Quale bicchiere berreste?

imageSono sicuro che la risposta di molti è il bicchiere a sinistra, un bel
bicchiere di acqua fresca quando si ha sete è la cosa migliore. Se invece vi dicessi che dal primo mattino, appena apriamo gli occhi ciò che ci viene automatico è trangugiare il bicchiere a destra? Spesso ci svegliamo pensando alla giornata che ci aspetta e partiamo con le preoccupazioni, con le recriminazioni, con il vittimismo. Tutto questo avvelena la nostra vita senza che ce ne accorgiamo, beviamo una cosa schifosa, cosa che non faremmo se fossimo coscienti del danno che ci arreca questo gesto. È più bello svegliarsi e lamentarsi o svegliarsi e lodare Dio, anche nella prova? Vi invito a scegliere, anche con fatica, di bere al mattino questo bicchiere di acqua fresca che è la Parola di Dio e lodarlo e benedirlo.
“Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca la sua lode sempre” Sal 33,2
“Chi offre il sacrificio di lode, questi mi onora,
a chi cammina per la retta via
mostrerò la salvezza di Dio.” Sal 49,23
E ancora: “A lui ho rivolto il mio grido,
la mia lingua cantò la sua lode.”
Sal 65,17

L’altra sera, mentre ascoltavo l’omelia del sacerdote, ho avuto come un flash, don Nazzareno ci sottolineava la parola di Gesù che dice: “Non capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e va a finire nella fogna? Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende immondo l’uomo.” (Mt, 15,17-18) Questo bicchiere di acqua sporca può anche rappresentare il nostro cuore! Un cuore torbido, appesantito dai detriti, sporcato dalla terra… ma il nostro cuore può essere il luogo per la sorgente di questa acqua fresca e limpida sempre pronta a dissetarci e darci la vita: “ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna.” (Gv 4,14)
Sappiamo bene quanto poco tempo possiamo stare senza bere, allora chiediamo a Gesù di inondare il nostro cuore con la grazia del suo Santo Spirito, alla quale attingere ogni momento della giornata. In questo modo possiamo essere benedizione per gli altri, soprattutto per chi ci sta vicino!
Vi dono un versetto a me tanto caro, decisivo in una fase della mia vita: “Il cuore del re è un canale d’acqua in mano al Signore:
lo dirige dovunque egli vuole.” (Proverbi 21,1) Se questo canale si ostruisce, si buca, si interrompe, può arrivare acqua sporca, avvelenata o non arrivare per niente, quindi è importante vigilare sempre sul nostro cuore, altrimenti: “Dal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultèri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie.” (Mt 15, 18) Purtroppo mi è successo di non vigilare su questo cuore e ne ho pagato le conseguenze, ma per grazia di Dio ho incontrato sul mio cammino persone che mi hanno teso la mano e mi hanno aiutato a rialzarmi, prima fra tutte la mia sposa. Quel periodo della mia vita mi ha insegnato molto, in particolare mi ha insegnato l’umiltà di riconoscersi creatura e di potersi rivolgere ad un creatore che è Padre.
Credo che gli sposi debbano ricordarsi a vicenda la gratitudine a Dio, al mattino possiamo essere per il nostro coniuge un bicchiere, magari anche piccolo, ma possibilmente non bucato, per portare questa acqua che diventa, per grazia di Cristo, sorgente di vita eterna.

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