La Separazione: Perdita di Legami Familiari e Amicali

Oggi voglio parlare di un aspetto della separazione che non ho mai trattato: quando ci si divide dal coniuge, non è l’unica separazione che avviene. Infatti, quando la coppia si frantuma, tipicamente avviene anche una frattura con parenti e amici.

In prima impressione può sembrare qualcosa di normale e di poco conto, rispetto all’importanza della moglie o del marito: in realtà, almeno personalmente, ma anche secondo tante altre persone con cui ho parlato, è stato qualcosa di molto doloroso e difficile da accettare.

Ad esempio, consideravo i mie suoceri come la mia famiglia, condividevo con loro molti pranzi della domenica e poiché erano anziani, li aiutavo nei lavori di campagna, come la vendemmia o la raccolta delle olive. Trovarsi all’improvviso a non poter più frequentarli e ridursi a qualche telefonata ogni tanto (poi eliminate anche quelle) è stato difficile da digerire: ho provato a cercare di andarli a trovare ogni tanto, ma mi è stato detto che era meglio non farlo più, vista la situazione.

Analogo discorso per tutti gli altri parenti da parte di mia moglie e gli amici in comune che ad un certo punto si sono schierati da una delle due parti, come se fosse una guerra. Addirittura qualcuno mi ha bloccato telefonate e messaggi, proprio per non ricevere nemmeno più gli auguri di Natale, Pasqua e compleanno. Questo ha influito anche sulla vita delle figlie, perché comunque si sono trovate a vivere questo cambiamento ed è stato detto loro anche di non farmi sapere ciò che non mi riguardava più.

Io ritengo che, al di là della parentela, se c’è una relazione di amicizia e affetto che dura da tempo, sia importante coltivarla, siamo tutti fratelli e sorelle sempre o solo quando ci fa comodo? Da una parte questo è stato anche un test anche per capire chi effettivamente mi voleva bene e chi no.

Quando vivevo ancora con mia moglie c’era una parente/amica con una figlia che aveva delle difficoltà in matematica e, sapendo che potevo aiutarla, mi ha chiesto se ero disponibile per farle delle ripetizioni: così per un certo periodo, quando uscivo la sera dal lavoro, la figlia veniva a casa mia e facevamo matematica, fino a quando è riuscita a recuperare le insufficienze.

Naturalmente io l’ho fatto per dare una mano e quando mi ha chiesto il conto, non ho voluto assolutamente niente, ero solo contento di essere stato utile in qualcosa e di aver fatto del bene a una ragazza.

Dopo poco che mia moglie mi aveva chiesto la separazione, ho trovato (casualmente) questa parente/amica a fare la spesa e ci siamo messi a parlare. Ho chiesto se avesse saputo di quello che stava succedendo e, dopo una sua risposta affermativa, le ho chiesto: ”Potresti farmi il favore di scambiare due parole con mia moglie, visto che hai ottimi rapporti col lei, per cercare di aiutarla?”. Lei: “Mi dispiace, ma io non voglio intromettermi nei vostri rapporti”. E io: “Capisco, grazie comunque”.

Ho ripensato tante volte a questo fatto e per me è stata come una pugnalata: ma come, quando hai avuto bisogno tu, io mi sono fatto in quattro per aiutarti, non ti ho preso un euro e ora che ti chiedo dieci minuti per parlare con una persona, non ne vuoi sapere? E questo è solo un esempio, ce ne sono stati anche peggiori che però non voglio raccontare, visto che riguardano delle persone a me vicine.

Che un coniuge, a un certo punto della vita, viva un momento di difficoltà e crisi, dovuti a vari fattori, ci può stare, capisco e comprendo un attimo di sbandamento; mi risulta difficile da accettare la spaccatura con tutte le altre persone che ruotano intorno e che, invece di fregarsene, dovrebbero stringersi intorno alla coppia e fare il possibile per tenerla unita.

Forse ingenuamente mi fidavo di tante persone/parenti che al momento del bisogno si sono rivelate veramente, ma al contrario ho incontrato persone sconosciute che mi hanno aiutato come un fratello, in particolare all’interno della Fraternità Sposi per Sempre.

Quando l’anno scorso ho ricevuto un sms in cui mi si comunicava la morte di mio suocero, mi è dispiaciuto veramente tanto non averlo potuto salutare in vita, poiché da tanto tempo non lo rivedevo, non sapevo nemmeno che si era ammalato: ad ogni modo sono andato al suo funerale mettendomi in fondo alla chiesa per dare meno fastidio possibile, lontano anche dalle figlie che erano in prima fila; penso che alla fine la preghiera sia la cosa più importante e so che lui ora sa quanto gli volevo bene.

Purtroppo ovunque c’è divisione, è sicuro che lì c’è il diavolo che appunto si traduce con “divisore”; al contrario Dio è comunione e amore: questo articolo, se ce ne fosse stato ancora bisogno, conferma ancora una volta quanto le separazioni siano un male non solo per la coppia, ma per tutta la società.

Ettore Leandri (Presidente Fraternità Sposi per Sempre)

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2 Pensieri su &Idquo;La Separazione: Perdita di Legami Familiari e Amicali

  1. ciao, ho avuto la tua stessa situazione,mi sono commossa a sentire lo stesso dolore,ormai di 10 lunghi anni fa……sono Tania,mi sono separata, ma facendo un lungo processo alla fine la Sacra Rota ha riconosciuto nullo il mio matrimonio e mi sono risposata. Ho visto disintegrarsi gli affetti,anche io un suocero che mi ha fatto da padre ,perché il mio è morto giovane,e non poterci più stare,che è cambiato un po’ forse spinto dalla moglie ..come in guerra, io invece non l ho fatta, so cosa si prova a stare in fondo alla chiesa a un funerale ed essere anche guardata storta, come se dovessi vergognarmi. NON mi amava più lui e io dovrei fare cosa? La gente impari a conoscerla nel male, una mia amica di gioventù,anni di amicizia , mi ha abbandonata quando dovevo avere un testimone per l annullamento alla Sacra Rota, mi disse io non posso superare i miei limiti, non posso parlare con un prete e un avvocato e se mi dicono che io dovevo vedere e non farvi sposare? Quindi capii che l amicizia non c era mai stata e questa al primo ostacolo, a 38 anni si è fermata anche per me. Le augurai infuriata che un domani servisse a suo figlio un testimone, per lui avrebbe superato i limiti di sicuro…..quanta gente che guardava con disprezzo, schieramenti assurdi e io mi ribellavo. Non voglio questo neanche per i miei figli, allora ho sempre rispettato il mio ex marito, perché non potrò mai odiarlo, sarà un fratello per sempre, parlo con lui ,e cerco di parlarne ai miei figli di cosa facevamo da giovanissimi insieme e di scherzare su lui come fosse ancora con noi. Non possono cancellare una parte di vita e non parlarne per tabù…. è esistito e continua ad esistere ed è giusto che ci si rispetti e si continui a volersi bene in modo diverso, ma non si può distruggere tutto non si deve fare appassire i legami. Chi ha voluto ucciderli non ha mai amato che per facciata. Di questo ne facciamo a meno. Tante buone cose che Dio ti benedica

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