Il Perdono Nella Relazione: Un Percorso Quotidiano

Qualche giorno fa abbiamo avuto una discussione di quelle intense, in perfetto stile “vecchi tempi”, antecedente al nostro percorso con Retrouvaille e al cammino di guarigione e ricostruzione del nostro matrimonio.

Sapete quei giorni in cui l’altro vi appare in tutta la sua fastidiosa diversità? Quei momenti in cui la frase più gentile che ci si rivolge è “tu non capisci e proprio non vuoi ragionare” e dire “stai calmo” ha l’effetto esattamente opposto? Ecco, appunto… Peccato che quella sera ci aspettava una testimonianza in un corso per fidanzati, il cui tema era proprio il perdono.

Silenzio e Domande

Il viaggio in auto si è svolto nel silenzio più totale e l’abitacolo si è riempito di domande mute:

  • Non abbiamo ancora capito nulla noi… cosa andiamo a dire a venti (dico venti!) coppie che si stanno preparando al matrimonio ed avranno gli occhi a cuore?
  • Non cambieremo mai… non è servito a nulla toccare il fondo… io non ce la faccio, non ho voglia di fare un passo…

Provvidenziale, nel senso letterale del termine, è stata una tappa a Caravaggio prima di raggiungere il luogo della testimonianza. Sebbene uno dei motivi della discussione fosse proprio la smania di uno dei due (una dei due, per la precisione) di fare mille cose, di andare di qui e poi di là con l’illusione del dono dell’ubiquità, il Santuario era proprio di strada. Mettere nelle mani di Maria la nostra pochezza ha aiutato e ha aperto la strada a ciò che sarebbe avvenuto dopo.

La Testimonianza

Arrivati dai fidanzati, abbiamo iniziato a leggere, come di consueto, la nostra storia. Condividerla non è mai indolore, ma certi passaggi, quella volta, hanno assunto un significato ancora più profondo. Con la voce rotta dall’emozione ci siamo detti nuovamente:

Sono consapevole e sempre più certo che il lavoro iniziato vada fatto ogni giorno e che ogni giorno io debba decidere di amare e di perdonare. Grazie alle testimonianze di molte coppie di Retrouvaille e all’impegno messo quotidianamente per la ricostruzione, ho compreso che posso ricominciare in ogni istante e di fronte a ogni difficoltà.

E ancora:

Ogni giorno ora nasce, alla luce della decisione presa ed anche nei momenti di sconforto, la consapevolezza di aver trovato strumenti nuovi, un metodo e un modo di comunicare efficaci mi aiuta ad avere speranza. Io non voglio più stare male e far stare male gli altri come facevo prima, e questo mi spinge, con l’aiuto del Buon Dio e degli amici di Retrouvaille, a camminare, piano piano, senza correre, ma senza fermarmi.

Un Momento di Grazia

La serata è proseguita con tantissime domande da parte delle coppie che hanno assistito alla nostra riconciliazione in diretta. Del resto, se non si parte raccontando la propria vita e ciò che ci accade, cosa si ha da offrire?

Ci siamo scoperti ancora una volta ironici e capaci di scherzare sull’accaduto, tanto da suscitare spesso l’ilarità del gruppo. Abbiamo sperimentato quanto sia facile tornare alle vecchie abitudini: alla pretesa che sia l’altro a cedere, a innalzare muri tra di noi e a colpire proprio dove sappiamo che l’altro è più vulnerabile e fragile.

La Lezione Appresa

Abbiamo dovuto ricordare a noi stessi che siamo in cammino, che lo saremo sempre, ogni giorno della nostra vita insieme. Pensare di essere arrivati e smettere di prendersi cura del proprio matrimonio sono la stessa cosa.

L’aiuto “da casa” è arrivato puntuale come sempre, mettendo sulla nostra strada la Vergine di Caravaggio e una testimonianza in un corso fidanzati.

Un Epilogo Quotidiano

Tornando a casa in auto, sotto il diluvio, tutto è tornato come prima, anzi meglio di prima: “Stai attento, frena, frena, ti ho detto frena… riesco a leggere la targa di quello davanti…” – e ancora – “Se dici ancora una parola ti lascio sul ciglio della strada.

Giovanni e Silvia (Retrouvaille Italia)

Acquista il libro cob gli articoli più belli del blog

Lascia un commento