L’Eucarestia è la mia autostrada verso il cielo

Ieri 12 ottobre è stato il giorno dedicato a Carlo Acutis. Ho quindi pensato di raccontarvi come anche la storia di Carlo mi abbia aiutato a fare ordine al mio caos interiore. Accadono degli eventi nella vita di ognuno di noi che, se non affrontati e curati, possono con il tempo creare disordine. A me è accaduto e nel mio caso ha un nome specifico: disordine alimentare.

Se ho deciso di scriverlo ed aprirmi in questo blog, è perché so bene che ci leggono anche molti giovani e perché è un argomento che secondo me non ha età. Per me tutto ha avuto inizio da un lutto, dalla perdita di mio nonno. Con lui è venuta a mancare l’unione familiare, il sentirsi parte di una grande famiglia, soprattutto nelle feste comandate come Natale e Pasqua, o in qualche evento familiare importante, dove ci si ritrova tutti intorno ad un tavolo, anche solo per una semplice pizza.

Quell’evento mi mise in crisi perchè apri in me tante domande irrisolte. Questo durò per anni fino a quando trovai pace dentro di me nel momento stesso in cui incontrai un sacerdote, che poi divenne il mio padre spirituale. Lui non solo notò il mio disordine alimentare, ma soprattutto mi diede la risposta che io cercavo da anni e che nessuno era stato in grado pienamente di rispondermi. Gli chiesi: “dove si va quando si muore? Dove sta adesso mio nonno? Che cosa c’è oltre una foto ricordo su una fredda lapide?” Lui mi rispose: “Tutto ciò che temi di perdere lo ritrovi nell’Eucarestia”.

Da quella risposta è nata la mia conversione e il mio ritornare in un cammino di fede. Soprattutto mi affidai al mio padre spirituale che iniziò piano piano a curare il mio caos alimentare. Come? Partendo dalla colazione, ossia mi ha insegnato a rendere grazie a Dio appena svegliata e a leggere il Vangelo per trovare quella Parola che mi avrebbe fatto compagnia durante tutto il giorno. Quando mi era possibile partecipavo alla Messa la mattina presto per poi fare colazione subito dopo. È stata questa routine mattutina la base del mio avvicinamento all’Eucarestia che mi ha aiutato a guarire dal mio caos interiore. Ovviamente, se avete letto i precedenti articoli, sapete della mia difficoltà ad avere figli naturali, per questo si sono aggiunte nuove sedute, non solo davanti al Santissimo, ma anche dalla psicoterapeuta che mi ha aiutato a tenere sempre la luce puntata come un faro verso tutto ciò che sapevo fare nella vita. Verso le mie passioni e i miei sogni a prescindere dal figlio che desideravo. A tenere sempre gli occhi puntati verso l’orizzonte.

È doloroso e frustrante non riuscire ad avere un figlio e spesso capita che ci sia quella vocina che cerca di mettere ancora più disordine, facendoti credere che sei sbagliata e fuori posto. La mia cura principale, che è avvenuta gradualmente nel tempo, è stata indubbiamente l’essere seguita anche a tavola. Avete presente quei momenti di aggregazione in parrocchia dove si mangia sempre? Ecco quei momenti di Mistica e Mastica sono stati una parte fondamentale della cura, perché Gesù per primo era amante della socialità e amava spezzare il pane con i propri amici. Sapere che Dio è accanto a noi magari anche in una cena a lume di candela con il proprio marito, fa la sua differenza.

Solo in questi ultimi anni ho ritrovato la gioia e la serenità, non solo in famiglia, ma anche nello stare a tavola perché ho imparato a gestire le mie emozioni. Soprattutto in oratorio durante le cene comunitarie e aggregative dove ci sono moltissimi giovani e magari, tra una portata e l’altra, può capitare che qualcuno possa chiedere: “ma sono i vostri figli?” Ho imparato a vedere quei giovani come una risorsa a cui dare il mio amore e il mio impegno e non con invidia perchè non ne ho di miei.

Vi lascio una delle frasi che ho imparato da Carlo Acutis al momento dell’Eucarestia: “Gesù accomodati pure fa come se fossi a casa tua“. Mi rendo conto di aver zippato alcune parti della mia vita perché è pur sempre un blog, ma se avete domande specifiche potete contattarci se volete. A presto.

Vi aspettiamo se volete nella nostra pagina Facebook Abramo e Sara, nel nostro canale Telegram e WhatsApp. Per chi è di Roma se ci vuole incontrare ci trova alla Parrocchia di San Giuseppe al Trionfale. A presto

Simona e Andrea.

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