Ieri siamo stati a Rovigo dove don Cristian e la pastorale familare diocesana ci hanno accolto fraternamente. Abbiamo raccontato un po’ di cose riguardanti sessualità e relazione e abbiamo terminato con un compitino che abbiamo affidato alle coppie presenti. Il Vangelo di oggi si lega perfettamente a quanto da noi proposto all’incontro e che ora proponiamo a tutti voi.
Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell’unguento.
Il Vangelo ci riporta quanto successo a casa di Lazzaro. Ritroviamo Marta e Maria. Maria si occupa di Gesù, lo adora, lo ama teneramente, gli cosparge i piedi con olio di puro nardo e dolcemente li asciuga con i suoi capelli. Maria, infatti, ama senza riserve, senza limite, oltre il necessario, tanto che il suo amore appare quasi uno spreco. Non è necessario darsi così tanto. Invece Gesù la esalta proprio per questo. Perché l’amore deve essere così.
Nel nostro matrimonio abbiamo rotto il vaso di nardo? Oppure siamo avari e diamo qualche goccia ogni tanto per non sprecarne? Ci sprechiamo in gesti di tenerezza, di servizio, di cura, di attenzione oppure limitiamo tutto al minimo indispensabile, dando per scontato l’amore che ci unisce? Io mi sento molto provocato da questo Vangelo. Ho ancora tanta strada davanti. Ancora troppo mi risparmio. Troppe volte aspetto una ricompensa o una gratitudine per ciò che faccio. Troppe volte mi sento non apprezzato abbastanza. Troppe volte faccio il minimo. Troppe volte mi risparmio e non do tutto, perchè non credo sia così importante. Troppe volte aspetto che sia Luisa a darsi da fare, quando invece potrei anticiparla. Troppe volte non sono capace di amarla fino in fondo.
Questo gesto è raccontato anche nel Vangelo di Marco, l’abbiamo ascoltato nella liturgia della domenica scorsa. È posto proprio all’inizio della Passione, proprio a mettere in evidenza il modo di amare di Gesù che arriverà da lì a poco a donare tutto di sé nella croce. Meditiamo, gente! Buona settimana santa!
Antonio e Luisa
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Anche io ritiro il mio amore, quando vedo che l’altro, non lo considera proprio .
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