Divino suggeritore

Vi è un detto del poeta latino Orazio (68-8) che recita così: «est modus in rebus sunt certi denique fines, quos ultra citraque nequit consistere rectum» (Satire I, 1, vv. 106-107) ossia «v’è una misura nelle cose; vi sono determinati confini, al di là e al di qua dei quali non può esservi il giusto».

Quanti propositi facciamo per essere buoni cristiani, buoni sposi, coniugi esemplari (pregherò di più, leggerò un buon libro spirituale, farò un bel digiuno, perdonerò questa persona, vincerò questo vizio…) ma poi dobbiamo sempre misurarci con la realtà e restiamo a volte delusi. Se questo accade, probabilmente è perché abbiamo poca dimestichezza con lo Spirito Santo. Come vedete, nel Vangelo di oggi, si inizia a sentire “odore” di Pentecoste e non sarà mai abbastanza l’enfasi da fare sul ruolo dello Spirito nella nostra vita, per la quasi dimenticanza in cui L’abbiamo relegato.

Dicevo che c’è un modo di fare ogni cosa, un modo giusto, equilibrato, saggio, prudente. Chi lo decide? Chi fissa questo modo di fare? C’è una sapienza umana certamente, ma in fin dei conti è il Maestro che può darci la “misura di tutte le cose”, per dirla alla Protagora. Sì, ma, come lo so? Come lo scopro? Per quello abbiamo un Maestro Interiore, che è lo Spirito Santo, come ben diceva S. Agostino: “Ti sarà maestro solo colui che è il Maestro interiore dell’uomo interiore, il quale nella tua mente ti mostra che è vero” (Lettera 266).

E noi cristiani questo Maestro lo abbiamo dentro di noi grazie a più effusioni permanenti, motivo per cui si è “attaccato” a noi in modo stabile, perpetuo: 1) per la prima volta nel Battesimo; 2) poi ratificato nella Cresima; 3) per voi sposi nel Matrimonio, 4) per noi sacerdoti nell’Ordine. Ma ogni sacramento concede il dono dello Spirito, tra di essi alcuni ne dispensano una presenza continua, come i quattro suddetti.

Che meraviglia essere docili allo Spirito Santo! In questo modo, Gli consentiamo di sapere come la pensa Gesù in ogni nostra situazione presente. Difatti è lo Spirito Santo che conosce alla perfezione il piano di Dio sulla nostra vita ed agisce segretamente nella nostra anima (1 Cor 2,9-16) perché lo possiamo compiere fedelmente.

Quanti di noi abbiamo chiarissimo che “dobbiamo essere buoni, bisogna vivere la fedeltà coniugale, è importante voler bene ai figli, mostrare affetto al coniuge è di primaria importanza, è necessario che stia più vicino ai miei genitori…”. Ideali, princìpi, aspirazioni… ma quanto costa trovare sempre il modo giusto! A tale riguardo sentite che cosa dice Papa Francesco: “Lo Spirito Santo ci guida; ci guida per discernere, per discernere cosa devo fare adesso, qual è la strada giusta e qual è quella sbagliata, anche nelle piccole decisioni” (Papa Francesco, Omelia, 11 maggio 2020).

Finisco con una bella citazione sempre di Papa Francesco: “Lo Spirito Santo innesta questo insegnamento dentro al nostro cuore, ci aiuta a interiorizzarlo, facendolo diventare parte di noi, carne della nostra carne (Angelus, 15 maggio 2016). Lui vi aiuterà a far diventare “carne”, cioè concretezza, quotidianità ogni buon proposito e desiderio di amare. Per cui cari sposi, “usate” di più lo Spirito Santo che è effuso permanentemente in voi. Lui è l’Amore tra il Padre e il Figlio. Se voi volete amare fino al dettaglio, con finezza, con tenerezza, ci vuole lo Spirito che vi suggerirà sempre come farlo.

ANTONIO E LUISA

Lo Spirito Santo ci insegna a pregare. Insegna non nel senso che ci trasmette concetti o nozioni. Non insegna la giusta modalità ma, attraverso la preghiera, lo Spirito Santo ci aiuta ad essere ciò che siamo: veri uomini e vere donne. Ci aiuta a comprendere nel profondo ciò di cui abbiamo bisogno. Siamo fatti per amare ed essere amati. Ci aiuta a lasciare andare nell’amore e ad accettare le scelte che le persone che amiamo (siano esse figli, marito, moglie) decidono di intraprendere.

Lo Spirito Santo ci aiuta a capire che i comandamenti di Gesù non sono regole e orpelli messi lì per frustrarci o imprigionarci. I comandamenti sono un libretto di istruzioni per imparare ad amare e ad essere amati. Per imparare ad essere preghiera con la nostra vita. ad essere sempre più uno con il Signore Gesù. Ed ecco che nelle nostre scelte matrimoniali possiamo dire tanti si e tanti no ai comandamenti, e a Gesù,  possiamo farlo nella nostra vita di ogni giorno. Il perdono è preghiera, vivere una sessualità aperta alla vita è preghiera, mettersi al servizio dell’altro è preghiera. Tutto ciò che ci avvicina all’altro e a Dio è preghiera e viene direttamente dallo Spirito Santo.

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