Siamo nel cuore della Settimana Santa, ormai giunti quasi al traguardo di questo cammino vissuto accanto a Gesù. Un cammino cominciato con il Mercoledì delle Ceneri, occasione in cui abbiamo potuto liberarci delle maschere che spesso nascondono non solo i nostri limiti, ma anche le nostre qualità. Ed eccoci ora qui, a pochi passi dal Golgota. Abbiamo partecipato alla cena insieme a Gesù, godendo delle ultime preziose ore accanto a Lui.
Provate a fermarvi per un momento a ripensare all’Ultima Cena: vi siete mai chiesti cosa potesse provare Gesù in quel momento? Essere seduto a tavola con la consapevolezza che la fine della sua vita terrena era ormai vicina, ma soprattutto portando nel cuore il dolore di sapere che sarebbe stato tradito proprio da qualcuno che considerava vicino, un amico fidato.
Quante volte anche noi, nella nostra vita, abbiamo sofferto come Lui? Quante volte anche noi ci siamo comportati da traditori? Quante volte ci siamo sentiti abbandonati e soli? Quante volte, accecati dal nostro egoismo, non siamo riusciti a vegliare accanto a chi aveva bisogno? E quante altre, presi dai mille impegni quotidiani, abbiamo dimenticato di dedicare tempo prezioso per accostarci ai sacramenti?
Questa settimana rappresenta per noi un invito a lasciarci amare fino alla fine. La Passione può sembrare apparentemente uguale ogni anno, eppure racchiude sempre, per chi sa accoglierla, la certezza di una promessa: la morte non è la fine, ma l’inizio di una vita infinita, la vita eterna. È la certezza di poter ritrovare il Suo amore nel Tabernacolo, ogni giorno, fino alla fine.
Simona Arcidiacono
Antonio e Luisa
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