Riportiamo il luuuuungooo Vangelo di ieri (Luca, 21-4) : In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio. Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».
Ad una lettura superficiale (che resta in superficie) sembrerebbe un elogio alla povertà/miseria ed un disprezzo della ricchezza in ambito economico. Qualcuno invece trova che povertà e ricchezza siano simbolici, volti ad indicare uno stile di vita più che la situazione economica degli uni o degli altri. Altri ancora intravedono un’attenzione particolare allo stato di vedovanza da parte di Gesù. E non dimentichiamo chi ci trova l’insegnamento che quando doni devi donare tutto te stesso.
Niente di tutto ciò. O meglio, ancora più in profondità di tutto ciò è la nostra riflessione. Perché la Chiesa ci offre questo Vangelo il giorno dopo la solenne festa di Cristo Re ? E’ un rimprovero al modo in cui noi facciamo l’elemosina ? Solo per essere notati ? Mettiamo tante monetine e stiamo attenti a farle cadere da una certa altezza cosicché il loro tintinnio possa risuonare per tutta la navate centrale ? Forse…. ma secondo noi c’è qualcos’altro di più profondo.
La Chiesa fa risuonare il tema del primo giorno della settimana, la Domenica, per il resto della settimana stessa…. in questo caso il tema è Cristo Re e quindi le letture proposte in questi giorni fanno da eco al Vangelo di Domenica….. usando il metodo delle onde…. cioè arriva la prima onda con il proprio carico, poi una seconda uguale alla prima, ed una terza anch’essa con la stessa acqua e così via a cicli di sette onde… un’onda ogni giorno…. sperando che alla fine della settimana abbiamo almeno capito l’importanza del tema trattato che, in questo caso, è la Signoria di Cristo Re dell’universo.
Perché questa vedova, molto povera, ci aiuta a sedimentare dentro di noi il tema di Cristo Re, dunque ?
Innanzitutto vorremmo farvi notare che Gesù non rimprovera i ricchi per la loro offerta, ma per il cuore con cui fanno l’offerta. Quanto ci somigliano questi ricchi. Quante volte noi sposi non ci doniamo tutti nel sacramento del matrimonio. Ci riempiamo la bocca di tante belle parolone nelle nostre preghiere del tipo ….. oh, Signore, vogliamo che tu sia il nostro Re…. oh, Signore venga davvero il tuo regno (recita del Padre nostro)…..oh, Signore ti dono tutta la mia vita… però, dai…. almeno il tempo libero me lo tengo per me e lì il Re sono io…. almeno le ferie me le tengo per me e lì sono io il Re… almeno come spendo i soldi lo decido io…. almeno la sessualità me la gestisco io.
Pensiamo di prenderci gioco di Dio ? Se proclamiamo che Cristo è il Re, il nostro Re, il mio Re…. deve esserlo per davvero e deve essere Re su qualsiasi aspetto della mia vita….. sopra, sotto, a destra, a sinistra, fuori e dentro. Quando parliamo ai ragazzi della sessualità vissuta da cristiani cattolici, così come insegna la madre Chiesa Cattolica, per far entrare bene in zucca agli aspiranti sposi, cosa significa vivere la castità diciamo spesso che quel “dentro” vuol dire anche dentro le tue mutande….. Sì, Cristo Re vuole essere Re anche dentro la tua sessualità altrimenti significa che un pezzettino te lo tieni per te e a Dio non dai tutto…. con la bocca proclami di dare a Gesù tutto, ma poi coi fatti qualcosa lo vuoi gestire tu.
Sposi carissimi, dobbiamo imitare quella vedova, perché lei ha dato tutto…. anche noi dobbiamo dare a Cristo Re tutto…..ma proprio tutto tutto tutto ?
Sì, parole, pensieri, azioni, corpo, anima, soldi, tempo, dedizione, passione, talenti…… tutto deve appartenere a Cristo Re e seguire la sua Legge . Solo allora Gesù dirà di noi quello che ha detto per la vedova : << Quella coppia di sposi, nella loro miseria, ha offerto/dato tutto quello che aveva per vivere >>. E credete che Cristo Re non ci ricompenserà già qui su questa terra ?
Coraggio sposi, che il regno di Dio è vicinissimo !
Giorgio e Valentina.
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