Il regista della mia vita è lo Spirito Santo

E’ il copione che massacra la bellezza e l’originalità del nostro vivere. Quello che inizi a costruire da piccina/o, magari anche-ovviamente-condizionato da chi ti circonda, dai suggerimenti sul da farsi una volta diventata adulta; ma anche il confronto con i pari, a loro volta imbastiti di idee confezionate dai loro parenti e amici; e poi ci sono la tv, i social, il mondo delle apparenze. Insomma, per emergere nella verità, nell’unicità del tuo vivere, di strada devi farne e possibilmente con dei guantoni legati addosso. Perchè la lotta sarà ardua. E sarai stremato; e ogni tanto, ti domanderai se sia giusto insistere per ricordare a te stesso chi sei, o sarebbe meglio allinearti. Non lo vedi che su facebook sorridono tutti? Non te ne accorgi che su instagram hanno tutti una linea smagliante? Non realizzi che tutti hanno comprato casa, messo su famiglia, vanno in vacanza in quel determinato posto e soprattutto sono tutti belli? 

A pensarci bene, è vero. Vite ben incanalate. Soldi. Sorrisi al momento giusto. E soprattutto foto. Scattate in ogni dove. Ritoccate possibilmente. E non si vergognano? Di essere così massificati, mercificati, banalizzati. Non se ne accorgono? Di non avere personalità, idee, intelletto e fantasia? Dove sono le loro anime uniche? I progetti cuciti addosso? E il caos della vita che irrompe? Quando hanno zittito lo Spirito che soffiava loro per suggerirgli quale fosse la loro singolare e meravigliosa strada?

Obliato. Tutto perfetto, a partire dallo sfondo delle immagini che esibiscono. Senza sbavature. Come le loro vite. Ed è normale se segui un copione. Sai le battute giuste, non puoi sbagliare. Ma non è strano? Siamo tutti diversi, unici, originali. Come possiamo stare bene allo stesso modo? Qualcuno finge. Qualcuno ha venduto la sua idea di felicità al mondo! A questo mondo così sporco, così seducente, così assillante. E adesso, quando gli viene ricordato che può pensare di essere se stesso, diverso da ciò che lo circonda, ha timore. Preferisce non pensare e rituffarsi nel marasma delle apparenze. 

Esci da quel circo. Non accontentarti delle felicità effimere. Non godere delle bellezze imposte. Esci, un passo alla volta. E incontra te stesso, la tua luce, la tua idea di meravigliosità, il rispetto che ti devi, le speranze che ti abitano, le gioie che vuoi incontrare, le imperfezioni e i fallimenti. Non li nascondere! Sono preziosi. Li hai pagati a caro prezzo. E sono la strada giusta per non perderti di nuovo. 

Straccia quel copione. Sorridi quando vuoi, piangi quando vuoi, scatta la foto solo se ne hai voglia. E ascoltati. Ascolta quanta  bellezza hai dentro. Devi solo avere il coraggio di stenderla al sole. Tu non sei parte di una massa. Tu sei unico. Sei stato pensato, cercato, amato, nella tua singolare, inimitabile, imperfetta originalità. Impegnala. Mettila  a servizio degli altri. Ma anche di te stesso. Non sei un numero in una casa, in un Paese, nel mondo. Tu sei un tassello, prezioso, di un mosaico. Devi collocarti nel posto giusto del disegno per sentirti utile, realizzato, compreso, felice. Straccia il copione. Tu non sei una comparsa. Ce n’è un altro di film da vivere dove tu sei chiamato ad essere protagonista. E’ la tua vita. E puoi improvvisare, sbagliare, gioire, pensare, amare, senza filtri. E se poi decidi di voler puntare all’ Oscar, se ti piacciono le scene ad effetto, le gioie impreviste, il cuore colmo, la serenità anche nelle tribolazioni, la pace nella tempesta, la forza nonostante le delusioni… devi assumere il miglior regista: lo Spirito Santo. Sarà un gran film, la tua vita. Straccia il copione!

Livia Carandente

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