Le vacanze come ricarica familiare e spirituale

Con l’estate ormai avviata è innanzitutto la nostra mente che inizia a viaggiare e fantasticare: l’attesa della partenza per le vacanze, le aspettative per giorni allegri e spensierati, la speranza che vada tutto bene nonché l’assaporare in anticipo la gioia e il piacere che i periodi di ferie donano a ciascuno di noi sono pensieri e sensazioni comuni. Proprio per questi motivi alcuni anni fa cercai in rete una preghiera da poter recitare prima di partire per le tanto desiderate ferie, in modo da offrire tutto al Signore; fu così che trovai il testo seguente:

Ti ringrazio o Dio per queste vacanze! Sono un tempo di svago, di divertimento e di relax … Ma non mi dimentico di Te, perché so che Tu in ogni momento sei con me. Non importa se sono al mare, al lago, in montagna: ovunque io vada Tu mi vedi e mi ami. Grazie Signore per tutto ciò che hai fatto. Grazie per le persone che mi hai messo vicino. Sono felice di essere di un tuo piccolo amico. Ti ringrazio, o Dio, per le ferie estive che anche quest’anno mi dai la gioia di usufruire! Sono un tempo salutare per me e per quanti altri hanno la possibilità di farle. In questi giorni di totale distensione, mi sia, o Dio, di conforto la Tua benefica Parola. In questo tempo propizio, desidero solo essere libero, di quella libertà che rende ogni uomo un vero uomo. Libero di pregare, di pensare e di agire al di fuori di orari tassativi, lontano dal caos cittadino, immerso nella bellezza del creato. Grazie, Signore, per tutto ciò che hai fatto di bello e di buono. Grazie del riposo. che ci concedi in questi giorni! Proteggi quanti per via, per mare e nei cieli si muovono in cerca di refrigerio! Amen! Signore nostro Dio veglia su coloro che si mettono in strada perché arrivino incolumi al termine del loro viaggio. Che questo tempo di vacanza sia per tutti un momento di distensione, di riposo e di pace. Sii per noi Signore, l’amico che ritroviamo sulla nostra strada, che ci accompagna e ci guida. Concedici il dono del tempo bello perché le giornate soleggiate ci restituiscano il gusto di vivere. Donaci la gioia semplice e vera di ritrovarci in famiglia e con gli amici. Rendici cordiali con coloro che incontreremo e veglia su di noi quando riprenderemo la strada del ritorno per vivere tutti insieme una nuova tappa di lavoro e di vita.” 1

Che dire: me ne sono completamente innamorata e, da allora, la recito prima di ogni vacanza sotto forma di novena. Lo spessore di questa preghiera, infatti, è molteplice: iniziando dal ringraziamento, ci porta a riflettere sul fatto che il periodo di stacco sia un “tempo salutare […] per quanti hanno la possibilità” quindi ci aiuta nel prendere consapevolezza che tutto è dono di Dio, cominciando dal denaro, dalla salute e dai giorni che sono necessari per un viaggio. Si prosegue poi con il pensiero che le vacanze devono essere uno staccare la spina dalla routine quotidiana ma non dalla vita spirituale, anzi, servono proprio a ricaricare le pile dell’anima! Lontani dalla frenesia di ogni giorno, abbiamo la possibilità di vivere in modo più rilassato non soltanto i tempi personali ma anche quelli familiari, potendoci dedicare maggiormente – in quantità ma soprattutto in qualità – al coniuge, ai figli o agli eventuali amici che sono con noi, non dimenticando la prima e più importante compagnia, quella di Dio.

Ecco allora che si apre la prospettiva di una vacanza come occasione per un pieno di energie per il corpo ma anche per l’anima, di un momento propizio per una revisione delle priorità e un ri-allineamento sulle cose davvero importanti, magari da impostare al ritorno; in questo modo la vacanza non è solo un momento di sballo o di evasione ma un periodo contraddistinto dalla “ gioia semplice e vera di ritrovarci in famiglia e con gli amici” nonché un tempo “di distensione, di riposo e di pace”. La vacanza, allora, può davvero trasformarsi in qualcosa di più: un piccolo ma importante ritiro dagli affanni del mondo per gustare le bellezze del creato, della coppia e della famiglia anche se non dovesse trattarsi di un vero e proprio pellegrinaggio o ritiro spirituale; anche in spiaggia o durante una passeggiata in montagna, al lago o in collina possiamo gustare e percepire la potenza di Dio perché in vacanza possiamo renderci maggiormente conto di cose che magari non vediamo all’interno della rutine quotidiana che, troppo spesso, rischia al contrario di farci allontanare dal Bello e dal Vero.

Impossibile, infine, tralasciare la frase finale della preghiera in cui leggiamo: “rendici cordiali con coloro che incontreremo e veglia su di noi quando riprenderemo la strada del ritorno per vivere tutti insieme una nuova tappa di lavoro e di vita”; penso che non servano ulteriori commenti! L’invito e l’augurio è quello di riuscire a fare nostre queste invocazioni non solo perché costruite da frasi molto belle ma perché possiamo utilizzarle come una riflessione autentica e profonda sul senso delle vacanze e scoprire  la differenza tra il vivere un viaggio come un momento esclusivamente egoistico oppure come un’occasione di crescita personale, familiare e spirituale.

Fabrizia Perrachon

1 Testo disponibile a questo link

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