Introduzione: Il percorso psicologico e il suo valore
Abbiamo condiviso insieme, durante l’incontro “L’amore libero e la dipendenza affettiva” organizzato anche dagli autori di questo blog, quanto possa essere importante aprirsi alla possibilità di iniziare un percorso personale psicologico. Il percorso psicologico ha a che fare con una relazione d’aiuto che può toccare diversi livelli in base alla gravità della sofferenza e del disagio della persona. Mentre in passato il percorso psicologico era associato alla malattia psichiatrica, oggi ci si dà la possibilità di fare un percorso psicologico per migliorare il proprio benessere emotivo, relazionale e la propria qualità di vita. Questo per noi cristiani è importante nella misura in cui ci aiuta a lavorare su noi stessi, costruire un’identità salda, volerci più bene e donare questo amore che costruiamo alle persone che ci stanno intorno.
Criteri per decidere se iniziare un percorso psicologico
Durante l’incontro, c’è stato poco tempo per poter condividere con voi dei criteri su cui basarsi per decidere se e quando iniziare un percorso. Il primo criterio fondamentale, sei tu: se senti di aver bisogno di aiuto per mettere mano a delle aree di sofferenza della tua storia o della tua vita, questo già diventa un criterio importante. Se invece hai l’impressione che vada tutto bene, puoi leggere alcune considerazioni qui sotto che fanno da spunto per riflettere e verificare se è proprio così.
Il percorso psicologico: bisogni, obiettivi e il cammino di fede
Un percorso psicologico parte dal bisogno di ricevere appoggio e sollievo in momenti di difficoltà emotive e psicologiche significative che interferiscono con la qualità di vita e le relazioni della persona. Ci sono dei segnali e delle situazioni specifiche. L’obiettivo principale è custodire la salute mentale attraverso una maggiore consapevolezza di se stessi della propria storia delle proprie dinamiche interne, degli incastri relazionali al fine di funzionare meglio. Questo nel contesto di un cammino di fede diventa indispensabile per crescere nell’amore a se stessi e agli altri.
Distinzione tra professionisti della salute mentale
Ma prima di parlare dei criteri, occorre fare una distinzione fra psicologo, psicoterapeuta e psichiatra. Sia lo psicologo che lo psicoterapeuta non dicono alla persona cosa fare, non danno soluzioni né consigli, non fanno interrogatori, non possono imporre i propri valori ma mettono la persona nella condizione di prendere consapevolezza di sé e dei propri processi di blocco per mettere in atto dei cambiamenti che aiutano la persona a vivere meglio.
Lo psichiatra è un medico specializzato in psichiatria che ha il compito di prescrivere farmaci in caso di sindromi cliniche complesse. A meno che non abbia una specializzazione in psicoterapia, non può occuparsi di lavorare sulle dinamiche emotive della persona.
Lo psicologo ha una laurea quinquennale in psicologia ed è iscritto all’albo degli psicologi si occupa di diagnosi e relazione d’aiuto con lo scopo di migliorare la capacità dell’individuo di comprendere se stesso e gli altri, di agire in maniera consapevole, adeguata ed efficace. Non ha le competenze per lavorare sulla ristrutturazione della personalità, nel caso di sofferenze più complesse.
Lo psicoterapeuta invece ha fatto una scuola quadriennale successiva alla laurea per cui è specializzato nei disturbi psicologici più complessi come quelli che elencherò qui sotto. Ha una competenza clinica maggiore rispetto alla conoscenza dei meccanismi della mente, ma soprattutto delle tecniche necessarie per cambiare quelle dinamiche che causano grande sofferenza. Né lo psicologo né lo psicoterapeuta possono prescrivere i farmaci.
Sintomi e segnali d’allarme
Alcuni sintomi da tenere in considerazione riguardano ad esempio l’ansia (attacchi di panico) e la depressione, perché se la persona si sente spesso afflitto dall’agitazione e dalla paura oppure da stati di tristezza profondi in cui c’è una perdita del gusto di quello che tipicamente piaceva, questi stati emotivi possono interferire con la qualità di vita della persona e con le sue relazioni.
Relazioni interpersonali e dinamiche familiari
Un altro ambito importante da tenere in considerazione sono le qualità delle relazioni interpersonali e quindi quelle situazioni in cui si ha difficoltà, per esempio a stabilire o mantenere relazioni significative e profonde, oppure se nella relazione ci sono scoppi di ira o incapacità di sentire e condividere le emozioni. Se emergono difficoltà nella genitorialità e quindi ci si rende conto nell’educazione di essere troppo rigidi e severi oppure troppo permissivi e lassi, fare un percorso psicologico può aiutare ad imparare delle modalità più costruttive per un’educazione autorevole nel rispetto di se stessi e del figlio. Quando un figlio presenta un importante sintomo psicologico può essere importante per i genitori andare invece in psicoterapia perché spesso il sintomo che porta il figlio parla del sistema familiare e allora prendere consapevolezza delle dinamiche proiettive può aiutare a far stare meglio il figlio, ma anche a prendersi cura delle dinamiche emotive dei genitori.
Elaborazione dei traumi e gestione degli eventi stressanti
Per chi ha vissuto traumi come un lutto di una figura importante o incidenti in cui qualcuno ha rischiato la vita o abusi fisici o psicologici, oppure ha affrontato eventi stressanti di qualsiasi tipo la psicoterapia può essere una strada preziosa per elaborare il dolore e ammorbidire i sintomi postraumatici.
Dipendenze e comportamenti compulsivi
Un altro ambito importante sono le dipendenze e i comportamenti compulsivi, quindi per esempio i disturbi alimentari, l’abuso di sostanze, le dipendenze da gioco d’azzardo o altre forme di comportamento compulsivo. Spesso queste dinamiche sono sintomi che rappresentano metaforicamente delle sofferenze sottostanti che spesso sono rimosse e che vengono espresse attraverso i comportamenti stessi.
Problemi di autostima e identità
Se spesso ti senti insicuro, fai fatica ad accettare te stesso, ti critichi, ti attacchi e ti punisci, potresti avere difficoltà legate all’autostima e all’identità. Uno psicoterapeuta può aiutare a esplorare pensieri, sentimenti sottostanti, per comprendere il senso di questo schema di funzionamento, al fine di poterlo cambiare in uno schema più funzionale, flessibile e costruttivo.
Il linguaggio del corpo e i sintomi somatici
Il corpo è un mezzo potente con cui la nostra psiche parla. Dolori corporei che non sono altrimenti spiegabili dalla medicina e non hanno cause organiche, potrebbero avere un’origine psicologica perché il corpo urla quello che la bocca non può dire e quindi spesso sintomi corporei come mal di testa, mal di pancia, tensioni varie possono avere un’origine emotiva e possono essere collegati a conflitti interiori non risolti.
Considerazioni finali: Paure, resistenze e il ruolo della fede
Queste sono alcune delle situazioni che possono richiedere un intervento psicologico. Decidere di iniziare un percorso psicologico, non è sempre facile, sono tante le paure e i dubbi. Spesso si attivano tante difese (protezioni) che sono un tentativo di proteggersi ed evitare di cambiare il sistema per mantenere lo status-quo (che per quanto doloroso almeno è familiare e si sa come gestire) e quindi si presentano pensieri come: tanto non serve a niente, la psicologia è una cosa inutile, ma come può una cosa di trent’anni fa farmi ancora male, sono cristiano che altro mi serve!
Per noi è molto importante fare questo servizio nella Chiesa perché spesso il cammino di fede, la preghiera, la relazione con Dio, la Parola, vengono utilizzati per portare avanti copioni rigidi e distruttivi con cui le persone massacrano se stesse e chi sta intorno. Questo non fa fiorire nell’amore ma porta solo inferno e dolore mascherato da religiosità. Prendersi cura di se stesso nella dimensione psicologica diventa il modo di fare verità e discernimento per crescere in un percorso di fede maturo.
Claudia Viola – Psicologa e psicoterapeuta
Salve…..scusate vorrei chiedervi una cosa che comunque non c entra con l argomento di oggi. Sono una cristiana cattolica sposata che seguo i sacramenti……sarebbe possibile avere una piccola catechesi sull omosessualità…..spesso mi trovo in contrasto con la gente perché credo fermamente a quello che il Signore scrive nel levitico in merito all omosessualità ma vengo aggredita perché la gente sostiene che il Signore ha generato amore e quindi è importante amarsi anche con una persona dello stesso sesso. Volevo essere aiutata da voi per saper bene cosa rispondere. Grazie mille Dio vi benedica
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ci sono già alcuni articoli. cerca omosessualità nella lente di ricerca del blog
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Grazie!
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