Probabilmente se state leggendo queste brevi righe, non vi ha spaventato il titolo. Complimenti! Io rispetto ogni preferenza sul modo di pregare: dai salmi, alla Lectio divina, alla preghiera di lode, alla meditazione… va sempre tutto bene, purché si preghi con il cuore.
Inizia ottobre e per la Chiesa è il mese dedicato al Rosario. Mi sembra un’ottima occasione, pertanto, di dirvi due parole, “miei cari dodici lettori” su questa preghiera meravigliosa, magnifica, ahimè a volte tanto temuta e schivata.
Dice San Giovanni Paolo II che: “Il Rosario, infatti, pur caratterizzato dalla sua fisionomia mariana, è preghiera dal cuore cristologico. Nella sobrietà dei suoi elementi, concentra in sé la profondità dell’intero messaggio evangelico, di cui è quasi un compendio. In esso riecheggia la preghiera di Maria, il suo perenne Magnificat per l’opera dell’Incarnazione redentrice iniziata nel suo grembo verginale. Con esso il popolo cristiano si mette alla scuola di Maria, per lasciarsi introdurre alla contemplazione della bellezza del volto di Cristo e all’esperienza della profondità del suo amore. Mediante il Rosario il credente attinge abbondanza di grazia, quasi ricevendola dalle mani stesse della Madre del Redentore” (Rosarium Virginis Mariae, 1).
Cioè è un concentrato di Vangelo, è una preghiera assai completa nella sua semplicità e sobrietà; perciò, vale la pena di viverla con il cuore e farla parte delle nostre giornate.
E poi scusate, come pensate abbiano mantenuto la fede i nostri avi? Non c’erano all’epoca le 10 Parole di don Fabio Rosini, né le GMG dei giovani e nemmeno i pellegrinaggi a Medjugorje. Come hanno coltivato i nostri predecessori la loro fede, se spesso erano pure analfabeti? Fondamentalmente in due modi: la Messa domenicale e il Rosario tutte le sere. Due alimenti formidabili che li hanno resi saldi nella fede.
Si dice che è una preghiera monotona, noiosa, da nonnine vedove che non sanno come ammazzare il tempo… (Presente la scena di “Benvenuti al sud” in cui Claudio Bisio visita le vecchiette in casa?). Ma tutto cambia quando la si vede dalla prospettiva dell’amore filiale. Mi è molto piaciuta una vignetta che diceva: “il primo rosario della storia” e poi si vedeva un Gesù Bambino stilizzato che ripeteva tante volte a Maria: “mamma, mamma, mamma, mamma…”. Ed è proprio così.
Dobbiamo senza dubbio cambiare prospettiva, e metterci nei panni di Maria che sente da noi le frasi più belle che abbia mai udito in vita sua: l’annunciazione dell’Angelo, il sapersi Madre di Gesù, la sua vocazione divina… cose che la rendono felice per l’eternità. Ebbene, tu in ogni Ave Maria gliele stai ripetendo.
È come quando qualcuno ci fa sentire importanti, ci dice quanto siamo preziosi per la sua vita… non so voi, ma io non mi stanco mai di quei momenti, anzi, tutt’altro. Noi con il Rosario stiamo toccando il cuore di Maria nel più profondo, nel suo intimo e questo rende Lei ma soprattutto Dio estremamente contento.
Finisco dicendovi che la nostra storia di cristiani è intrisa di grandi eventi epocali, alcuni dei quali hanno segnato profondamente gli eventi, della serie che oggi le cose sarebbero molto diverse se non fossero andate in quel modo. E fu proprio grazie all’invocazione a Maria fatta tramite il Rosario. Anzitutto il fatto stesso che il mese di ottobre sia dedicato al Rosario si deve alla schiacciante vittoria delle armate cristiane sulla flotta turca nelle acque di Lepanto, vicino alla Grecia, il 7 ottobre 1571; poi alla altrettanto mirabile vittoria cristiana, in notevole minoranza numerica, sui turchi che assediavano Vienna l’11 settembre 1683. Che dire poi della scampata distruzione di Trieste nell’aprile 1945, motivo per cui sorse il celebre santuario di Montegrisa come segno di gratitudine? Infine, basterebbe anche solo citare le apparizioni a Fatima per mostrare quanto la preghiera tramite il Rosario possa decidere le sorti del mondo, la conservazione della pace o una guerra totale.
Così cari sposi, vi ho voluto dare un assaggio di quanto questa preghiera semplice e cordiale possa spingervi sul cammino di santità nel vostro matrimonio e vi aiuti a proseguire accompagnati da Maria in mezzo alle mille vicissitudini che dovete affrontare assieme alla vostra famiglia.
Vi auguro di sperimentare in questo mese, tramite il Rosario, la dolce compagnia e intercessione della nostra Mamma Celeste.
Padre Luca Frontali
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