Lo stupore ci fa restare vivi!

Quest’anno il Convegno Nazionale della Fraternità Sposi per Sempre” (Loreto 10-13 agosto) aveva come titolo: “La via dello stupore per il dono ricevuto: anche se sposi separati, di quale amore siamo resi partecipi?”. Don Renzo Bonetti ci ha guidato su questo tema che ci ha fatto riflettere molto. Il Sacramento del Matrimonio e l’Eucarestia sono dei doni cui non dovremmo mai abituarci, perché non sono un regalo dato una volta per tutte, ma una sorgente di acqua fresca in mezzo al deserto della nostra vita.

Infatti, ripensando anche alla mia esperienza, molti progressi e cambiamenti sono stati raggiunti in seguito allo stupore. Mi ricordo bene la meraviglia che ha accompagnato le nostre figlie fin da piccolissime quando hanno fatto le prime esperienze: dal bagnetto, i giochi che suonavano o s’incastravano, gli spostamenti a quattro zampe, la prima volta sullo scivolo e le prime pappette diverse dal latte. Di sicuro lo stupore ci stimola a non fermarci, ma a crescere, ad approfondire, a continuare su una strada. Anche nella scuola e nel lavoro, noto che l’impegno e la voglia sono molto collegate a questo (non a caso Albert Einstein disse: “Chi non riesce più a stupirsi o a meravigliarsi è come se fosse morto, una candela spenta”). Così, anche nella coppia, l’abitudine e l’appiattimento sono un veleno che lentamente ti consumano: quando non riusciamo più a stupirci dell’altro, ecco che spesso si va a cercare altrove qualcuno o qualcosa che renda più stimolante la nostra vita. Purtroppo tendiamo a catalogare le persone: “quello fa sempre così”, “quell’altra è fatta così” “ha quel carattere, ha quel difetto” e così tagliamo le gambe a possibili evoluzioni diverse dalla nostra percezione o idea. A me piace camminare in montagna, perché, nonostante la fatica, provo una soddisfazione immensa quando raggiungo la vetta e magari, dopo la svolta di un sentiero, mi trovo davanti un panorama bellissimo, fino a quel momento nascosto. Ecco, lo stupore deriva dal non atteso, da quello che non ci aspettiamo: ma quanto è bello quando una persona ti meraviglia: ti aspettavi una reazione e invece ne ha un’altra.

Nella separazione ho abbassato tanto le aspettative con mia moglie, in poche parole mi aspetto poco o niente, ma quanto sono contento quando pensavo che si sarebbe arrabbiata e invece riusciamo a parlare civilmente, oppure quando siamo in completa sintonia sulle scelte da prendere per le nostre figlie! Allora ringrazio Dio e mi meraviglio di quanto Lui continui ad amarci nonostante tutti i nostri difetti e i nostri errori.

In questo periodo di Avvento vediamo Maria che rimane stupita della grandezza, “Com’è possibile?”, avverte l’abisso tra sé stessa e Dio: dalla grandezza si passa a confrontarci con la nostra povertà e, se capisco la distanza, è spontaneo ringraziare e lodare Dio. Voglio provare in questo Natale a rimanere in contemplazione insieme alle figlie, almeno per qualche minuto, davanti al presepe che abbiamo fatto da poco, per cercare di intravedere, tra le luci intermittenti, quella tenerezza del Bambino Gesù che ama singolarmente ognuno di noi! Forse allora sarà un Natale diverso, perché non ci aspettavamo un Regalo così bello……

Ettore Leandri (Presidente Fraternità Sposi per Sempre)

Un pensiero su &Idquo;Lo stupore ci fa restare vivi!

  1. Che bell esempio!
    Credo sia un meraviglioso esempio per le tue figlie e l’ intera Chieda il vivere la fedeltà coniugale nella separazione . Credo sia una perla rarissima ai giorni nostri ma di cui c’è un estremo bisogno.
    Un ‘Ave Maria e un Ave Giuseppe affinché il Signore vi nutra sempre più del Suo Amore.

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