Inizia un nuovo anno. Per noi sposi non riguarda soltanto noi stessi, la nostra personale vita, ma c’è un altro anno di matrimonio che è passato. E’ bello fermarsi, almeno un attimo, e leggere l’anno passato alla luce del nostro matrimonio. Il nostro matrimonio è la cartina al tornasole di tutto ciò che siamo, della nostra fede e della nostra vita spirituale. Come è stata la nostra relazione? Poi il matrimonio è strano perchè è indubbiamente una relazione a due (anzi a tre per chi come noi crede) ma poi ne possiamo valutare i frutti non solo esaminando la relazione ma forse ancor di più cercando di capire cosa ha cambiato in noi stessi. Cosa ci dice un anno che finisce ed uno che comincia?
Il nostro corpo è più vecchio di un anno. Lo scorrere del tempo, è inutile negarlo, cambia il nostro corpo. Non cambia in meglio. Siamo soggetti ad un lento deperimento e all’invecchiamento. Con il tempo appaiono le rughette, i capelli bianchi e perdiamo tono, forza ed elasticità nei muscoli. Luisa ed io non abbiamo più il corpo di vent’anni fa quando ci siamo sposati. Ora ho 48 anni. Eppure ricordate che se avete vissuto bene il vostro matrimonio i vostri occhi saranno capaci di vedere nell’altro una bellezza ancora più grande. Come è possibile? E’ il miracolo dell’amore. Papa Francesco in un documento ha scritto di sguardo photoshoppato. Io vedo il corpo di Luisa invecchiato e lei sicuramente vede il mio. Eppure la desidero tantissimo. Mi pare la più bella di tutte. C’è una spiegazione anche molto semplice. Il segreto è nell’amore vissuto. Per un altro anno abbiamo vissuto insieme la nostra quotidianità, donandoci reciprocamente attenzioni, cura, tenerezza, dialogo, intimità. Questo fa tutta la differenza del mondo. Perchè ciò permette di conoscere la vostra sposa o il vostro sposo in modo così profondo da rendere quella bellezza visibile nel corpo. Il corpo è capace di trasfigurarsi con la bellezza di tutta la persona che abbiamo accanto. Naturalmente una bellezza che posso scorgere così bene solo io con Luisa e lei con me. Padre Raimondo Bardelli la chiamava bellezza soggettiva. Quindi la domanda da porsi è: come vedo mia moglie? Come vedo mio marito? E il proposito per il nuovo anno deve essere: cercherò di donarmi ancora di più per vederlo/la sempre più bello/a.
Siamo più amabili? Una persona è amabile quando è bello stare vicino a lei. Una persona è amabile quando è facile amarla. La bellezza che sprigiona come persona è tale che rende bello stare con lei. Devo impegnarmi, è l’amore che me lo chiede, a coltivare la mia bellezza interiore ed esteriore per il mio sposo o per la mia sposa. Devo impegnarmi a coltivare la mia persona, il modo di agire, di rapportarmi, di parlare, di affrontare la vita, in modo che io diventi sempre più bella/o per lui o per lei. Badate bene non significa farci manipolare o condizionare dall’altra persona. Non c’è violenza o costrizione. Tutt’altro. Significa arrenderci all’amore. Scegliere per amore di cambiare noi stessi. Non è la stessa cosa. Io sono libero ed è proprio l’amore che ho per Luisa, che mi sta accanto da 18 anni, che mi induce a cambiare. L’amore per lei, la gratitudine e la meraviglia che sento per il dono di se stessa che ogni giorno mi offre senza chiedermi nulla mi danno quella determinazione e quel desiderio profondo di cambiare quelle parti buie di me che ancora possono provocarle sofferenza o che non mi permettono di accoglierla pienamente. Lei mi amerebbe comunque, mi ha dimostrato più volte di amarmi per quello che sono. Questa è la forza salvifica dell’amore che ti porta a dare il meglio. Non è lei che mi fa suo, ma sono io che mi faccio suo, liberamente e nella verità. Molto diverso. La domanda che mi devo porre è quindi: quanto sono stato amabile? Ho cercato di amare l’altro secondo la sua sensibilità e non la mia? Il proposito per il nuovo anno deve essere proprio questo. Essere amabile sempre di più per coltivare la mia bellezza integrale.
Abbiamo cercato di darvi due piccoli suggerimenti per il nuovo anno ma che possono fare la differenza nel vostro matrimonio. Tocca a voi ora. Buon 2023 che sia fecondo per voi e attraverso di voi per il mondo intero.
Antonio e Luisa
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Bella riflessione. Mi sprona a ricominciare in modo nuovo nella nostra relazione. A vederci nuovi oggi come un tempo perché siamo cambiati ma siamo sempre e ancora noi nella nostra unicità e possiamo ancora essere dono tra noi e per gli altri. L’altro giorno il mio nipotino di 4 anni alla mia domanda riferita a mio marito appena arrivato “Chi è quel signore ? ” ha risposto: “Il nonno” e poi lanciandomi uno sguardo significativo : “Il … tuo … nonno”. Questa semplice sua espressione mi ha colpita e mi ha posto dinanzi la fotografia della nostra relazione. Lui ci vede oggi … insieme … così come siamo e nella sua innocenza ho intravisto come ci vede il Signore sempre nuovi al di là dei nostri limiti. Ecco, in sintesi, sarebbe bello provare a vederci nuovi ogni giorno e proseguire così il nostro cammino e rinnovare la nostra relazione nei diversi tempi della vita.
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Grazie! Bellissima testimonianza e riflessione
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