Quasi come Peter Pan.

Sal 120 (121) Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra. Non lascerà vacillare il tuo piede, non si addormenterà il tuo custode. Non si addormenterà, non prenderà sonno il custode d’Israele. Il Signore è il tuo custode, il Signore è la tua ombra e sta alla tua destra. Di giorno non ti colpirà il sole, né la luna di notte. Il Signore ti custodirà da ogni male: egli custodirà la tua vita. Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri, da ora e per sempre.

Vi ricordate il celebre film della Disney con protagonista Peter Pan? C’è una scena divertente in cui il protagonista dà la caccia alla propria ombra per disfarsene. Sicuramente tutti noi da piccoli abbiamo provato a giocare con la nostra ombra, visto che disfarcene era impossibile abbiamo imparato a giocarci, tanto che alcuni sono bravissimi a ricreare con essa la sagoma di animali o altro.

Il Salmo che oggi la Chiesa ci propone parla di un’ombra, ma non fastidiosa né dispettosa come quella di Peter Pan, ma un’ombra che custodisce, anzi sta alla destra, ovvero la parte dove un cavaliere brandisce la propria spada. Sembra che il salmista ci proponga quasi l’ombra del Signore come un’arma pronta all’uso per sconfiggere i nemici.

Molti di noi avranno sicuramente presente cosa significhi avere addosso il proprio capo al lavoro, dà l’impressione di averlo appiccicato proprio come un’ombra, tanto che ci viene il sospetto di girarci ogni tre per due, financo quando si è in bagno chiusi in un metro quadro si ha l’impressione di essere nell’occhio del ciclone. E che liberazione si prova una volta usciti dalla fabbrica, qualcuno però controlla per bene dallo specchietto retrovisore anche i sedili posteriori dell’automobile, si sa mai!

Tutto ciò per farci entrare nell’idea di cosa voglia dirci il salmista, il Signore ci segue, ma non come il nostro capo, nè come l’ombra di Peter Pan, ed è molto più presente del nostro capo, addirittura sta nel metro quadro del bagno quanto nei sedili posteriori dell’automobile. Dunque uno spione, un ficcanaso?

Naturalmente no, il salmista ha usato la metafora dell’ombra per dirci che noi siamo sempre presenti al Signore e Lui è sempre con noi, con noi come un custode che veglia la casa.

Molte coppie di sposi si chiedono spesso dove sia Dio nella loro vita, perchè li abbia abbandonati. Ebbene, di solito a Dio non piace agire con metodi eclatanti, ma preferisce agire nel nascondimento, infatti Gesù per spiegare il regno dei Cieli ha usato la parabola del granellino di senape, oppure quella del lievito e diverse altre immagini.

Cari sposi, se state cercando dei segni eclatanti per il vostro matrimonio, forse resterete delusi, certamente Dio opera quando e come ne ha voglia e non deve chiedere il permesso a nessuno, però la storia ci insegna che molto raramente Egli compie opere da premiazione degli Oscar con tanto di fuochi d’artificio e sigla musicale con orchestra sinfonica. Però c’è, e sta alla nostra destra, dice il salmista, ovvero dalla parte della giustizia, della rettitudine, dalla parte giusta per essere “pronto all’uso” come un’arma.

Ha scelto ad esempio di nascondersi in un piccolo pezzo di pane, pochi grammi, insignificante agli occhi del mondo, si lascia mangiare da una forma di vita inferiore (cioè noi uomini), riceve tante umiliazioni in quell’Ostia, molte irriverenze, molti oltraggi, molte indifferenze anche (forse soprattutto) dai più vicini a Lui.

Se fa così Lui che è Dio, significa che è la strada giusta anche per noi, no?

Cari sposi, anche noi possiamo diventare come un’ombra che custodisce il nostro coniuge, non un’ombra fastidiosa, ma un’ombra che agisce di nascosto; il nostro vincolo è sacro ed indissolubile, perciò dove va l’uno, anche l’altra è presente in qualche forma e viceversa. Presente col pensiero, con l’amore, con la preghiera silenziosa, con i gesti di servizio fatti nel nascondimento, con le carezza e le tenerezze silenziose ma pregne di amore umano e divino.

Dobbiamo imparare da Lui ad “agire nell’ombra”. Coraggio!

Giorgio e Valentina.

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