Non Preoccupatevi di Arrivare, ma di Arrivare Insieme

Abbiamo iniziato il pellegrinaggio all’interno della nostra relazione sponsale e familiare guidati dalle parole del Salmo 83,6 “Beato chi trova in te la sua forza e decide nel suo cuore il santo viaggio” e, ricevendo dal Signore la forza interiore, proseguiamo oggi con il secondo passo.  

Quando si programma qualsiasi viaggio si sceglie una metà, si sa dove arrivare. Anche Dio, ad Abramo, aveva detto «Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò. […] Abram prese la moglie Sarài e Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che avevano acquistati in Carran e tutte le persone che lì si erano procurate e si incamminarono verso la terra di Canaan»  (Gen 12,1; 5)

Abramo infatti fece il suo pellegrinaggio fisico verso Canaan ma, approfondendo la Scrittura, vediamo che l’espressione ebraica lekh lekhà generalmente tradotta con «vattene» possiamo tradurla meglio con «va’ verso di te» cioè «trova te stesso», «ritrovati». Il movimento di lasciare la propria terra (il proprio Io) per andare verso Dio è in realtà un andare verso sé stessi. In sostanza, Dio chiama Abram (e in lui l’uomo) a ritrovare la propria identità e Abram (non da solo ma con la moglie) si fida e obbedisce.

Così anche noi sposi siamo chiamati, ogni giorno, a ricordarci chi siamo. Siamo chiamati, ogni giorno, a preoccuparci di custodire la nostra identità sponsale:  il giorno delle nozze, con la consacrazione della nostra relazione, abbiamo iniziato una nuova vita e siamo stati costituiti “sposi pellegrini sulla strada dell’amore” per arrivare insieme dal nostro Sposo Gesù, è Lui la meta sicura.

Cari sposi, in questo tempo quaresimale e giubilare, vi invitiamo a fare “un’inversione di marcia”: entrando in preghiera, state in intimità con Lui e troverete il vostro vero “Io di coppia”. Pregate insieme:

«Dio di Abramo, tu ci inviti ad andare a noi stessi, a guardare dentro la nostra coppia, ad occupare lo spazio familiare dell’essenziale, abbandonando i troppi idoli che ci ingombrano il cuore e la vita; Gesù, nostro Sposo, rendici sempre viandanti nel nostro matrimonio anche quando pensiamo di essere arrivati. Amen»

Solo allora potrete, con profitto, uscire, rivolgervi agli altri e portare loro la Verità e l’Amore che avete incontrato nel profondo.

Daniela & Martino, Sposi Contemplativi dello Sposo

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