Matrimonio da Record

Maggio è un mese bellissimo: la primavera nel pieno dei suoi colori, i fiori sbocciano e profumano, il Santo Rosario, la celebrazioni di tanti sacramenti cristiani … Due giorni fa mio marito ed io abbiamo raggiunto i diciotto anni di matrimonio. Non possiamo che ringraziare il Signore per questi seimilacinquecentosettanta giorni insieme. Seimilacinquecentosettanta giorni in cui, pur tra dolori e gioie, difficoltà e soddisfazioni, lacrime e felicità, non ci siamo mai sentiti soli. Lui è sempre stato con noi, unitamente a Maria Santissima. Non perché siamo bravi o belli ma perché abbiamo scelto di fondare su Cristo la nostra unione sponsale. E questo, ne siamo convintissimi, fa la differenza.

Fantasticando sui futuri anniversari, sperando di raggiungere numeri importanti, mi sono imbattuta in qualcosa di molto significativo, che possiamo chiamare matrimonio da record. La pagina Instagram di churchpooitaliano[1], qualche mese fa ha pubblicato il post dal titolo “È Brasiliano il Matrimonio Cattolico più Duraturo del Mondo”, in cui leggiamo: “Una coppia cattolica brasiliana è appena entrata nel Guinness World Records per il matrimonio più duraturo del mondo. Manoel Angelim Dino e Maria de Sousa Dino stanno insieme da 84 anni, e sono la testimonianza vivente di amore, fede e impegno. «Dicono che l’amore è senza tempo, e il matrimonio brasiliano di Manoel Angelim Dino e Maria de Sousa Dino ne è la prova vivente», ha riferito il profilo ufficiale del Guinness World Records su Instagram. L’annuncio è stato fatto da LongeviQuest il 5 febbraio 2025, dopo un’ampia ricerca per trovare l’unione più duratura al mondo con entrambi i coniugi ancora in vita. Manoel, 105 anni, è nato il 17 luglio 1919. Maria, 101 anni, è nata il 23 aprile 1923. Entrambi sono originari della zona rurale di Boa Viagem, Ceará, e si sono sposati il 20 novembre 1940. Hanno lavorato insieme nei campi e hanno cresciuto 13 figli. Oggi hanno 55 nipoti, 60 pronipoti e 14 pronipoti. Per loro evitare i vizi è stata la chiave per una lunga vita. E quando a Maria viene chiesto il segreto per un matrimonio felice e duraturo, la sua risposta è semplice: l’amore.”

Chapeau! Ottantaquattro anni di matrimonio è proprio un bel record! Altro che «non sopporto più mia moglie/marito», dopo poche settimane. O – in casi estremi ma purtroppo sempre più diffusi – dopo pochi giorni. Non penso che tredici figli e la vita nei campi non abbiamo dato loro motivi di preoccupazione o apprensione, sofferenze, delusioni o fatiche. Eppure l’amore li ha fatti andare avanti oltre il secolo di vita. Sicuramente un tale legame non è solo un sentimento né un’emozione ma una vera e propria benedizione. Che solo il Cielo ha potuto donare loro. Ma non solo a loro: è per tutte le coppie del mondo! Però bisogna crederci. Bisogna chiederlo. Bisogna volerlo.

Perché possiamo ricevere il regalo più stratosferico e spettacolare del mondo ma senza cure, inevitabilmente, morirà. E badiamo bene che l’abbondanza di tempo non è automaticamente sinonimo di riuscita o felicità. Quel che conta è impegnarsi al massimo delle nostre capacità. Poi, dove non arriviamo noi, ci penserà il Buon Dio. E i tempi, più o meno lunghi dell’unione, saranno nelle Sue mani, per la salvezza e il bene dei coniugi. Noi preoccupiamoci di amare l’altro/a amando Dio, il resto lo farà Lui.

Disse il Servo di Dio, padre Adolfo Petit S.J.: «Non vi è che un mezzo per crescere nell’amore al Signore: amare. Allo stesso modo che si impara a leggere leggendo e a scrivere scrivendo, così si impara ad amare nostro Signore moltiplicando per Lui gli atti di amore. Ciascuno di questi atti è una bracciata di legna secca che si getta nel fuoco; esso rende più ardente la fiamma dell’amore». Amare Dio vuole dire amare il marito o la moglie. Amare il progetto di vita comune in Lui e con Lui. Amare la famiglia che si desidera formare in Lui e con Lui. Amare i figli che verranno donati in Lui e con Lui. Amare nonostante le prove in Lui e con Lui. Perché “più forte di tutti è l’amore”. (1 Cor 13, 13).  

Fabrizia Perrachon

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[1] Disponibile al link https://www.instagram.com/p/DGiGWZPiqvv/?igsh=MWpmMm1iMnc1MnNr

6 Pensieri su &Idquo;Matrimonio da Record

  1. Buongiorno , io condivido molto , quello ,che è stato scritto nell’articolo di oggi. Mi sono sposata con l’entusiasmo di una ragazza ,che voleva amare suo marito ,costruire una bella famiglia ed amare i figli , che sarebbero nati. Un matrimonio fondato sul sacramento, in cui Dio doveva essere di casa. Sognavo di pregare con mio marito e con i bambini..sognavo la famiglia unita nell’amore in Gesù Cristo e sapevo di voler affrontare qualsiasi difficoltà . Adesso sono 27 anni ,che sono sposata e mio marito mi ha spesso tradita . Ho scoperto solo dopo tantissimi anni , che mio marito non aveva affatto i miei stessi valori. Penso ,che così ,vadano anche tanti altri matrimoni, che poi alla fine si sfasciano. Io credo ancora tanto nel matrimonio fondato sul sacramento, ma ci deve essere cura reciproca …purtroppo non è sempre così. Spesso si proiettano sull’altro i propri buoni pensieri ..a me è successo così . I campanelli di allarme nel fidanzamento c’erano, ma non li ho voluti vedere. Io sono ancora con mio marito , ma vi lascio immaginare: con quale amore? Non lo so neanche io ,su cosa si fonda il mio matrimonio. Per me è un martirio.

    Irene

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    • Buongiorno Irene , anche per me , il matrimonio è diventato un martirio .Mi sono sposata dopo una nullità del primo matrimonio , 4 anni fa ,ci siamo conosciuti in parrocchia., io 54 anni e lui 59 . S. Messa tutti i giorni e rosario insieme tutti i giorni. Dopo un mese ho scoperto chat con suoi amici e colleghi con foto e video vari .Io lo considero comunque un tradimento,anche se non fisico .Sono arrivata allo stremo nel fargli capire che comunque nei miei confronti e del Signore non è bello .Ma lui mi dice che sono bigotta , non c’è nulla di male .Con lui i campanelli di allarme non c’erano . Ora grazie alla ennesima testimonianza della esistenza di questo tipo di matrimoni forse riesco a non mollare . Ti abbraccio

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  2. Cara Irene, la tua situazione mi addolora profondamente. Purtroppo è cosa diffusa ahimè ma non per questi dobbiamo disperare: il sacramento del matrimonio è uno dei doni più grande che il Padre ha fatto all’umanità e, come tale, anche una responsabilità: amare l’altro/a perché in lui/lei c’è l’immagine di Dio stesso. Rimanere fedeli nonostante i tradimenti è cosa che senza una forza più grande di noi non saremo in grado di fare. Questa è fede! Fede nell’amore vero, fede nella speranza di salvare il coniuge nonostante i suoi errori, fede che nulla è impossibile a Dio. Ti sono vicina e ti abbraccio. Non mollare! E ciascuno di noi si impegni al massimo per vivere e credere che la bellezza del matrimonio cristiano salverà il mondo. Fabrizia

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  3. Buongiorno condivido in pieno, noi sono 41 anni di matrimonio (io ne ho 66) e spero di arrivare ad ulteriori traguardi..certo i sacrifici non mancano ma la collaborazione, la complicità di fare sempre “insieme” creando un unicità nuova che non cambia l’ altro ma nel confronto e dialogo aiuta a crescere a gioire nel poco o nei traguardi raggiunti sempre con la semplicità e l’umiltà di chi non vuole essere ma vuole fare… accontentandosi, aiutando, aprendo la nostra casa nella accoglienza per rendere partecipi anche gli altri della Grazia che riceviamo…mai disperare ma affidarsi sempre al Padre che ci sostiene e ci ama di quell’ Amore delicato e semplice ….a cui dobbiamo guardare!

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