Beati siete voi, sposi pellegrini, se scoprite che fare un passo indietro per stare con il coniuge e con i figli vale più che farne cento in avanti senza servire prima chi sta accanto
Questa beatitudine, che nasce dal proseguire il pellegrinaggio all’interno della nostra relazione in questo anno giubilare, forse potrebbe sembrare un controsenso. Ma cerchiamo di spiegarci meglio.
Sappiamo bene che nel Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 1534 si legge: il Matrimonio (così come l’Ordine) sono ordinati alla salvezza altrui. Se contribuiscono alla salvezza personale, questo avviene attraverso il servizio degli altri. Ma chi è il primo “altro”, se non colui/colei che sta nella nostra casa? Il nostro coniuge, i nostri figli, sono le prime persone che ci danno la possibilità di salvarci, di santificarci, nella misura in cui ci “offriamo” quotidianamente a vicenda. Se ci pensate bene, questo è il mistero della Chiesa in cui le diversità servono le vite preziose di ciascuno e ciascuna, mai sacrificabili, ma destinate sempre a fiorire.
Ecco che, solo dopo la fioritura di ciascun membro della famiglia, potremo servire anche chi sta al di fuori, nel nostro palazzo, nel nostro quartiere, nella nostra comunità. Ma attenzione: che cosa vuol dire “servire” per gli sposi cristiani?
Innanzitutto ci teniamo a precisare che, nella Bibbia, la parola «servo» non indica colui che è sottomesso al suo padrone ma si riferisce a quella chiamata divina a servire con umiltà e dedizione, sia Dio che gli altri.
In modo specifico, il servizio degli sposi cristiani scaturisce dall’essere costituiti (mediante il Sacramento) segno dell’amore di Cristo. Questo è il loro primo servizio, che non si “esercita” solo mediante la pastorale o i vari servizi in parrocchia ma ovunque ci si trovi. Auguriamo ad ogni coppia che chi vi incontra possa dire, riprendendo le parole del profeta Isaia 52,7:
Come sono belli sui monti i piedi del messaggero che annuncia la pace, del messaggero di buone notizie che annunzia la salvezza, che dice a Sion: «Regna il tuo Dio.
Che possiate essere voi sposi portatori di pace, gioia e speranza, mostrando a tutti la bellezza dello Sposo Gesù.
Daniela & Martino, Sposi Contemplativi dello Sposo
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