Non un pacchetto da scartare ma …

L’Avvento è iniziato e poche settimane ci separano, ormai, dal Santo Natale. Sì, mi piace definirlo così perché non è il Natale commerciale di pandori, panettoni, mangiate o quant’altro ma il giorno in cui ricordiamo, celebriamo, riattualizziamo l’evento degli eventi: la nascita di Gesù in questo nostro mondo. La nascita di Dio come uomo. L’eternità che si fa tempo. L’infinito che si fa finito nel corpo di un neonato. L’Onnipotente che si fa indifeso, tenero, bisognoso di una mamma e di un papà.

Incoerenza e distrazioni natalizie

Chiarito questo, purtroppo dobbiamo ammettere di essere – tutti – poco coerenti e poco costanti. Poco coerenti perché troppe volte e troppo spesso mettiamo in cima alla lista delle preoccupazioni quella di che doni fare. E poco costanti perché, distratti dalla frenesia e dalla corsa ai regali di questo periodo, preghiamo poco. Molto meno di quello che dovremmo. Perdiamo tempo in fila ai negozi ma ne passiamo poco in meditazione, pensando a ciò che Dio ha fatto per noi. C’importa di più riuscire ad accaparrare un’offerta, magari sfumata nel Black Friday, che l’occasione di una buona confessione. C’interessa di più l’apparenza delle cose che la verità dell’anima.

Un regalo originale e autentico

Ma un’alternativa c’è. È un regalo davvero originale. Che non c’è mai stato prima. Un regalo in grado di sopperire alla nostra scarsità di coerenza e di costanza di cui sopra. Non un pacchetto da scartare, non un gioiello da esibire, non un modello di smartphone da far invidia a tutto il vicinato. Molto, molto di più! Un dono. Dono nel vero, autentico, liberante senso della parola ossia qualcosa di gratuito, di bello, di spontaneo, senza aspettarsi nulla in cambio. Una carezza, un gesto bellissimo d’amore puro. E che, proprio come il sorriso della celebre poesia di Padre Faber, “Rende felice il cuore: arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona”.

La Cappella per i bimbi “nati in Cielo”

Si tratta della possibilità di dare il proprio libero contributo per un progetto straordinario. Ispirazione che i Padri Carmelitani Scalzi di Arenzano (GE) stanno realizzando proprio all’interno del loro Santuario, dedicato al Bambin Gesù di Praga. Sto parlando della Cappella consacrata alla Mamma Celeste dei nostri bimbi “nati in Cielo” e di quelli sofferenti. I Padri Carmelitani sono sempre molto attenti a questo tema e a quello dell’infanzia sofferente, tant’è che da anni ogni 28 del mese (giorno che richiama il 28 dicembre, memoria liturgica dei Santi Martiri Innocenti) ci si riunisce con loro in preghiera proprio per questa intenzione. Ora abbiamo la bella (e imperdibile) opportunità per aiutarli concretamente con un gesto di carità ed accelerare, così, le tempistiche per la realizzazione della Cappella. Diventerà, senza dubbio, un luogo importantissimo di preghiera: sia fisico (perché chiunque potrà recarvisi) sia spirituale (perché con il cuore, a qualunque ora del giorno o della notte, potremo affidare le nostre preghiere, intenzioni, speranze). Un punto di riferimento, insomma, per quella che possiamo a tutti gli effetti definire la teologia del valore della vita dei bambini non nati e di quelli che soffrono. La costruzione è già partita e la durata dei lavori dipenderà dai contributi che arriveranno.

“A Natale puoi”: un invito alla generosità

Una celebre pubblicità viene trasmessa accompagnata dall’inconfondibile motivetto “A Natale puoi”. Già, possiamo. Possiamo fare qualcosa di nuovo, di grandioso, di generoso. Non servono chissà che cifre. Ognuno sa quel che è in grado di donare. Ma l’importante è farlo, e farlo con il cuore. Luoghi sacri come la Cappella consacrata alla Mamma Celeste dei nostri bimbi “nati in Cielo” e di quelli sofferenti non sono ancora così diffusi. Mentre è assai alto il nome di persone coinvolte in tutto quello che essa rappresenta. E il Santo Natale è il momento propizio per aprire il cuore, non solo e non tanto il portafoglio spendendo per cose inutili, che lasciano un senso d’indifferenza e di vuoto nell’averle regalate o nell’averle ricevute. Il Santo Natale è il momento propizio per svuotarci del superfluo e accorgersi degli altri, delle difficoltà, delle fatiche, dei dolori degli altri. Gesù è nato proprio per questo. Facciamo nostro tale originalissimo dono! Partecipiamo e diffondiamo. Sarà molto più bello aver – e averci – dato tale opportunità piuttosto che scartare l’ennesimo pacchetto, magari contenente qualcosa che non è o non ci è piaciuto. Anche perché, c’è una cosa molto importante da ricordare: “il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà” (Mt 6,6).

Fabrizia Perrachon

P.S.: chi volesse donare, può farlo trasmettendo la propria offerta tramite il seguente IBAN: IT21D0760101400000000002170 intestato a Santuario del Bambin Gesù di Arenzano (già utilizzato da anni, per le offerte al Santuario di Arenzano. Consiglio di specificare nella causale il motivo della donazione).  Il sito ufficiale è: https://www.gesubambino.org/

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