Il Matrimonio su Piazza Affari

Si è concluso un anno ed è tempo di bilanci, tempo di guardare cosa ci ha lasciato l’anno passato ed in questi giorni stavamo osservando i grafici del 2024 relativi ai sacramenti: battesimi, comunioni, cresime, funerali e in particolare su tutti: i MATRIMONI. Vi riportiamo anche a voi, nell’immagine dell’articolo quella che è la foto del grafico matrimoniale di una parrocchia della nostra diocesi che ci ha toccato profondamente. Non siamo degli analisti, ma di fronte ad una simile fotografia vorremmo condividere con voi delle considerazioni perché vedere il matrimonio in profondo rosso fa male, ferisce, rattrista. A noi ha lasciato spiazzati, tristi, affranti.

Che i matrimoni fossero in calo, lo sapevamo, non è certo la novità del 2025. Ma se volessimo guardare il grafico con un occhio borsistico, da azionista, sapere che il matrimonio cristiano in cui noi crediamo, in cui i nostri genitori credevano, che abbiamo celebrato in chiesa otto anni fa, sta crollando su tutti i listini di Piazza Affari da così tanti anni, è un duro colpo.

Come se quel patto di amore scivolasse verso un fallimento continuo inarrestabile, e noi, e tu, folli che ci abbiamo scommesso, che abbiamo deciso di investire non 1.000 euro del nostro capitale ma la nostra vita, il nostro quotidiano, tutti i nostri giorni, il nostro tempo, il nostro vivere insieme, il nostro progettare, costruire, il nostro vivere la sponsalità, il nostro diventare genitori, che rotola sempre più giù come se nessuno credesse più al matrimonio.

Mi sembra di rivedere, scrivendo queste righe, le scene di alcuni film di Natale dove le persone iniziano a non credere più a Babbo Natale o a non credere più alla gioia, all’amore e piano piano le lucine di bene sul pianeta terra si spengono, portando la nostra terra a diventare una sfera spenta dove regna il grigiore ed il male in una lotta tra male e bene, dove poi per fortuna vince il bene.

Purtroppo però quelli son i film di animazione di Natale qui si sta parlando della realtà del matrimonio, di quel sacramento che ti è stato dato in dono dalla chiesa, che hai scelto di vivere liberamente con la persona che ti sta accanto. Fortunatamente possiamo ancora affermare che ad essere in crisi sia “solo” l’aspetto matrimoniale – per ora – perché l’amore vive ancora tra di noi. Sono ancora tanti i giovani che scelgono di amarsi, che decidono di intraprendere la strada difficile ma certamente bellissima dell’amore. Lo fanno scegliendo magari la via della convivenza, che li porta comunque a vivere insieme, comunque ad amarsi, a generare figli.

Sorgono allora spontanee delle domande: perché oggi non scegliamo più di vivere un sacramento come quello del matrimonio, perché non scegliamo più di sposarci in Chiesa? Fra tutte la risposta è una: è un costo. È vero, per un matrimonio oggi servono dai 20/25.000 euro ai 50.000. Ognuno scelga il suo budget, scelga la sua spesa. Ma se questo è il motivo, mi verrebbe da dire che non abbiamo capito la domanda o – scusate la critica – ma non abbiamo proprio capito niente.

Cos’è il matrimonio in termini pratici? Abbiamo preso il codice di diritto canonico al 1108 ma ve la riportiamo più semplicemente: una celebrazione in chiesa alla presenza di un sacerdote e di alcuni testimoni. Costano così tanto queste persone? Un sacerdote e dei testimoni possono costare 20/30/40.ooo euro? E allora come posso dire che sposarsi costa?

Nella sua natura pratica la celebrazione del matrimonio non ha un costo. Ma direte voi, se il matrimonio voglio che sia bello c’è da pagare il fiorista per rendere bella la chiesa, bisognerà acquistare dei vestiti nuovi e idonei alla celebrazione, c’è da pagare i fotografi per immortalare il momento e devono essere professionisti con drone e telecamere, impianti di registrazione, e poi ci vuole che arriviamo in chiesa con una macchina bella magari d’epoca e poi è giusto festeggiare con tutti gli amici e parenti e quindi c’è il costo del pranzo e della location che non può essere il ristorante sotto casa e poi .. e poi.. vuoi non avere i fuochi d’artificio che partono al taglio della torta con sullo sfondo la vallata più romantica d’Italia al tramonto. Mettiamoci tutto quello che volete aggiungere. Dalla camera per la prima notte di nozze, al viaggio di nozze stesso. Una volta ordinato tutto, domandatevi se le avete volute voi queste cose o Cristo Gesù. Chi li ha volute? Le hai volute te! Allora il matrimonio non costa, sei te che lo fai costare.

Provocatoriamente viene da chiedersi: hanno più valore e ti renderanno felice tutti questi orpelli o costi extra, come li vuoi chiamare, che inserisci per un solo giorno della tua vita o ha più valore e ti sarà più utile vivere tutto il resto della tua vita con Gesù affianco? Scegliamo: un giorno da principe o una vita matrimoniale con Gesù? Purtroppo, mi spiace dirlo, ma oggi non stiamo scegliendo nessuna delle due strade. Scegliamo di non sposarci perché per vivere un giorno da principi non abbiamo i soldi in banca o perchè abbiamo semplicemente la paura di quel per sempre perché ci insegnano che un domani potrebbe finire tutto e allora non vogliamo investire così tanti soldi su qualcosa che dicono finirà e ha perso certezza. Scartiamo però da sempre anche la seconda strada che è quella che mi fa stare con Gesù.

Penso che oggi la scelta più bella cari giovani è quella di vivere un matrimonio il più casto possibile, che mi riempia solo di una cosa: la RELAZIONE CON GESÙ da lì iniziare a vivere la SANTITA’ con lo sposo o con la sposa che il Signore ci ha posto accanto. Cambiamo il paragone allora: meglio un giorno da principe acquistato o una vita verso la santità? Ci vuole coraggio, molto, ma il coraggio è nel contratto dell’amore totale.

Certo forse la domanda che ora verrebbe da porsi è perché dovrei sposarmi? Per rispondere esaustivamente a questa domanda non basterebbe però ahime una giornata ma in poche semplici righe proviamo a dirvi che dentro quella grazia e benedizione che ricevete c’è una promessa di amore che il Signore sigilla tra voi e con voi.

Il catechismo della chiesa cattolica al num. 1603 scrive: “La vocazione al matrimonio è iscritta nella natura stessa dell’uomo e della donna, quali sono usciti dalla mano del Creatore. Il matrimonio non è un’istituzione puramente umana, malgrado i numerosi mutamenti che ha potuto subire nel corso dei secoli, nelle varie culture, strutture sociali e attitudini spirituali. Queste diversità non devono far dimenticare i tratti comuni e permanenti. Sebbene la dignità di questa istituzione non traspaia ovunque con la stessa chiarezza, esiste tuttavia in tutte le culture un certo senso della grandezza dell’unione matrimoniale. « La salvezza della persona e della società umana e cristiana è strettamente connessa con una felice situazione della comunità coniugale e familiare »

Riduttivo provare a rispondere con queste righe ma comprendete che c’è una grandezza enorme dietro il sacramento del matrimonio, un mistero grande che dobbiamo ricercare ogni giorno, che purtroppo non ci viene più rivelato che non ci viene più raccontato e mostrato.

Se sapeste la bellezza, la grandezza, il dono grande, la perla prezioso che si riceve celebrando il sacramento del matrimonio, tutti vi sposereste. Tutti! Perché se una cosa è bella, è importante, tutti la vogliono. Anche se costa, per quello che son saliti in tutti questi anni i costi dei catering, dei fotografi, etc. perché pur di avere quel tesoro grande che ricevereste il giorno del matrimonio i venditori sapevano che avreste pagato anche quel poco in più. L’aumento ha però mandato in crisi il sistema, perché se il prezzo sale troppo il cliente non compra più ma così facendo ha tolto anche importanza al tesoro grande che è il matrimonio.

Ci auguriamo che come tutti gli andamenti borsistici dopo questa profonda discesa ci sarà un tempo di risalita non data da una discesa dei prezzi, quella non l’avremo più, ma data da una consapevolezza diversa che avremo nel diventare sposi cristiani. Un consulente finanziario suggerirebbe che forse è proprio questo il momento di investire sul matrimonio, con il titolo a ribasso. Aiutaci Chiesa a farlo, aiutiamoci insieme sposi, laici, religiosi e risollevare la cellula vitale della società: la famiglia, l’uomo e la donna nella loro unicità e complementarietà all’amore, la vita frutto dell’amore stesso tra gli sposi.

Ricerchiamo la bellezza del matrimonio e testimoniamola cari sposi, non con le parole ma con il gesto più bello che siamo chiamati a vivere: l’amore, l’amarci! Un caro saluto.

Anna e Ste
Cercatori di bellezza

8 Pensieri su &Idquo;Il Matrimonio su Piazza Affari

  1. Bellissimo articolo, potente e diretto, a partire dal grafico che testimonia una “gestione” della diocesi come un’azienda. I tempi corrono e bisogna adeguarsi, il sacerdote deve fare quadrare i conti economici e le entrate della cassa della diocesi passano anche per le offerte lasciate in occasione dei sacramenti. Tutto è “valorizzato” secondo una logica umana e in questo Fede e valori cristiani non trovano spazio. Le persone non scelgono il Matrimonio in Chiesa perché costa di più, semplicemente non ci credono più o probabilmente non ci hanno mai creduto. Assisto ogni anno a tanti matrimoni civili e credetemi le feste sfarzose ci sono lo stesso, non sono certo i fiori in Chiesa o l’offerta a fare la differenza, ma il valore che gli sposi attribuiscono al Sacramento. Bisogna ripartire da questo secondo il mio modesto parere, tornare a parlare del Valore del Matrimonio, cominciando dall’inizio perché, probabilmente non abbiamo più neanche tanto chiaro il valore del Battesimo….. questo blog mi offre ogni giorno spunti di riflessione e catechesi utili alla mia formazione di Sposa Cristiana, il cammino è lungo una vita ed è bellissimo….come vorrei che tutti gli Sposi cristiani o meno lo comprendessero. Grazie sempre della condivisione.

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  2. Leggo i vostri articoli e ne rimango attratta però ahimé quante difficoltà ci sono e personalmente ahime vivo il matrimonio spesso tanto lontano dai veri valori che dovrebbero animarlo . Spesso prevale indifferenza, rancore, solitudine, rabbia e sofferenza.

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  3. Forse è proprio dalla testimonianza che dobbiamo partire nella nostra vita quotidiana chiedendo a Gesù di aiutarci a vivere ogni giorno l’avventura del matrimonio cristiano a cui ci ha chiamati, chiedendo a Maria di intercedere per noi ogni volta che siamo in difficoltà e rinnovando ogni giorno il nostro si, certi che come alle nozze di Cana non ci mancherà il Suo Aiuto. Personalmente voglio ricominciare guardando al giorno del nostro SI.

    Margherita

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  4. Sulla questione economica, io e mio marito abbiamo fatto ” scandalo” invitando solo 20 persone con una location minimalista , nessun dj, musicisti, la torta l’ha fatta il padre, il fotografo era scadente ma economico😅, il mio abito è stato comprato da OVS a 120 euro, il trucco e pettinatura li ho fatti da sola, eppure tutto è stato fantastico, tutti la ricordano come una bella festa🥰

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