Io sono prezioso e tu sei preziosa. Solo così c’è amore.

Tanti dei problemi dell’essere umano – maschio o femmina non fa differenza – nascono dalla percezione del limite. Uomini e donne sono limitati, incompleti, fallibili. Questa è una verità che ci caratterizza tutti. Fa parte della nostra umanità. La differenza tra chi ha una visione positiva di sé e chi invece non riesce a volersi bene sta proprio lì. Il primo accetta il limite e riesce a dirsi: io vado bene così. Il secondo no. Il secondo tende ad assolutizzare il limite e per questo a non sentirsi bene con sé stesso e con gli altri.

Non a caso Gesù dice nel Vangelo di Matteo: Ama il tuo prossimo come te stesso. Non perché ci vuole egocentrici ma proprio perché se non ci accettiamo per come siamo, se non ci riconosciamo belli e preziosi nonostante i nostri limiti, non saremo in grado di amare liberamente gli altri. Ancor di più quando si tratta di relazioni profonde come quella matrimoniale.

Nella psicologia esistono degli schemi precisi che raccontano questa dinamica attraverso quelle che sono chiamate posizioni esistenziali. Collocando voi stessi e il vostro coniuge all’interno di questi schemi potete già farvi un’idea sulla vostra relazione.

Ci sono libertà e amore sano e autentico quando i due vivono in una relazione +/+. Cosa significa? Vado bene io e vai bene tu. Questo è uno dei fattori determinanti per la riuscita di una relazione positiva e feconda. Un matrimonio si basa certamente sulla Grazia ma anche sulla consapevolezza di essere preziosi e belli. Come fai a donarti se non ti piaci?

In questo articolo voglio però prendere in esame una delle situazioni più comuni di amore inquinato se non addirittura falso. Attenzione: non è detto che la relazione non possa sembrare funzionale e i due non possano sembrare complementari. In realtà sono due disordini relazionali che si incastrano perfettamente. E possono andare avanti tutta la vita ma sempre con sofferenza e senza una vera comunione d’amore.

Il primo dei due è un +/-. È uno che pensa: Io vado bene e tu non vai bene. Di solito una persona di questo tipo ha un comportamento autoritario e paranoide. Una persona che tende a svalutare l’altro e a supervalutare sé stesso. È una persona molto critica e giudicante. Tende a dominare l’altro. A volte questo comportamento vessatorio è mascherato di bene. Può essere manifestato anche attraverso il servizio per l’altro e per la famiglia. Un servizio però reso per svalutare l’altro. Faccio io perché tu non sei capace! Lascia perdere non lo capisci. Ci penso io! Una persona così si può anche prendere cura della famiglia e del coniuge ma facendo sentire quest’ultimo un peso e inutile. Salvo poi sentirsi oppressa per l’incapacità dell’altro e diventare, di conseguenza, intollerante e aggressiva. Diventando appunto paranoide. Da persecutrice si sente una vittima dell’incapacità del coniuge. Naturalmente non avviene per tutti con la stessa intensità e gravità. Ci sono livelli diversi. Il narcisista rientra in questa categoria.

Di solito una persona descritta come sopra si incastra perfettamente con una -/+. Io non vado bene mentre tu . Questa posizione indica una personalità sottomessa. Chi si sente così solitamente svaluta sé stesso e supervaluta l’altro. È dipendente dall’altro. Si sente spesso inadeguato alle situazioni e alle persone. Ha solitamente un ascolto compiacente. Crede che l’altro possa capire meglio e avere idee ed opinioni migliori rispetto alle proprie, idee che tende quindi a non esternare. Una persona così è portata ad avere una tendenza depressiva. A non stare bene né con sé né nella relazione.

Questa è una relazione totalmente disfunzionale. E se diventasse un matrimonio potrebbe portare tanta sofferenza. Il problema è che lo stesso insegnamento della Chiesa potrebbe giustificare una persona di tipo -/+ (sottomessa) nel perseverare in quella sopportazione e quella sottomissione non libere e quindi non vere. Attenzione! Non voglio mettere in discussione il matrimonio nella sua gratuità e indissolubilità. Vi faccio solo una domanda: Perché state nel matrimonio quando ci sono difficoltà? Se lo fate solo perché vi riconoscete nella situazione sopradescritta allora è il momento di una psicoterapia, di cambiare la vostra relazione e di trovare il modo di comprendere che andate bene così! Solo trasformandovi da -/+ a +/+ sarete capaci di scegliere nella libertà di restare. Solo in quel caso sarebbe amore gratuito e incondizionato e non una dipendenza affettiva che alla lunga può causare solo rabbia e malessere psicofisico. Che poi è quello che ci raccontano tanti sposi e spose che ci contattano.

Antonio e Luisa

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3 Pensieri su &Idquo;Io sono prezioso e tu sei preziosa. Solo così c’è amore.

  1. grazie Antonio e Luisa. Un tema che mi piacerebbe affrontare è quella dei figli e del loro rapporto con la fede cattolica. Io ho 5 figli e solo 1 va a messa mentre io e mia moglie andiamo sempre. Come fare per trasmettere loro questa fede? Che limiti abbiamo che impedisce loro di andare? Che limiti hanno loro che gli impedisce di andare? Come affrontare il materialismo, probabile causa di distacco dalla fede? Grazie . Un abbraccio. Claudio

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