Fare l’amore. E’ di uso comune usare questa accezione per indicare il rapporto sessuale tra due persone legate affettivamente. Diverso dal sesso occasionale. Qualcosa di bello e di profondo. Quello che unisce tantissimo e lega anima e corpo. Sembra essere bello! Perchè no? Perchè allora interstardirsi con la castità prematrimoniale. Senza esplorare questioni teologiche e morali che sono più difficili e complesse vorrei restare in superficie. Vorrei limitarmi ad esaminare qualcosa che possa essere chiaro ed evidente a tutti, semplicemente ragionandoci un attimo sopra. Il problema è che si rischia un grande fraintendimento. Come se l’amore fosse racchiuso nelle sensazioni ed emozioni che quel gesto così totalizzante fa sperimentare.
Non è forse qesto il concetto che la nostra società ci presenta come modello unico di relazione o, almeno, l’unico che soddisfa. Ma è davvero così? Non può esistere, nel pensare comune, una relazione affettiva soddisfacente e profonda se non si vive anche sessualmente. Credo di poter affermare senza timore di smentite che pressochè tutti i fidanzati hanno rapporti sessuali, tanto che quei pochi che decidono di vivere in castità sono visti dai coetanei con la curiosità di chi non li capisce e sono considerati quasi folcloristici. Una razza in estinzione, dei fondamentalisti o dei complessati. A volte è vero che si nascondono anche dei complessati, ma questo è un altro discorso.
Il sentire diviene la realtà fondante che costituisce e qualifica l’amore. Il sentire sentimentale e corporeo diventa l’unico modo d’amare. Quando questo decade, non esiste più l’amore. Se succede tra fidanzati poco male, ma purtroppo succede anche a tanti sposi. Vanno in crisi perchè non sentono più nulla. Si dimentica, o peggio non si è mai compreso, che il sentire non è l’amore.
Questa visione dell’amore porta in sè diversi pericoli:
- l’attrazione fisica è ridotta a quella sensuale. Ciò spiega il fallimento di tanti matrimoni. Solo l’attrazione fisica autentica è pilastro del matrimonio. L’attrazione fisica autentica poggia sulla bellezza soggettiva , che abbraccia la totalità della persona, la dimensione fisica ed interiore. Questa bellezza implica la bellezza sensuale, ma non si riduce ad essa.
- Il piacere sessuale è visto come amore e sua somma esperienza. L’amplesso fisico non è vissuto come momento di incontro e donazione degli sposi, ma come ricerca di piacere e di sensazioni fisiche. Tutto si riduce a un orgasmo. L’amore autentico viene svilito. La non comprensione di ciò genera crisi matrimoniali ed infedeltà.
- L’esaltazione degli anticoncezionali e la svalutazione dei metodi naturali. La ricerca spasmodica del piacere non ammette limitazioni. Gli anticoncezionali sono visti come mezzo per separare l’amplesso fisico dalla procreazione e non avere così impedimenti alla ricerca del piacere, considerato indispensabile al benessere fisico e mentale.
- La svalutazione delle doti corporee che esprimono l’amore matrimoniale: dolcezza, tenerezza e sentimento. La dolcezza e la tenerezza sono doti corporee che spesso vengono sviluppate solo al fine di arrivare all’amplesso fisico. Questo modo di intenderle durante il fidanzamento influenza poi il matrimonio. Gli sposi sono spesso incapaci di vivere la tenerezza e l’attenzione tra loro se non in vista del rapporto fisico. Tutto ciò, alla lunga, rende questi gesti percepiti come falsi, causando incomprensioni e sofferenze. Senza contare che nel matrimonio esistono periodi in cui i rapporti sessuali sono più diradati e, se non si è imparato a vivere la dolcezza e tenerezza come modalità d’amare, si arriverà all’aridità e al deserto sentimentale tra gli sposi.
Cosa c’è di sbagliato in tutto ciò? Il centro delle attenzioni non è mai l’altro, ma sempre se stessi. I propri bisogni, le proprie pulsioni, la propria ricerca di sensazioni e di emozioni sono il motore del rapporto. Tutto diventa importante solo in riferimento a questo. Non si impara a spostare l’attenzione verso l’altro. Non si impara a FARSI AMORE. Farsi amore significa spostare l’attenzione sull’altro/a. Mettere al centro le sue esigenze e farne il centro delle nostre attenzioni e tenerezze. Così, non solo potremo approfondire nel fidanzamento il dialogo e la conoscenza reciproca, ma impareremo e ci educheremo al dono e al sacrificio per il bene dell’altro. Perchè la vera prova d’amore non è lasciarsi trasportare dalla passione, ma saperla dominare e saper aspettare. Aspettare che quel gesto così bello abbia un significato autentico, che quello che diciamo col corpo sia espressione dell’unione definitiva dei nostri cuori. Solo così impareremo a donarci gratuitamente e non condizionando il nostro dono all’appagamento sessuale ed emotivo che riceviamo in cambio, capacità che risulterà determinante poi nel matrimonio. Le persone che hanno vissuto un fidanzamento casto e non hanno avuto rapporti prima del matrimonio difficilmente falliscono dopo perchè sono capaci di nutrire il rapporto in ogni situazione. Solo se impareremo a FARCI AMORE potremo FARE L’AMORE e non solo del sesso. Solo se impareremo a FARCI AMORE, il nostro FARE L’AMORE sarà espressione di un amore autentico e bellissimo con il quale sperimentare nella carne il dono di sè vissuto in ogni momento della vita.
Antonio e Luisa
Purtroppo mi dispiace smentirti….dopo 5 anni di castità pre matrimoniale in cui avevo pensato di aver conosciuto mio marito oltre la sessualità nella sua profondità, e aver dato valore al nostro rapporto nell interezza della verità, sposati davanti a Dio per scelta e come dono indissolubile…ogni cosa fatta nel modo giusto…nell attesa giusta….nei tempi giusti….! Non è bastato….non è servito…..dopo 4 anni di matrimonio e una bambina mio marito ha mollato….cancellato tutto famiglia figlia e sopratutto me, la stessa me a cui aveva fatto tutte quelle promesse, la stessa me con cui aveva costruito per 5 anni quel rapporto….finto!!!!!!!!!! Non voglio giudicare o dire che non esistono….ma anche questi matrimoni falliscono se i coniugi non sono illuminati dalla fede quella vera però non quella raccontata o vissuta solo da una persona della coppia. Il matrimonio è fatto dalla volontà di due persone e senza il reale impegno i entrambi a volerlo portare avanti non esiste.
"Mi piace""Mi piace"
Quello che tu dici è tutto vero. Senza volontà non si va da nessuna parte. La castità non è certezza di nulla ma può essere importante per impostare la vita matrimoniale nel modo corretto.
"Mi piace""Mi piace"
Lo pensavo anche io che così avremmo impostato tutto nel modo corretto ma scusami l insistenza ma invece ha solo posticipato la reale natura nascosta del nostro rapporto basato su un intenzione e non sulla reale sincerità del cuore ……..
La castità è importante ma ancora più importante è la verità e la sincerità prima con SE stessi, poi con Dio e con il partener …nient’altro darà più valore a un matrimonio.
"Mi piace""Mi piace"
Si certo sono d’accordo. Diciamo allora che se si vuole costruire con Dio una relazione sana la castità può aiutare ma fa sola non garantisce nulla se resta un vuoto rispetto di una regola
"Mi piace""Mi piace"