Pellegrini di speranza. La mappa

Ogni pellegrino, prima di partire, apre la mappa, la distende sul tavolo, la osserva, segue con il dito la strada che dovrà percorrere. La mappa è il segno concreto che non cammini da solo, che qualcuno prima di te ha già tracciato sentieri, ha lasciato segni per giungere con sicurezza a destinazione. Nella vita spirituale questa mappa è la Tradizione della Chiesa.

La Tradizione non è un museo di verità antiche, ma una strada viva continuamente percorsa. La tradizione è la memoria dei santi, la sapienza dei Padri, la preghiera dei semplici, la fede trasmessa da generazione in generazione. È come una grande mappa che tiene insieme le vie, i sentieri che conducono al cuore di Dio. Ogni volta che la apri, ritrovi coordinate affidabili per non smarrirti.

Quando segui la mappa, in realtà stai camminando in compagnia con chi ti ha preceduto: i profeti, gli apostoli, i santi, i testimoni silenziosi della fede che ci hanno lasciato un segno, un frammento di luce, un tratto di strada illuminato. La Tradizione ti invita a non reinventare tutto, ma a lasciarti condurre da chi ha già fatto esperienza del Vangelo nella carne della propria storia.

Molti pensano che la Tradizione sia qualcosa di immobile mentre essa è movimento, è trasmissione, è come la lanterna infuocata delle olimpiadi che passa di mano in mano. La Tradizione come la mappa che pur restando la stessa viene continuamente aggiornata da chi la percorre, così allo stesso modo il tuo camminare nella e con la Chiesa porta ad inserire il tuo passo, la tua esperienza in questa grande corrente di vita che viene da Cristo e va verso di Lui.

In un mondo che cambia rapidamente e che spesso disorienta, la Tradizione offre un punto di riferimento stabile e vitale, ti insegna a leggere i segni dei tempi senza perdere la direzione, ti aiuta a discernere tra le voci che confondono e la Parola che guida. La Tradizione ti radica e ti apre, ti custodisce e ti spinge.

Allora posso dirti che la Tradizione rende possibile il cammino in modo libero, perché solo chi conosce la direzione può permettersi di esplorare la vita, solo chi ha una mappa può perdersi senza paura, sapendo che esiste sempre una via per tornare a casa.

Se ci pensi, ogni pellegrino conosce bene la sensazione di avere in mano una mappa affidabile. Non gli toglie la fatica del camminare, non elimina le salite, i passi incerti, la pioggia o il vento contrario. Ma gli restituisce qualcosa di essenziale: il senso della direzione. Così fa la Tradizione nella vita spirituale. Non ti evita il combattimento interiore, le prove, il dubbio, i deserti. Ma ti assicura che quella strada è già stata percorsa e conduce alla Vita.

La Tradizione, infatti, nasce dalla dinamica dell’amore ricevuto e trasmesso. È l’esperienza viva di un popolo che, di generazione in generazione, custodisce ciò che lo salva. È memoria che diventa futuro. È radice che permette di crescere, perché un albero senza radici può anche fare rumore mentre cade, ma non porterà mai frutti.

A volte, nel nostro tempo, c’è un rischio sottile: scambiare la spontaneità per libertà e la novità per verità. Ma senza una mappa tutto diventa improvvisazione, tutto dipende dal momento, dal sentimento, dall’emozione di un istante. La Tradizione, invece, ti insegna che la fede non nasce da un’intuizione personale ma da un incontro che ti precede e ti supera. Tu non inventi la via: la riconosci. Non costruisci la Verità: la accogli.

E c’è un altro aspetto meraviglioso: nella Tradizione sei tu stesso ad essere inserito come un nuovo tassello, un nuovo sentiero. La tua fede, la tua storia, la tua lotta, il tuo amore quotidiano aggiungono un tratto di luce alla mappa che altri, un giorno, consulteranno. Anche tu diventi un ponte, un segno, un orientamento. E tu, qual è la mappa che stai seguendo oggi? Chi ti sta aiutando a orientarti nel cammino della fede?

Se ti va scrivimi su : fralucabruno@gmail.com

Fra Luca Bruno

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