in un contesto di sofferenza, hanno continuato a testimoniare con la loro vita la bellezza dell’amore cristiano. Hanno dimostrato che il matrimonio può essere una vera vocazione e un cammino di santità. Il loro amore reciproco è stato profondo. Uniti alla fede in Dio, hanno creato una testimonianza che ha toccato profondamente il cuore di tanti.
7. Accogliere la croce con fede
“La croce ci ha insegnato a fidarci di Dio e a darci l’un l’altro senza riserve. Quando accettiamo il dolore come parte dell’amore, scopriamo che la vera forza non è evitare la croce, ma portarla insieme.”
Chiara ci insegna che ogni matrimonio avrà momenti di “croce”, cioè di sofferenza e difficoltà. Questi non devono essere visti come ostacoli. Bisogna vederli come opportunità per crescere nell’amore. Lei e suo marito hanno scelto di affrontare la croce con amore. Hanno trasformato la croce in un mezzo di unione e di crescita spirituale.
In sintesi
Il matrimonio di Chiara Corbella Petrillo e Enrico ci ricorda che l’amore coniugale cristiano non si basa solo su sentimenti o attrazioni. Si fonda su un impegno costante a donarsi reciprocamente. È un camminare insieme verso Dio.
Antonio e Luisa
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GRAZIE.
Margherita
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bellissimo articolo, ne avevo bisogno! GRAZIE perche anche voi siete LUCE che illumina quelli che vi leggono!
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Grazie!
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bellissimo articolo, ne avevo bisogno! GRAZIE perche anche voi siete LUCE che illumina quelli che vi leggono!
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