Liberate la vostra intimità

Il rapporto fisico nel matrimonio è un gesto che unisce, rigenera, nutre e custodisce tutta la relazione. Il rapporto fisico aiuta gli sposi a non perdersi di vista e a non diventare dei semplici soci in affari. Aiuta a mantenere la barra del timone dritta mettendo al centro la coppia e l’amore della coppia prima di tutto il resto, figli compresi. Eppure ci sono dei casi in cui l’intimità può diventare un peso e a volte far sentire violato uno dei due coniugi. È importante parlarne perché vivere il sesso in un modo che non sia autentico e libero non permette poi alla coppia di crescere, ma al contrario può diventare causa di sofferenza e allontanamento tra i coniugi. Ora approfondiremo due situazioni in cui non c’è piena libertà nel donarsi ed accogliersi attraverso il corpo.

Pretendere un rapporto anche se l’altro dice di no

A volte accade. Perché uno dei due coniugi prova a negarsi ma poi a seguito delle insistenze dell’altro cede e si concede controvoglia al rapporto. Qui è importante affrontare la situazione con onestà e dialogo aperto e franco. Perché spesso la situazione non è chiara, quel no è un ni. Vorrei ma non ho voglia. Questo riguarda soprattutto la donna. Il desiderio femminile è molto diverso da quello maschile. La spinta ormonale maschile è molto più forte e stabile nel tempo. La donna, non solo ha una carica ormonale più bassa, ma è oltretutto influenzata pesantemente dal ciclo. Il desiderio femminile va un po’ sulle montagne russe. Per poi quasi scomparire durante la menopausa.

Per questo nel matrimonio è sempre più importante considerare il desiderio responsivo. Cosa significa? Il desiderio femminile, nelle relazioni stabili, trae la maggior spinta non dagli ormoni ma dalla relazione stessa. La donna desidera un rapporto con il marito perchè si è sentita amata da lui in tanti piccoli gesti quotidiani e il desiderio dell’amato accende in lei quel desiderio che sembra mancarle inizialmente. Per questo il marito a volte può non capire. Perchè non capisce da cosa dipende quel no. Se è solo una fatica iniziale della moglie ad abbandonarsi oppure se c’è un diniego più netto dovuto ad altro. Per questo è importante non semplicemente dire di no ma esprimersi sul motivo che ci induce a rifiutare un rapporto. Ti amo tanto ma in questo momento faccio fatica ad abbandonarmi proviamo a stare un po’ vicini. Basterebbe questo per far capire al marito che forse serve un po’ di tenerezza in più. Oppure se proprio non ce la sentiamo bisogna dirlo chiaramente. Questa sera no, non mi sento proprio di farlo perchè…….. Bisogna essere chiari. Che quel ni diventi chiaramente un sì o un no anche per il marito che solitamente non è troppo sveglio a capire i messaggi non verbali della moglie. E il marito non deve sentirsi non amato se la moglie a volte dice di no o se all’inizio dell’amplesso sembra poco coinvolta. Semplicemente siamo diversi. Non c’è per forza un problema di relazione. Quello è il momento di amarla ancora di più. Perché solo così la moglie si sentirà amata gratuitamente e non solo per ciò che dà al marito.

Fare o lasciarti fare qualcosa che non vuoi e né ti piace.

Uno degli ambiti dove c’è forse più difficoltà ad aprirsi è l’intimità. È facile esprimere la gioia quando tutto funziona e il rapporto è stato appagante lo è meno raccontare le difficoltà. Si fatica ad esternare quegli atteggiamenti e quei gesti del partner che non ci piacciono. Spesso subiamo e stiamo zitti. Vale per l’uomo quanto per la donna, anche se solitamente è la donna che subisce maggiormente. Invece è fondamentale parlarne. Ne va spesso della relazione stessa. Fare l’amore senza che se ne tragga piacere, e anzi avvertendo disagio e in alcuni casi dolore, non fa che rendere un’esperienza che dovrebbe essere la più bella tra gli sposi, in qualcosa da sopportare, da rimandare e alla lunga da non fare più. Capite il rischio? Quindi parlatene sempre. Fare l’amore è un gesto sacro, quando è compiuto tra due sposi uniti sacramentalmente. Un gesto pieno di dignità e di amore vero, concreto ed efficace. Eppure c’è ancora vergogna nel parlare in coppia di ciò che piace e non piace, di come si possa migliorare, di quali siano i gesti più apprezzati e quelli che danno fastidio. Non limitate questa possibilità di crescere in un gesto importantissimo nella coppia. Un’esperienza che può davvero diventare meravigliosa e avvicinare a Dio. È bene ricordare che tanti sposi hanno imparato a fare l’amore nutrendosi di pornografia. Credono di sapere tutto e in realtà non sanno nulla di buono. Fare l’amore non è una tecnica da mettere in pratica, ma un dialogo tenero e amoroso tra due persone che desiderano fare comunione, e in quella comunione darsi piacere. Un piacere che non riguarda solo il corpo ma tutta la persona. E se un gesto non piace all’altro non si deve chiedere. Obbligare qualcuno a fare qualcosa che non vuole con i ricatti morali che conosciamo tutti benissimo, serve solo a rompere la comunione e a perdere quindi il piacere più profondo.

Antonio e Luisa

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