Assetati di Amore

Cinque divorzi alle spalle e un sesto in forse non è roba così comune, nemmeno tra le star di Hollywood… dove la media sta sulle due o tre rotture, eccezion fatta per Brigitte Bardot che arrivò a cinque. Per cui la donna in questione è da record

Scherzi a parte, chissà quante delusioni, forse rancori, magari risentimenti e rammarichi si annidavano nel suo cuore… chi è passato da questa dolorosissima esperienza sa cosa lascia dentro. Fosse anche stata una volta sola nella vita, sarebbe più che sufficiente quanto a sofferenza, per cui proviamo a immaginare il peso che si trascina da anni e l’amarezza che cova dentro. Gesù non è affatto estraneo a tutto ciò, anzi si è piazzato lì, davanti a quel pozzo, proprio intuendo il suo bisogno immenso di amore. Lui la sta cercando per sanare quella ferita e riempire quel vuoto! Un vuoto che nessun altro poteva colmare proprio perché “il cuore dell’uomo inganna più di ogni altra cosa: è incorreggibile. Chi può comprenderlo? Ma io, il Signore, conosco i sentimenti e i pensieri segreti dell’uomo” (Ger 17, 9-10).

Sebbene maritata per l’ennesima volta, lei, in realtà è senza uno sposo vero. Piuttosto, lo Sposo che inconsapevolmente anela è lì davanti a lei. Lo si capisce dal fatto che siamo al cospetto di un incontro nuziale sulla dei grandi incontri sponsali attorno ai pozzi, ove l’acqua è rimando all’acqua dissetante dell’amore. Sui bordi di un pozzo difatti hanno avviato un rapporto matrimoniale vari personaggi biblici: il servo di Abramo e Rebecca (Gen 24,11-27), Giacobbe e Rachele (Gen 29,1-21) e Mosè e le figlie di Raguel (Es 2,15-21). Nell’Antico Testamento, infatti, “l’acqua viva” simbolizza l’azione di Dio (cfr. Ger 2, 13; Zc 14, 8; Ez 47, 9), acqua che grazie a Gesù diventa poi “il dono di Dio” cioè la grazia spirituale, la presenza di Dio nel suo cuore che può dissetare il bisogno di amore profondo.

Quanto ha da dirci questo vangelo! Lo dico anzitutto per chi è, come voi, sposato, ma lo dico anche per chi è consacrato a Dio. La grande lezione è che il bisogno profondo di amare ed essere amato può davvero essere colmato da Cristo. Noi siamo fatti per vivere le nozze eterne con Dio e non è certamente la “carnalità” o l’innamoramento terreno che può soddisfare questa sete esistenziale, ma solo essere una via di inizio. Perciò, la vita intima di voi sposi può appagare in parte tale sete a patto che essa conduca a Dio, se l’amore fisico, corporeo, porta ad amare più il Signore. Infatti, è vero, “l’eros vuole sollevarci « in estasi » verso il Divino, condurci al di là di noi stessi, ma proprio per questo richiede un cammino di ascesa, di rinunce, di purificazioni e di guarigioni” (Benedetto XVI, Deus Caritas est, 5). Se da un lato, Cristo, con la sua Incarnazione è “sceso” perché ha preso “carne” in voi con il Battesimo e nell’Eucarestia, con il matrimonio, voi sposi, vivendo nella carne l’amore, vi incamminate verso lo Sposo, cioè Lo rendete presente e potete proiettare il Suo amore in voi e attorno a voi.

Cari sposi, la Samaritana è così anche simbolo di ogni persona ed ogni coppia che sperimenta fame e sete di amore, un bisogno vitale che qui nessuno mai potrà appagare, ma solo lo Sposo per eccellenza, reso presente nel vostro amore nuziale.

ANTONIO E LUISA

Io avevo una fede debole prima di incontrare Luisa. Andavo a Messa qualche volta ma senza avere una vera relazione con Gesù. Riconoscevo alcune cose belle della Chiesa e ne ignoravo altre. Quando Luisa è arrivata con tutto il suo bagaglio di esperienze e di storia personale fatto di una fede molto più salda e consapevole della mia io mi sono innamorato, mi sono innamorato di lei e anche del suo Gesù. Ma mi sono davvero innamorato di Gesù? Chi era il mio dio? Era Gesù o era Luisa? Credevo nel Dio eterno e perfetto o stavo costruendo la mia vita e la mia felicita su una creatura finita e fallibile, piena di fragilità e imperfezioni come tutti. Se non cerco la sorgente del mio amore e della mia vita in Cristo non sarò capace di amare la mia sposa. Non posso essere capace di amare incondizionatamente se la mia felicità, senso e pienezza è riposta solo in Luisa. 

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