La Sua Parola ci unisce

Cari sposi, in questa quinta domenica di Pasqua ascoltiamo un brano meraviglioso, preso dal lungo discorso di Gesù nell’Ultima Cena. Il contesto lo conosciamo bene, è un lungo e drammatico addio di Gesù agli apostoli nel quale il Maestro lascia forse il “meglio” dei suoi insegnamenti.

A quei dodici confusi e sconnessi dalle parole di Gesù, attanagliati dalla tristezza di perderLo Lui pronuncia parole di consolazione: voi siete i miei tralci. È un modo per dire: non ci perderemo mai, saremo sempre uniti. Che meraviglia! Su questo brano si è basata la dottrina del Battesimo. Noi siamo innestati in Cristo per opera dello Spirito Santo che ci rende realmente parte del suo Corpo Mistico. Ma che senso questo per voi sposi?

Sicuramente i coniugi sanno bene il significato di unire i corpi. Eppure, tale gesto sublime e santo è poca cosa dall’essere uno in Cristo! Cristo ha il potere di unirvi molto di più dell’atto coniugale perché Lui mette in collegamento i cuori, senza i quali i soli corpi non riuscirebbero ad arrivare in profondità.

Ci insegna la Chiesa che il matrimonio è un proseguo della grazia battesimale e perciò voi sposi siete una sola carne tra voi per fare corpo con Cristo. È una realtà da contemplare, detta così sembra banale o forse troppo elevata.

Come si può da sposi vivere così? Gesù l’ha detto: “rimanete nelle mie parole”. Ecco una via stupenda per accrescere l’unità con Lui e tra di voi. Provate a scambiarvi la Parola del giorno, a condividere le risonanze che trovate nella lettura. Non è difficile, bastano pochi minuti e un po’ di raccoglimento. Quanto lo Spirito suscita nel mio cuore poi lo faccio dono al coniuge e questo semplice gesto ha una potenza unitiva proprio nella linea di quanto leggiamo nel Vangelo di oggi: ci fa rimanere in Lui.

E in secondo luogo questo esercizio apre la strada alla vera fecondità. Siamo in primavera, tra non molto arriveranno i primi frutti (ciliegie, albicocche, fragole…). Quando siamo con Lui e portiamo nel cuore la Parola, le nostre azioni hanno una risonanza che va oltre la mera efficacia. Non vuol dire che poi vi andrà tutto bene, che avrete successi lavorativi, promozioni o maggiori entrate… i frutti sono anzitutto spirituali e spesso li vedono gli altri ma noi no.

Cari sposi, vogliate rinsaldare la vostra unione a Cristo, soprattutto con la Sua Parola. Fate la prova e vedrete quanto bene porterà nel legame con Gesù e quanta fecondità genererà a poco a poco attorno a voi.

ANTONIO E LUISA

Vorrei tornare su una frase di padre Luca. Una frase meravigliosa che posso dire di poter comprendere solo ora dopo più di vent’anni di matrimonio. Voi sposi siete una sola carne tra voi per fare corpo con Cristo. Padre Luca intende giustamente in ogni circostanza della vita e del matrimonio. Io mi voglio invece soffermare sull’intimità, sulla nostra esperienza concreta di essere una sola carne. Ma quanto è bello vivere l’intimità portando dentro non solo il corpo ma tutto. Anche Gesù e la nostra fede. Anima, corpo e cuore. Tutto. Veramente si riesce a contemplare l’Amore e, seppur per pochi minuti, si riesce a fare esperienza di pienezza e di eternità. In quell’abbraccio c’è tutto.

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